“Mi riscatto per Palermo”, i detenuti alla cura del verde

9 marzo 2023

PALERMO (ITALPRESS) – Il reinserimento del detenuto nel tessuto sociale passa attraverso lavori di pubblica utilità, specialmente quando riguardano un elemento centrale di Palermo come la cura del verde: in tal senso il Comune ha firmato, insieme al Dipartimento di amministrazione penitenziaria (Dap), ai vertici ReSet e alle direzioni dei carceri Ucciardone e Pagliarelli (guidati rispettivamente da Fabio Prestopino e Francesca Vazzana) il protocollo ‘Mi riscatto per Palermò, che coinvolge i detenuti delle due case circondariali in mansioni socialmente utili.
Nei primi tempi saranno in venti a essere coinvolti negli impieghi previsti dal progetto, ma il numero è destinato a salire nei prossimi mesi: ulteriore obiettivo del Comune è cercare di coinvolgere altre aziende attraverso l’attuazione di tavoli tecnici, dopo aver assegnato a ReSet il ruolo di capofila. I lavori, non retribuiti, verranno assegnati a quanti avranno superato una preselezione basata sulle abilità lavorative pregresse, sul tempo già trascorso dietro le sbarre o sulla condotta tenuta: in un secondo momento è possibile che si proceda su base volontaria.
“Si tratta di un progetto che coniuga due aspetti importanti: impegno sociale del detenuto e contributo verso la città – spiega il sindaco Roberto Lagalla, – E’ un modo per recuperare queste persone come cittadini e testimoniare il loro impegno per la cura del verde in tutte le sue forme: ville antiche, alberi storici, aiuole spartitraffico”. Secondo Antonella Tirrito, assessore alla Sicurezza e principale firmataria del protocollo, un’ulteriore priorità è “abbassare la soglia della recidiva per chi commette reati, che al momento staziona sul 70%. Vogliamo favorire il reinserimento sociale e lavorativo di questi soggetti, con la consapevolezza che attraverso l’impegno per Palermo sentiranno un primo distacco dalla dimensione detentiva e che questo inciderà sulle loro emozioni”.
La prima parte dei lavori si svolgerà nei pressi dei carceri Ucciardone e Pagliarelli. Per il primo, spiega il direttore dei servizi ReSet Antonio Pensabene, “la zona coinvolta è quella che va dalla statua di Antonino Caponnetto al monumento ai caduti di mafia a piazza XIII Vittime, due luoghi simbolo della nostra città; per il Pagliarelli ci concentreremo sul perimetro della casa circondariale. Il compito di ReSet sarà guidare queste persone nei lavori da svolgere, così da dividere le mansioni quasi a metà”. L’urgenza di intervenire in questa direzione è data, secondo il rappresentante del Dap Vincenzo Lo Cascio, dal fatto che “spesso tra questi soggetti l’abitudine al lavoro manca e alle spalle hanno storie di sfortune. In tal senso cerchiamo di migliorare non solo la loro vita, ma anche la sicurezza pubblica: in più assumere un soggetto svantaggiato agevola anche dal punto di vista fiscale”.

– foto: xd8/Italpress

(ITALPRESS)

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti