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In Sicilia il prezzo del grano duro rischia di scendere sotto i 30 euro al quintale. Crisi anche in Puglia/ MATTINALE 878

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  • Un disastro economico. Non c’è altra parola per descrivere quello che sta succedendo nel mondo del grano duro della Sicilia e della Puglia
  • Torniamo ad avvertire i consumatori: acquistate solo pasta artigianale o comunque pasta prodotta con il grano duro locale, perché l’Europa è piena di grani che arrivano dall’Ucraina e dal Canada 

Un disastro economico. Non c’è altra parola per descrivere quello che sta succedendo nel mondo del grano duro della Sicilia e della Puglia

Il prezzo del grano duro del Sud Italia e della Sicilia sta andando giù. Nel mercato di Foggia – che è la piazza più importante per il grano duro italiano – parlano senza mezzi termini di “crollo del prezzo del grano duro”. Difficile dargli torto, se è vero che il prezzo è crollato di 30 euro a tonnellata, ovvero di 3 euro al quintale. Rispetto allo scorso anno il prezzo del grano duro pugliese è sceso di quasi 200 euro a tonnellata, che significa meno 20 euro al quintale. Lo scorso anno il prezzo del grano duro, in Puglia, sfiorava i 60 euro al quintale; oggi potrebbe anche scendere sotto i 40 euro al quintale. In Puglia 40 euro per ogni quintale di grano duro viene considerata la “soglia psicologica”. Insomma, se va sotto i 40 euro al quintale – considerato l’aumento dei costi di produzione registrati dall’Autunno del 2021 fino ad oggi – in Puglia parlano di disastro economico. E in Sicilia? Peggio che andar di notte! Fino a una decina di anni fa nella nostra Isola si coltivavano oltre 300 mila ettari di grano duro; oggi gli ettari coltivati a grano sono poco più di 260 mila. I fattori che stanno determinando la crisi del grano duro in Sicilia sono tanti. Il più importante – il fattore che fa la differenza in negativo – sono i prezzi bassi. Se, come già ricordato, in Puglia la “soglia psicologica” è rappresentata da 40 euro al quintale, in Sicilia la “soglia psicologica” è addirittura più bassa di dieci euro rispetto alla Puglia! Il timore – che purtroppo potrebbe diventare realtà – è che il prezzo del grano duro scenda dotto i 30 euro al quintale. Se in Puglia il prezzo del grano duro che scende sotto i 40 euro al quintale viene considerato una iattura, in Sicilia la iattura c’è già da un pezzo e si va trasformando in rovina. Va da sé che il crollo del prezzo del grano duro del Sud Italia e soprattutto in Sicilia è legato, sì, al contesto internazionale ma è soprattutto il frutto di una speculazione al ribasso organizzata in Italia. Con molta probabilità, in Sicilia c’è anche l’ombra della mafia.

 

Torniamo ad avvertire i consumatori: acquistate solo pasta artigianale o comunque pasta prodotta con il grano duro locale, perché l’Europa è piena di grani che arrivano dall’Ucraina e dal Canada 

E adesso? Intanto va detto che l’Europa è stata invasa da grano ucraino di pessima qualità, da grano canadese e, lo scorso anno, durante la campagna elettorale per le elezioni politiche, anche da grano russo. Il grano ucraino – dopo l’apertura del canale umanitario nel Mar Nero per consentire il transito dei prodotti agricoli ucraini verso l’Africa – è stato acquistato in buona parta da alcuni Paesi europei, Italia in testa. All’inizio ucraini ed europei hanno negato tutto, perché il corridoio umanitario nel Mar Nero, come accennato, è stato aperto per fare arrivare in Africa grano, mais e olio di girasole ucraini. Poi, però, sia gli ucraini sia gli europei hanno dovuto ammettere che l’Europa, Italia in testa, si è preso il grano ucraino destinato ai Paesi africani. Questo succedeva a fine Settembre dello scorso anno. Nel Gennaio di quest’anno è venuto fuori che in Europa continuava ad arrivare grano duro ucraino di pessima qualità. La qualità del grano ucraino è ancora peggiorata a causa dell’inquinamento provocato dalle bombe e, in generale, dalla guerra: cosa, questa, che abbiamo segnalato ai nostri lettori: “In Ucraina terreni inquinati dalla bombe e ora il pericolo di uranio impoverito. Il consiglio: mangiare solo pasta a pane a Km zero“. L’avvertimento ai nostri lettori e, in generale, a tutte le persone di buon senso è sempre valido: evitate di acquistare pasta industriale e portate sulle vostre tavole solo pasta prodotta con grano duro locale. Quello che stiamo vivendo è il momento storico – soprattutto per meridionali e siciliani che consumiamo da 30 a 40 kg di pasta pro capite all’anno – di valorizzare la pasta artigianale. Tra oggi e domani proveremo a illustrare perché il prezzo del grano duro siciliano è così basso, in questo momento addirittura più bassi di 10 euro al quintale rispetto al grano duro pugliese. E, soprattutto, chi sono responsabili politici di tutto quello che sta succedendo nel mondo del grano duro della Sicilia.

Foto tratta da Money.it  

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