Il CETA e il glifosato due ‘succhiotti’ della Ue al Canada e alle multinazionali sulla pelle di agricoltori e consumatori

18 febbraio 2023
  • Nessuno parla più del CETA che l’Unione europea ha applicato in deroga, senza il voto dei Parlamenti dei 27 Paesi della stessa Ue
  • Perché alle multinazionali interessa il CETA
  • Il glifosato nel grano regalo dell’Unione europea agli ignari consumatori

Nessuno parla più del CETA che l’Unione europea ha applicato in deroga, senza il voto dei Parlamenti dei 27 Paesi della stessa Ue

Il caso clamoroso, di cui nessuno parla, è rappresentato dal CETA, il trattato commerciale tra Ue e Canada. Chi ha un po’ di memoria ricorderà che la Vallonia, una delle tre Regioni del Belgio, si è opposta al CETA. Stando a quanto prevedono le leggi comunitarie, basta che uno solo dei Paesi della Ue dica no a un trattato internazionale per bloccare tutto.  Ebbene, siccome la Vallonia non ne voleva sapere del CETA (gli abitanti di questa Regione belga, a ragione, temevano che il CETA avrebbe creato problemi alla propria economia), li hanno costretti con la forza ad accettare il trattato tra Ue e Canada! Ma il fatto eclatante – del quale la ‘grande informazione’ europea tace – è ancora in atto. Per applicare il CETA, sempre secondo le leggi europee, è necessario che i Parlamenti dei 27 Paesi europei dicano sì al CETA. Siccome alcuni Paesi europei non ne vogliono sapere di approvare il CETA, mentre le multinazionali che controllano la Ue pressano per l’applicazione di tale trattato commerciale, la passata Commissione europea presieduta da Jean-Claude Juncker ha deciso di applicare in deroga il CETA, che è tutt’ora in vigore!

Perché alle multinazionali interessa il CETA

Pensate un po’: la passata Commissione europea – che dovrebbe fare applicare le leggi europee a 27 Paesi – ha violato le leggi europee! E l’attuale Commissione europea, presieduta da Ursula von der Leyen, fa finta di nulla! Questo è o no un dato oggettivo? Perché alle multinazionali interessa il CETA? Perché le multinazionali che controllano l’Unione europea grazie al fatto che i Popolari europei (PPE) e i Socialisti europei (PSE) obbediscono, il CETA serve. E il motivo è presto detto.  In base al CETA le multinazionali vanno a fare affari in Canada nel settore industriale e, soprattutto, nei servizi. In cambio, però, i canadesi chiedono di potere esportare i propri prodotti agricoli in Europa. Anche i Paesi europei possono esportare in Canada i propri prodotti agricoli. Ma nel gioco dell’import-export chi perde è l’agricoltura e l’agro-industria dell’Europa mediterranea. Insomma: nell’applicare il CETA – voluto dalle multinazionali – la Germania e i Paesi del Nord Europa hanno fatto in modo che a pagare il conto siano le agricolture mediterranee e l’agro-industria dell’Europa mediterranea. Non vi stupite: fanno così dai tempi della Comunità economica europea (Cee). Le agricolture dell’Europa mediterranea sono sempre state bastonate: basti pensare alle quote latte, inventate dal Nord Europa per fregare gli allevatori dell’Europa del Sud, Italia in testa!

 

Il glifosato nel grano regalo dell’Unione europea agli ignari consumatori

Il Canada importava già grano duro e grano tenero in Europa. E tutti sanno che il grano duro e il grano tenero canadese coltivato nelle aree fredde del Canada vengono fatti maturare artificialmente con il glifosato. Le lamentele dei consumatori contro il grano al glifosato sono ormai all’ordine del giorno. Ma il Canada continua a importante in Italia sia grano duro, sia grano tenero. In questo momento l’Italia è piena di grano duro canadese (e anche di grano tenero canadese). E’ chiaro che, senza l’intervento della Germania, il glifosato in Europa non esisterebbe più: né come diserbante, né come sostanza presente nel grano che arriva dal Canada. Perché è stata la Germania, sei anni fa, a imporre una proroga di cinque anni per l’uso del glifosato nell’Unione europea. Ed è stata la sempre la Germania ad imporre per un altro anno la possibilità, per gli agricoltori dell’Unione europea, di utilizzare il glifosato. Ma nessuno parla di questi argomenti. Ricordiamo che nel 2006 l’Unione europea a ‘trazione’ tedesca ha imposto l’innalzamento dei limiti del glifosato nel grano, proprio per consentire al grano canadese di continuare a entrare in Europa! E da allora il grano canadese invade l’Europa.

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