Perché il prezzo del grano duro in Sicilia è precipitato a 30 euro al quintale e cosa accadrà: parla Mario Pagliaro

2 aprile 2023
  • E’ in corso una speculazione tutta italiana da parte di industriali e commercianti per scippare agli agricoltori siciliani e pugliesi il grano duro a prezzi bassi 
  • Non è scontato che vinceranno industriali e commercianti 
  • Il vortice e polare è ancora presente
  • Avremo un Aprile freddo 

E’ in corso una speculazione tutta italiana da parte di industriali e commercianti per scippare agli agricoltori siciliani e pugliesi il grano duro a prezzi bassi 

Il prezzo del grano duro è andato giù. In Puglia lo si paga meno di 40 euro al quintale, in Sicilia intorno a 30 euro al quintale. Un anno fa in Puglia un quintale di grano veniva pagato 60 euro, mentre in Sicilia si ‘viaggiava’ intorno a 40 euro al quintale. Nel raffronto tra Puglia e Sicilia c’è sempre una differenza di 8-10 euro in meno a scapito della Sicilia. Il motivo lo lasciamo immaginare ai siciliani che conoscono la ‘vecchia Sicilia’… Del prezzo del grano duro in caduta libera abbiamo raccontato ieri. Oggi ne parliamo con Mario Pagliaro, chimico del Cnr, grande esperto in materia di agricoltura.

Allora, Pagliaro, che sta succedendo?   

“Succede che il prezzo del grano duro sui mercati italiani è sceso sotto i 40 euro al quintale, ad esempio a 37 euro sulla piazza di Foggia, per acquisti di qualche decina o centinaia di tonnellate e pagamenti con molta #calma. La vicina #Algeria, però, ha appena pagato 44 euro per 200.000 tonnellate di grano duro (1/4 dell’intera produzione siciliana) con consegna urgente entro fine mese. Il grano #non viene sbarcato se i #soldi non vengono prima pagati”.

Quindi è in corso una speculazione al ribasso tutta italiana? 

“Lasciamo parlare i fatti. Vediamo cosa sta accadendo e cosa potrebbe accadere in vista del raccolto atteso per prima in #Sicilia fra 8 settimane. Quello in corso è il tentativo di arrivare al raccolto del grano nel Sud Italia e in Sicilia con prezzi ribassati in modo da acquisire tutto il raccolto a basso prezzo. Come tale, è un #perfetto esempio di conflitto di #classe fra i ceti industriali, supportati da quelli finanziari, e i certi agricoli. Da una parte le #industrie che trasformano il grano: mulini (mugnai) e pastifici. Dall’altra, gli agricoltori. In mezzo, il ceto #commerciale dei proprietari di capienti silos che comprano il grano dagli agricoltori per poi rivenderlo con il più alto #margine possibile all’industria e, ancor più, ai popolosi Paesi del Nordafrica”.

NON E’ SCONTATO CHE VINVERANNO INDUSTRIALI E COMMERCIANTI 

E’ scontato che vinceranno industriali e commercianti? 

“No, non è scontato. Per il semplice motivo che la disponibilità di grano duro è bassa, e decrescerà ulteriormente. La piccola #Europa occidentale è al gelo. Come lo e da mesi il Canada, la cui produzione ineluttabilmente crollerà. Lo sforzo con cui il ceto dominante ha potuto far calare il prezzo da 60 a 37 euro al quintale in Italia, pur in presenza del tasso di #inflazione più alto da 40 anni in qua, si è basato quasi interamente sulle importazioni record dal Canada, facendo arrivare il grano direttamente nei porti della Puglia”.

Allora è inevitabile che gli agricoltori siciliani si ritroveranno con un basso prezzo del grano duro visto che il grano duro ghiacciato in Canada, se andrà bene, lo raccoglieranno a Settembre.

