Francia e Brasile cominciano a ‘salutare’ il dollaro statunitense e iniziano a pagare la Cina in yuan

30 marzo 2023
  • La supremazia del dollaro statunitense negli scambi commerciali internazionali comincia a scricchiolare 
  • Non può essere escluso che la Francia comincia ad accettare la  valuta della Repubblica popolare cinese per non avere ‘fastidi’ nei 14 Paesi africani che ancora oggi controlla

La supremazia del dollaro statunitense negli scambi commerciali internazionali comincia a scricchiolare 

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina abbiamo scritto in tutte le salse che questo conflitto non è stato voluto dai russi. A volere la guerra a tutti i costi sono gli Stati Uniti d’America, che debbono bloccare la creazione di una divisa alternativa al dollaro negli scambi internazionali. E bisogna ammettere che fino ad oggi gli USA ci sono riusciti. Stanno pagando un prezzo elevato, perché l’inflazione che ha provocato la guerra in Ucraina non ha risparmiato l’America. Ma la nuova divisa alternativa al dollaro – progetto portato avanti dai Paesi che aderiscono al BRICS – è stata bloccata. Il BRICS, è noto, è un acronimo che sta per Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. In pratica, è un’associazione di Paesi alla quale stanno aderendo altri Paesi del mondo, dall’Africa al Medio Oriente. Il BRICS è capeggiato dalla Cina, Paese che non si è dato per vinto. Ebbene, se in questo momento la divisa alternativa al dollaro, la Cina sta provando un’altra via: fare pagare i prodotti che vende nel mercato internazionale in yuan, cioè con valuta della Repubblica popolare cinese. Lo sta facendo con la Francia e con il Brasile. Insomma, la battaglia cinese per mettere in discussione il primato del dollaro statunitense nei mercati internazionali non si è interrotta.

 

Non può essere escluso che la Francia comincia ad accettare la  valuta della Repubblica popolare cinese per non avere ‘fastidi’ nei 14 Paesi africani che ancora oggi controlla

“La Cina – leggiamo in un articolo di scenarieconomici.it, che riprende un comunicato della Reuters – ha appena completato il primo scambio di gas naturale liquefatto (GNL) regolato in yuan, ha dichiarato martedì la Shanghai Petroleum and Natural Gas Exchange. Il colosso statale cinese del petrolio e del gas CNOOC e TotalEnergies hanno completato il primo scambio di GNL sulla Borsa con regolamento in valuta cinese… L’operazione ha riguardato circa 65.000 tonnellate di GNL importate dagli Emirati Arabi Uniti, ha aggiunto la Shanghai Petroleum and Natural Gas Exchange”. Su un canale Telegram leggiamo: “Brasile e Cina hanno stipulato un accordo per abbandonare il dollaro USA a favore delle proprie valute nelle transazioni commerciali e finanziarie. Il nuovo accordo dovrebbe ‘ridurre i costi e incoraggiare una maggiore espansione del commercio bilaterale e facilitare gli investimenti”.‌‌ Per quello che si capisce, si tratta di due sorprese. La Francia dovrebbe essere schierata con l’Occidente. Ma, evidentemente, nel rapporto tra Francia e Cina ci sono in campo altri fattori. Quali? Per esempio, i 14 Paesi africani che ancora oggi sono sotto il controllo della Francia. Considerato che la Cina e la Russia esercitano oggi un grande ascendente sull’Africa, potrebbe anche essere che i francesi, per evitare problemi nei 14 Paesi africani che controllano, abbiano reputato opportuno trattare con la Cina. Diverso il discorso del Brasile, che è tra i fondatori del BRICS. Anche se la presidenza di Lula destava qualche perplessità, è evidente che la linea politica del Brasile, nel passaggio da Bolsonaro a Lula, non è cambiata, ovvero vicinanza sempre più forte con la Cina.

Foto tratta da QuiFinanza

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti