Intanto proseguono le operazioni di soccorso nei territori colpiti dal sisma, dove edifici e palazzi sono crollati.
Nonostante le difficoltà e il freddo, sono tante le storie di persone estratte vive dalle macerie. Le immagini dei salvataggi rimbalzano sui media di tutto il mondo e sul web. Una bambina di un anno e mezzo e i membri della sua famiglia sono stati salvati dopo essere rimasti intrappolati per 96 ore sotto le macerie e una persona di 30 anni è stata messa in salvo 101 ore dopo il terremoto, nella provincia di Hatay, secondo quanto riportato dall’agenzia turca Anadolu.
Nel frattempo dal mondo sono arrivati gli aiuti e i soccorsi. Secondo il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu 95 paesi e 16 organizzazioni internazionali hanno offerto la loro assistenza alla Turchia e le squadre di 56 paesi sono già al lavoro. Anche l’Italia ha assicurato il suo supporto. I soccorritori italiani sono al lavoro in Turchia e hanno già salvato vite, mentre dal Paese sono già partiti ulteriori aiuti, compreso un ospedale da campo.
In Siria, invece, ieri è arrivato il primo convoglio delle Nazioni Unite. Il convoglio dell’Onu, composto da sei camion che trasportavano aiuti per le zone terremotate, ha raggiunto il nord-ovest del paese attraverso il valico di Bab al-Hawa. Per il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, “ora è il momento di sostenere i popoli di Turchia e Siria”.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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