“Non è inevitabile. Già stanotte i campi in Lucania e nel nord della Puglia hanno ricevuto forti piogge. L’Italia viene investita in queste ore dell’ennesima perturbazione dovuta al gelo artico russo che porteranno temperature 15 gradi sotto la media stagionale con #gelate in #pianura al Centro e al Nord. In montagna ad appena 1500 metri di altitudine la temperatura toccherà i -7 °C per l’intera settimana. Gli impatti sui raccolti agricoli saranno molto significativi, con una #riduzione del raccolto di tutte le coltivazioni, incluso il grano tenero con cui si è sostituito ovunque, tranne che nella pasta, il grano duro.

IL VORTICE POLARE E’ ANCORA PRESENTE 

E le importazioni di grano da Russia e Ucraina, fra guerra e meteo? 

“Finora, gli eventi bellici si sono tradotti in un forte aumento delle esportazioni di grano ucraino verso l’Europa e verso l’Italia. Non possiamo sapere come evolverà il conflitto e se la Russia lascerà ancora partire le navi cariche di grano ucraino dai porti del Mar Nero. Sappiamo che anche lì le enormi pianure ucraine e russe sono tutte ancora sotto la #neve. E la rottura del vortice polare, completamente disorbitato, non accenna a rientrare ancora”.

Che tempo farà in Sicilia? E perché nella nostra Isola il freddo è preceduto dal caldo? (del vortice polare abbiamo scritto qui)

“Il Sud Italia fra 48 ore, dal 3 Aprile, sarà investito dell’ennesimo ciclone mediterraneo con enormi precipitazioni, venti fortissimi e la neve che tornerà a cadere anche in Sicilia. I siciliani non conoscono quasi nulla delle caratteristiche #uniche della loro terra. Nessuno gli ha mai spiegato, ad esempio, cosa significa vivere senza difese fisiche di fronte il Sahara. È molto semplice. Ogni volta che il freddo sprofonda a Sud sul Nord Africa da Ovest (dal Canada attraverso l’Islanda), o da Est (dalla Russia sull’Egitto attraverso la Turchia), masse enormi di aria calda si mettono in movimento verso Nord. Se parte da Sud Est il vento si chiama #scirocco. Se parte da Sud Ovest si chiama #libeccio. L’effetto non cambia: davanti a sé quest’aria calda non ha nulla, se non le fredde acque dello Stretto (e non #canale) di #Sicilia: che le attira ancor di più perché il calore si sposta dal corpo caldo a quello freddo, e mai viceversa. Ed ecco spiegato il caldo che investe la Sicilia e il Sud Italia prima di ogni affondo freddo”.

AVREMO UN APRILE FREDDO 

E il resto del mese di Aprile? 

“Si preannuncia freddissimo. Perché il gelo proveniente dal Canada questa volta non sprofonderà più a Sud sulle coste atlantiche del Nord Africa, ma finirà prima sulle isole britanniche e poi sulla piccola Europa occidentale, saldandosi alle correnti gelide russe provenienti da Est. Per la Pasqua della Chiesa latina, le pianure tedesche e di tutta l’Europa centrale saranno coperte di neve. Le persone in Italia pensano che in Germania e Austria non ci sia agricoltura, ma solo avanzate produzioni industriali. Non è così. La Germania è un significativo produttore agricolo. E il gelo tardivo di Aprile vi apporterà, come in tutta Europa, un forte calo della produzione agricola. A quel punto…”,

A quel punto? 

“A quel punto, presentarsi a inizio Giugno dagli agricoltori siciliani pretendendo di avere il loro grano duro a 30 euro il quintale sarà quantomeno difficile”.

AVVERTIMENTO AI NOSTRI LETTORI

Noi torniamo ad avvertire i nostri lettori: non mangiate pasta industriale ma solo pasta locale prodotta con grano duro italiano. Attenti anche al pane e alle pizze. Se potete, preparate tutto in casa con la farina acquistata nei negozi di fiducia. Non date retta alla televisione se racconta che questo e quel prodotto è fatto con grano italiano. L’Italia, in questo momento, è piena di grano estero prodotto Iddio sa come!

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