Putin annuncia il grano gratis per i Paesi dell’Africa. Si profila una caduta del prezzo del grano nel mondo?/ MATTINALE 866

21 marzo 2023
  • Volevano isolare la Russia di Putin e ieri a Mosca, oltre al leader cinese Xi Jinping sono arrivate le delegazioni di 40 Paesi africani 
  • Volevano isolare la Russia e invece è l’Occidente che si va sempre più isolando dal resto del mondo 
  • Per i produttori di grano dell’Unione europea si profilano costi di produzione crescenti, problemi con la siccità che riduce le produzioni e, contemporaneamente, prezzi bassi del grano

Volevano isolare la Russia di Putin e ieri a Mosca, oltre al leader cinese, Xi Jinping sono arrivate le delegazioni di 40 Paesi africani 

Dalla Russia arrivano belle notizie per Vladimir Putin, belle notizie per l’Africa, possibili brutte notizie per l’Ucraina e brutte notizie per gli agricoltori che producono grano in Europa, sia con riferimento al grano tenero (che riguarda soprattutto la Francia), sia con riferimento al grano duro (che riguarda ancora la Francia e l’Italia, con riferimento soprattutto al Sud Italia e alla Sicilia). Si tratta di notizie, neanche a dirlo, legate alla guerra in Ucraina. Andiamo ai fatti. Ci hanno raccontato che con la richiesta di arresto per il presidente della Russia, Putin, da parte della Corte penale internazionale per lo stesso Putin e per la stessa Russia sarebbero stati guai. In realtà, chi ha detto e scritto questo ha detto e scritto fesserie. In primo luogo perché la Corte penale internazionale non è riconosciuta da tanti Paesi. Tra i Paesi che non la riconoscono ci sono gli Stati Uniti d’America (che nel passato l’hanno criticata aspramente) e l’Ucraina. ma se fosse solo questo sarebbe nulla. Il fatto è che la Russia continua a godere di grande credibilità internazionale. Quanto avvenuto ieri a Mosca ne è una prova.

 

Volevano isolare la Russia e invece è l’Occidente che si va sempre più isolando dal resto del mondo 

E’ noto che ieri, a Mosca, è arrivato in visita ufficiale il presidente della Cina, Xi Jinping. Visita ufficiale di tre giorni. E già questo ha mandato in bestia l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America, il democratico Joe Biden. Questo perché la Cina, ormai da anni, guida un’offensiva diplomatica ed economica contro l’area del dollaro americano. La guerra in Ucraina, come scriviamo spesso, è legata a doppio filo allo scontro tra Cina e area del dollaro statunitense. E’ l’America che ha voluto la guerra in Ucraina per provare a bloccare l’azione del BRICS, associazione di Paesi che lavora per la creazione di una divisa alternativa al dollaro. Fino a circa un anno fa del BRICS facevano parte il Brasile, la Russia, l’India, la Cina e il Sudafrica. Ora il numero di Paesi che hanno chiesto di far parte del BRICS è aumentato. Tanti Paesi dell’Africa hanno chiesto di entrare nel BRICS. Ciò significa che l’Africa si avvicina sempre di più a Cina e Russia. La proba di ciò la si è avuta ieri, se è vero che a Mosca, oltre al leader cinese Jinping sono arrivati i rappresentanti di 40 Paesi africani. Insomma, se con la richiesta di arresto della Corte penale internazionale per Putin avrebbe dovuto isolare la Russia, il provvedimento – peraltro molto discutibile – ha sortito l’effetto contrario. L’arrivo in Russia di Jinping e dei rappresentanti di 40 Paesi africani ha ulteriormente innervosito il presidente degli Stati Uniti Biden e il presidente della Francia, Macron. Biden ha dovuto prendere atto della sconfitta diplomatica della propria amministrazione in Africa, mentre Macron comincia a capire che i 14 Paesi africani che ancora oggi la Francia sfrutta in modo ignobile piano piano cercheranno di svincolarsi per legarsi alla Cina.

 

Per i produttori di grano dell’Unione europea si profilano costi di produzione crescenti, problemi con la siccità che riduce le produzioni e, contemporaneamente, prezzi bassi del grano

Ma la brutta notizia non finisce qui. Putin si è impegnato a fornire il grano gratuitamente a tutti i Paesi africani in difficoltà. La Russia se lo può permettere, perché è il primo Paese al mondo per la produzione di grano. Tra l’altro, lo scorso anno, alla faccia della siccità che sta funestando molte aree del mondo, la Russia non ha accusato problemi di siccità e ha registrato una produzioni record di grano. Il messaggio è chiarissimo: anche se a causa della guerra dovesse chiudere il corridoio umanitario del Mar Nero, che fino ad oggi ha consentito ad una parte del grano ucraino di arrivare in Africa, della stessa Africa si occuperà direttamente la Russia (con l’appoggio della Cina). Ovviamente, fa piacere sapere che i Paesi africani non avranno problemi di grano. Ma la grande offerta di grano immessa nei mercati mondiali farà inevitabilmente abbassare il prezzo dello stesso grano. Vero è che, per ora, il prezzo del grano, a livello mondiale, va su e giù. Ma con l’offerta di grano russo immesso gratuitamente in Africa il prezzo del grano potrebbe ridursi. Per l’Europa, con i prezzi bassi del grano, ci potrebbero essere problemi. Anche perché l’Unione europea non è autosufficiente in materia di fertilizzanti e sta scontando un aumento dei costi di produzione notevole a causa dei fertilizzanti che mancano e dell’aumento dei costi energetici. Non c’è nemmeno bisogno di aggiungere che il mercato dei fertilizzanti, nel mondo, è controllato soprattutto da Cina e Russia. Quindi, per i produttori di grano dell’Unione europea si profilano costi di produzione crescenti, problemi con la siccità che riduce le produzioni e, contemporaneamente, prezzi bassi del grano. Peggio di così non potrebbe andare! Per il Sud Italia e per la Sicilia sarà un disastro. Già in Sicilia il prezzo del grano duro è poco sopra i 30 euro al quintale, rispetto ai 45 euro dello scorso anno; con la mossa della Russia il prezzo andrà ancora giù. se a questo aggiungiamo che alcuni Paesi del mondo si sono essi a produrre pasta con il grano tenero – che nel mondo è molto più abbondante del grano duro – la ‘frittata’ è fatta!

Foto tratta da ISPI      

 

 

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