La Sicilia non può stabilizzare tutto il personale dell’emergenza Covid. Ecco perché /MATTINALE 931

9 febbraio 2023
  • Politici e sindacalisti siciliani si stanno cimentando in una sorta di rincorsa demagogica facendo finta di non sapere che tutto il personale tecnico della cosiddetta emergenza Covid non può essere pagato con le risorse del Fondo sanitario regionale
  • Politici e sindacalisti siciliani fanno finta di non sapere che da quest’anno non ci saranno più i 480 milioni di euro erogati dallo Stato per l’emergenza Covid

Politici e sindacalisti siciliani si stanno cimentando in una sorta di rincorsa demagogica facendo finta di non sapere che tutto il personale tecnico della cosiddetta emergenza Covid non può essere pagato con le risorse del Fondo sanitario regionale

Si scrive precari Covid, si legge commedia degli inganni. Protagonisti della nuova telenovela della politica siciliana i circa 9 mila precari contrattualizzati – e non assunti! – durante la sceneggiata delle vaccinazioni anti-Covid (con ‘vaccini’ discutibili), la politica e il mondo sindacale della Sicilia. Il “grido di dolore” quasi unanime di politici e sindacalisti si riassume nella formula: stabilizzazione per tutti. C’è il personale medico e c’è il personale tecnico. Per i primi si ipotizza una stabilizzazione nei limiti delle piante organiche, dice il dirigente generale dell’assessorato regionale alla Salite-Sanità. Mario la Rocca. Poiché in tutti gli ospedali pubblici della Sicilia si registrano carenze di organico, la stabilizzazione del personale medico dovrebbe essere logica. Solo una domanda: i medici che hanno lavorato durante l’emergenza Covid sono specializzati? La nostra non è una domanda retorica, perché da quello che sappiamo, negli ospedali pubblici possono accedere solo medici specializzati. I politici e i sindacalisti che in queste ore propugnano la stabilizzazione di questi medici sono a conoscenza di questo particolare, tutt’altro che secondario? Nulla da dire sugli infermieri: considerato che il personale infermieristico manca in tutti gli ospedali pubblici della nostra Isola, gli infermieri che hanno operato durante la gestione dell’emergenza Covid vanno stabilizzati. Quanto al personale tecnico dell’emergenza Covid, ebbene, non ci sembra proprio il caso di caricare sul Fondo sanitario regionale siciliano questo altro costo. Il Fondo sanitario regionale della Sicilia è stato già massacrato dallo Stato, se è vero che Roma, dal 2007 ad oggi, ha scippato alla sanità pubblica siciliana oltre 8 miliardi di euro. Non si possono togliere altri soldi agli ospedali pubblici della Sicilia per retribuire a vita il personale tecnico dell’emergenza Covid. Ricordiamo che c’è già una legge che proroga di un paio di mesi il contratto dei precari Covid, compresi i tecnici. Noi riteniamo che la norma sulla proroga del contratto al personale tecnico dell’emergenza Covid verrà impugnata.

 

Politici e sindacalisti siciliani fanno finta di non sapere che da quest’anno non ci saranno più i 480 milioni di euro erogati dallo Stato per l’emergenza Covid

Non si può essere d’accordo con Cgil, Cisl, Uil e con la Cisal là dove chiedono la stabilizzazione del personale tecnico precario. Non si può chiedere al Governo regionale di potenziare i Pronto Soccorso della nostra Isola, ormai ridotti ai minimi termini e, contemporaneamente, chiedere allo stesso Governo regionale di stabilizzare il personale tecnico. Perché i soldi per pagare il personale tecnico dell’emergenza Covid verrebbero presi dal Fondo sanitario regionale, togliendoli agli ospedali pubblici e, di conseguenza, togliendoli anche ai Pronto Soccorso. Questa, casi signori del sindacato ed egregi politici, si chiama demagogia. Tra l’altro, come ricorda sempre il dirigente generale La Rocca, i costi dell’emergenza Covid, fino al 31 Dicembre dello scorso anno, sono stati sostenuti anche – se non soprattutto – dallo Stato con un fondo di 480 milioni di euro all’anno. A partire da quest’anno la Regione non avrà a disposizione questi 480 milioni di euro dallo Stato. Di conseguenza, come già accennato, i costi del personale dell’emergenza Covid li dovrà sostenere il Fondo sanitario regionale. Passi, come già accennato, la stabilizzazione degli infermieri e dei medici specializzati che hanno operato nell’emergenza Covid. Per il resto del personale i sindacati e i politici siciliani – due categorie sociali alle quali non manca la fantasia – cerchino e trovino altre soluzioni che non siano a carico del Fondo sanitario regionale della Sicilia. Ci auguriamo che la Corte dei Conti per la Sicilia segua questa vicenda nell’interesse di tutti i cittadini siciliani che hanno diritto a una sanità pubblica degna di questo nome. 

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti