Basta con gli uomini: affidiamo il Sud e la Sicilia alle donne partendo da Carmen Consoli e Fiorella Mannoia/ MATTINALE 879

2 aprile 2023
  • Le bellissime parole sul Sud pronunciate qualche anno fa durante un concerto a Catanzaro da Fiorella Mannoia che ricordano le parole di Carmen Consoli  
  • Come i Governi romani di partiti politici nazionali derubano Sud e Sicilia 
  • Il terrificante dato elaborato dall’Eurispes 

Le bellissime parole sul Sud pronunciate qualche anno fa durante un concerto a Catanzaro da Fiorella Mannoia che ricordano le parole di Carmen Consoli  

Nei giorni scorsi abbiamo ripreso una dichiarazione di Carmen Consoli (foto a destra tratta da Affaritaliani) sul Sud e sul suo essere siciliana. Oggi riprendiamo una dichiarazione di un’altra grande artista, Fiorella Mannoia. Il tema è sempre lo stesso: il Sud Italia. Riprendiamo una dichiarazione della cantante che risale al 2015 riportata da www.infooggi.it. In quel giorno del 2015 Fiorella Mannoia si esibiva a Catanzaro, in Calabria. E lì ha parlato del Mezzogiorno d’Italia: “Prima o poi la verità viene fuori”, ha detto.  Faceva riferimento al noto libro dell’ scrittore e giornalista Pino Aprile, Terroni. E’ il volume più famoso di Pino Aprile, dove si raccontano tante verità che l’Italia officiale ha tenute nascoste per oltre 150 anni. Così la romana Fiorella Mannoia ha raccontato le sue emozioni di lettrice: “Ho scoperto da questo libro che il nostro Sud non era un Sud povero e straccione in attesa di essere liberato, unificato, non lo era per niente”. Così nella mente di questa grande artista è crollato il mito dell’Italia, dell’unificazione italiana tramandata dai vincitori. Perché la storia, si sa, la scrivono i vincitori a proprio uso e consumo. E i vincitori, nel 1860, sono stati i piemontesi di casa Savoia, che con la ‘benedizione’ degli inglesi hanno conquistato prima la Sicilia e poi il Sud Italia. Il Risorgimento italiano segnò la fine del regno delle Due Sicilie, che fino ad allora era stato uno dei luoghi più ricchi d’Europa. Con tante contraddizioni, certo. Con la presenza della povertà, certo, povertà che non era certo assente in Inghilterra: “Il nostro Sud – disse durante quel concerto Fiorella Mannoia – era ricco, moderno più degli altri Paesi europei e di fatto è stato saccheggiato, depresso, derubato. Il nostro Sud ha diviso lo stesso destino che ha il resto del Sud del mondo: e i briganti non erano dei delinquenti ma erano dei resistenti. Io tutto questo l’ho scoperto in questo libro e poi lo sguardo si è allargato a tutto il Sud del mondo che purtroppo ha lo stesso destino, il latinoamericano e quale continente, il continente più depresso, il più derubato, il più saccheggiato, il continente africano. Allora ho registrato questo disco e c’è messo dentro un po’ di tutto”.

 

