Nel PD si aprirà la stagione delle ‘fughe’ di ex democristiani verso Renzi & Calenda e magari verso la rinata Dc

2 marzo 2023
  • Il perché la scissione è nelle cose

Non è l’elezione di Elly Schlein con le sue idee a determinare la scissione ma il fatto che gli ex democristiani dentro il PD che si sta creando non conteranno nulla

Com’era prevedibile, una parte degli ex della sinistra Dc della Margherita lascerà il PD. Ma non perché questi particolari ex democristiani non si ritrovano in quelli che, presumibilmente, saranno gli ‘orizzonti’ politici del PD ‘europeista’ della nuova segretaria Elly Schlein, dai diritti civili al posto dei diritti sociali alle famiglie ‘allargate’ e via continuando. A questo, in realtà, gli ex democristiani della Margherita, che sono sempre stati di ‘bocca buona’, sono abituati, tant’è vero che sono stati tra i sostenitori di Matteo Renzi segretario del PD tra Jobs Act, attacco allo Statuto dei lavoratori, alternanza scuola-lavoro ovvero dare ‘in pasto’ alle aziende gli studenti per abbassare il costo del lavoro, fino ad arrivare al referendum costituzionale perso da Renzi nel Dicembre del 2016. Alcuni degli ex democristiani della Margherita andranno via perché non possono stare in un partito del quale non controllano più la ‘macchina’. Ad andare via dal PD ha cominciato l’ex Ministro Beppe Fioroni: “È un PD distinto e distante da quello che avevamo fondato che metteva insieme culture politiche diverse dalla sinistra al centro, con i cattolici democratici, i popolari e la Margherita. Oggi legittimamente diventa un partito di sinistra che nulla a che fare con la nostra storia, con i nostri valori e la nostra tradizione”. Insomma, alcuni ex democristiani del PD non temono la trasformazione del Partito Democratico in un Partito Radicale allargato fatto di diritti civili senza diritti sociali. Il problema è il ruolo. Fino a quando al timone PD c’era la vecchia guardia dell’ex Pci, tutto sommato tanti ex Dc si sentivano garantiti e, volendo, si accollavano pure le ‘fantasie sessuali’, pur essendo oggettivamente lontani da questi ‘mondi’. Ma farsi guidare, anzi, trascinare da chi ha voluto la Schlein, no, questo è troppo anche per alcuni ex democristiani. E poi c’è Matteo Renzi che li aspetta nel nuovo contenitore che l’ex segretario del PD ed ex capo del Governo ha messo su con Carlo Calenda. Vero è che l’accoppiata Renzi-Calenda, alle elezioni regionali in Lombardia, è stata protagonista di un flop senza se e senza ma. In ogni caso sarebbe già qualcosa. Ci sarebbe anche la DC rinata in Sicilia…

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