I governanti dove pensano di sistemare il fiume di migranti che si dirige verso l’Italia mentre sono in corso i cambiamenti climatici?

25 marzo 2023
  • Per caso è questo il tema che il presidente della Regione, Renato Schifani, e il presidente dell’Assemblea regionale, Gaetano Galvagno, hanno affrontato ieri nel corso della visita presso la portaerei americana “George H.W. Bush”?
  • Cosa succederebbe se migliaia di migranti, arrivando a Lampedusa e in altri luoghi della Sicilia, dovessero trovare temperature prossime a 40 gradi centigradi? 
  • Cosa succederebbe se migliaia di migranti, arrivando a Lampedusa e in altri luoghi della Sicilia, dovessero trovare temperature prossime a 40 gradi centigradi? 

Per caso è questo il tema che il presidente della Regione, Renato Schifani, e il presidente dell’Assemblea regionale, Gaetano Galvagno, hanno affrontato ieri nel corso della visita presso la portaerei americana “George H.W. Bush”?

Ci sono due notizie che, apparentemente, sono slegate tra di loro ma che, invece, vanno lette insieme. Da un lato si sta verificando quello che scriviamo da qualche settimana: e cioè una pesante invasione di migrati (2 mila migranti arrivati a Lampedusa nelle ultime 24 ore e due naufragi dalle parti di Malta: due barchini ‘inghiottiti’ dal mare con i corpi di sette migranti recuperati). Dall’altro lato ci sono il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, e il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, che, ieri pomeriggio, su invito della console generale degli Stati Uniti a Napoli, Tracy Roberts-Pounds, sono stati ospiti a bordo della portaerei americana “George H.W. Bush”. Cosa siano andati a fare Schifani e Galvagno sulla nave dei guerrafondai americani non si capisce. Vi risparmiamo l’aria fritta del comunicato diffuso dai due politici siciliani. Quello che è importante sapere è che nel Mediterraneo sono in corso operazioni di tutti i tipi. La portaerei americana, questo va da sé, non si trova nel Mediterraneo per una missione di pace: al massimo è lì per ‘esportare pace’ secondo il modello già collaudato dagli Stati Uniti, ovvero ‘armare turille’ e provocare guerre. Contemporaneamente, la Cina e la Russia – che oggi sono gli unici interlocutori credibili dell’Africa – diciamo che non si oppongono alle partenze di migliaia di migranti da Tunisia, Libia e Turchia verso l’Europa. A questi si aggiungono – anche se se ne parla meno – gli sbarchi di migranti in Sardegna, migranti che, di solito, arrivano dall’Algeria. Si tratta, di fatto, di una ritorsione contro l’Unione europea che fornisce armi all’Ucraina. O c’è ancora qualcuno che non ci crede?

 

Cosa succederebbe se migliaia di migranti, arrivando a Lampedusa e in altri luoghi della Sicilia, dovessero trovare temperature prossime a 40 gradi centigradi? 

Il problema – per l’Italia – è che questo fiume di migranti destinato a crescere nelle prossime settimane arriva in Italia, perché nessun Paese europeo che si affaccia nel Mediterraneo è disposto a fare sbarcare migranti. E’ stato questo il vero tema dell’incontro tra i vertici della Regione siciliana e i militari americani? La nostra, è chiaro, è solo una domanda. Quello che va detto è che la situazione, in Italia, potrebbe diventare ingestibile, alla luce, anche, dei cambiamenti climatici. A fine Marzo, in Sicilia, abbiamo temperature di 22 gradi centigradi. Man mano che ci avviciniamo alla stagione estiva le temperature cresceranno. Lo scorso anno l’Estate è stata calda ma non caldissima. Quest’anno, con la siccità che da mesi ha colpito molte aree del Pianeta – e tra queste anche il Nord Italia – non si escludono temperature estive molto calde, se non proibitive. Se, per esempio, le temperature dovessero superare i 40 gradi – e non si tratta di una previsione campata in aria – come pensano le autorità italiane di gestire l’arrivo in Italia di migliaia di migranti ogni giorno? Ricordiamo che nel Luglio del 2020 alcune centinaia di migranti vennero ricoverati in una tensostruttura a Porto Empedocle, provincia di Agrigento. Non c’era un caldo esasperante – sì e no poco più di 30 gradi – ma i migranti stavano letteralmente impazzendo per il caldo e così sono scappati seminando il panico. Ricordiamo che erano alcune centinaia di migranti e il caldo non era asfissiante. Cosa succederebbe se migliaia di migranti, arrivando a Lampedusa e in altri luoghi della Sicilia, dovessero trovare temperature prossime a 40 gradi centigradi?

 

La nostra sensazione è che l’Unione europea, al di là delle chiacchiere che stanno a zero, sia stata lasciata sola a fare la guardia al bidone… 

Ce lo chiediamo e lo chiediamo ora, a fine Marzo, per evitare che, tra qualche mese, se si dovesse presentare il problema, non si dica che nessuno si aspettava una cosa del genere. La Sicilia, due anni fa, è stata la regione europea dove si sono registrate le più alte temperature estive. E’ andata un po’ meglio lo scorso anno ma quello che succederà nei prossimi mesi è un punto interrogativo. Ci sono le strutture – mega strutture – con l’aria condizionata? Ce lo chiediamo e lo chiediamo perché ci sono ospedali siciliani dove i condizionatori di aria non si cambiano da cinque, da dieci e anche da quindici anni. A giudicare da quello che vediamo in giro facciamo fatica a pensare che lo Stato italiano e la Regione abbiano già allestito centinaia di alloggi per migranti con l’aria condizionata. L’hotspot di Lampedusa è in grado, in caso di temperature proibitive, a togliere dal caldo asfissiante i migranti che ormai sbarcano a miglia al giorno? C’è anche un problema di strutture sanitarie: gli ospedali siciliani sono a corto di medici e di infermieri, problema nazionale che in Sicilia è più accentuato perché lo Stato, per garantire le strutture sanitarie del Nord Italia, ha fottuto al Fondo sanitario siciliano oltre 9 miliardi di euro dal 2007 ad oggi con la connivenza di politici siciliani ascari. Speriamo che non succeda nulla, ma se dovessero esplodere emergenze in Sicilia che cosa succederebbe? Ce lo chiediamo perché in queste ore quel Paese del Nord Europa manda pistole all’Ucraina, un altro Paese gli manda le mitragliatrici, un altro Paese europeo ancora manda in Ucraina i carri armati, il Regno Unito, sempre un ‘passo avanti agli altri’, vuole addirittura mandare in Ucraina armi ad uranio impoverito, ovvero armi tossiche. Per tutta risposta Cina e Russia, mettiamola così, non si oppongono alle moltitudini di migranti che vengono messi in mare da bande criminali direzione Italia, o meglio Sicilia. I governanti italiani pensano che con il ‘casino’ finanziario che sta investendo le Borse e le banche, l’Austria, la Svizzera, la Francia e via continuando con i Paesi europei si prenderanno le quote di migranti? Con il presidente francese Macron che, tra qualche settimana, verrà ‘sbarellato’ dall’Eliseo sull’onda delle proteste popolari? I governanti italiani e siciliani l’hanno capito che sta finendo a ‘casino’ e che l’Europa sta lasciando l’Italia a fare la guardia al bidone mentre si sta scatenando una tempesta?

Foto tratta da Il Riformista 

AGGIORNAMENTO: i migranti sbarcati oggi in Italia, a sera, sono diventati 3 mila     

 

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