Come i Governi romani di partiti politici nazionali derubano Sud e Sicilia 

Perché, oggi, in questo MATTINALE, riprendiamo questa dichiarazione di Fiorella Mannoia? Perché abbiamo un sogno. Guardiamo la situazione per quella che è nel Sud Italia e in Sicilia. Oggi il Sud Italia e la Sicilia sono colonie italiane. Colonie sfruttate in modo barbaro. I circa 20 milioni di meridionali sono cittadini di serie B. Quando il Nord Italia – che, attenzione, non è più ricco come un tempo ma è ormai la periferia della Mitteleuropa, un’Europa Centro-Settentrionale che, prima con la pandemia e, da un anno a questa parte, con la guerra in Ucraina, si è impoverita – ha bisogno di denaro ha a disposizione il ‘bancomat’ del Su e della Sicilia. Durante il Governo Berlusconi 2008-2011 una barca di fondi europei e fondi nazionali del Sud e della Sicilia sono finiti alle regioni del Nord Italia. La stessa cosa è avvenuta con il Governo di Matteo Renzi. Quando nel 2006 sono cominciati i tagli alla sanità pubblica italiana hanno cominciato dalla Sicilia. Nel silenzio generale, dal 2007 ad oggi, lo Stato italiano ha scippato al Fondo sanitario regionale della Sicilia quasi 9 miliardi di euro! Poi arriva il Corriere della Sera – giornale veramente incredibile – e scrive che la Sicilia spende per la propria sanità 12 miliardi di euro all’anno, 6 miliardi di fondi statali e 6 miliardi di fondi regionali. Quando invece, su poco più di 9 miliardi di euro all’anno di spesa sanitaria, lo Stato eroga alla Sicilia, sì e no 2 miliardi di euro all’anno, mentre i restanti 7 miliardi di euro e passa li pagano i siciliani. E oggi il Governo di Giorgia Meloni punta ad applicare l’Autonomia differenziata, un altro scippo di 60-70 miliardi di euro al Sud e alla Sicilia in favore del Nord Italia. E la stessa Giorgia Meloni, dice che il Sud deve diventare un centro di produzione di energia solare ed eolica, senza nemmeno rendersi conto di quanto sia offensiva e pericolosa per il territorio meridionale – Sud e Sicilia – questa sua affermazione. Come se il Sud e la Sicilia non hanno una propria agricoltura, un proprio paesaggio agrario, una propria vita autonoma. Anche la meloni e romana, ma non ha la benché minima sensibilità che dimostra di avere Fiorella Mannoia.

 

Il terrificante dato elaborato dall’Eurispes 

E allora? E allora la nostra speranza, il nostro sogno è che donne come Carmen Consoli e Fiorella Mannoia e altre donne come loro prendano tra le mani il destino del Sud e della Sicilia. Invitarle a entrare in politica? E perché no? Ma non come fanno i partiti politici tradizionali, con le oscenità delle terribili “quote rose”, ma con una partecipazione diretta, forte, attiva. senza offesa per nessuno: ma gli uomini politici del Sud e della Sicilia di danni, fino ad oggi, ne hanno fatti tanti. Il danno più grande è l’ascarismo: il vendere la propria terra con tutti i propri abitanti ai partiti politici nazionali. Al Mezzogiorno serve una classe politica meridionale nuova, non legata ai partiti politici nazionali, che sono tutti antimeridionali. Tutte le grandi ingiustizie contro il Sud e contro la Sicilia, negli anni della cosiddetta Seconda Repubblica sono passati con l’avallo degli uomini politici meridionali e siciliani, con qualche eccezione. Non che nella Prima Repubblica non ci fosse la questione meridionale: c’era, ma c’era una sensibilità diversa. La Seconda Repubblica ha eliminato il Sud Italia e la Sicilia. Ormai da un ventennio nel Sud e in Sicilia sono scomparsi gli interventi ordinari dello Stato. “Tanto Sud e Sicilia hanno i fondi strutturali europei”, dicono gli esponenti dei partiti politici nazionali. Così i fondi strutturali europei, che dovrebbero essere aggiuntivi rispetto ai fondi ordinario dello Stato per colmare il deficit economico e infrastrutturale tra Mezzogiorno e Nord Italia, diventano fondi che sostituiscono l’intervento dello Stato italiano. Non ci inventiamo nulla: dal 2000 al 2017 lo Stato italiano ha tolto alle Regioni del Sud Italia e alla Sicilia 840 miliardi di euro, dato certificato dall’Eurispes. Allora, alla luce di questi disastri, possiamo affidare il Sud e la Sicilia alle docce, a cominciare da due grandi artiste come Carmen Consoli e Fiorella Mannoia?

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