Ci ha lasciati Vito Chimenti ‘mito’ del Palermo Calcio con la sua indimenticabile ‘bicicletta e per il gol nella finale di Coppa Italia

29 gennaio 2023
  • Tristezza infinita per un calciatore molto amato dai tifosi palermitani
  • La squadra di calcio del Palermo negli anni ’70 ha avuto grandi calciatori. Ma nessuno come lui

Tristezza infinita per un calciatore molto amato dai tifosi palermitani

E’ morto Vito Chimenti. Per i tifosi del Palermo di fine anni ’70 è stato un mito. Un attaccante – per la precisione centravanti – che faceva impazzire i difensori avversari. Quando si parla di Chimenti la memoria va subito alla ‘bicicletta’, un numero spettacolare che mandava in visibilio i tifosi rosanero. Noi, oggi, in un giorno che di grande tristezza, vogliamo ricordare la finale di Coppa Italia Palermo-Juventus del 1979, quando uno scatenato Chimenti fece sognare non solo gli appassionati di calcio del capoluogo siciliano ma tutto il calcio siciliano e meridionale. Quel giorno Chimenti era scatenato, più imprendibile del solito. Lo marcava Antonio Cabrini, che non era certo l’ultimo dei difensori del calcio italiano. Ma non riusciva a starli dietro. Non ricordiamo più quanti falli subì in quella partita Chimenti. Ricordiamo che fu proprio Chimenti a portare in vantaggio il Palermo. Ricordiamo un arbitraggio che suscitò polemiche. Ricordiamo che Chimenti fu costretto ad abbandonare il campo in anticipo in seguito al quantitativo ‘industriale’ di falli che aveva subito. La verità è che il risultato di quella partita – finita 2 a 1 per la Juventus – era scritto in partenza. La Sicilia conquistata da Garibaldi e regalata ai Savoia non poteva e non doveva battere i piemontesi. E così è stato.

 

La squadra di calcio del Palermo negli anni ’70 ha avuto grandi calciatori. Ma nessuno come lui 

Alla fine Chimenti ha giocato nel Palermo per due stagioni, dal 1977 al 1979, segnando 29 gol. Ma ha lasciato un segno molto profondo nell’animo dei tifosi. Negli anni ’70 – gli anni del grande presidente Renzo Barbera – Palermo ha avuto grandi calciatori molto amati: la classe di Sandro Vanello, i dribbling di Sergio Pellizzaro, le fantasia di Silvino Bercellino, lo stopper-roccia Mario Giubertoni, per citarne solo alcuni. Tutti bravi e amati dai tifosi. Ma, con rispetto parlando, Vito Chimenti faceva storia a sé. Forse perché era un attaccante che regalava i gol, forse perché era un giocatore-giocoliere, fatto sta che i tifosi del Palermo, quando giocava Chimenti, si caricavano e si divertivano. Era così famoso che un giornale satirico di quegli anni scrisse che Chimenti era stato rapito, facendo venire un colpo ai tifosi del Palermo che non capirono subito che era una burla. Nell’articolo c’era una mezza divertentissima intervista inventata allo stesso centravanti del Palermo che diceva di essersi trovato male perché gli passavano pochi palloni… Era veramente famoso e tutti a Palermo gli volevano bene. Belle le parole del presidente del Palermo Calcio, Dario Mirri: “Se ne va un amico del Palermo, un amico di chi ama il Palermo, un amico mio. Un animo gentile che ha sempre rappresentato l’amore per la nostra maglia e che non a caso abbiamo voluto anche omaggiare qualche anno fa con un’opera d’arte interamente dedicata a lui al Palermo Museum. Resterà sempre con noi, come il ricordo della sua ‘bicicletta’, ormai parte della nostra storia”. Il caso ha voluto che oggi il Palermo oggi ha vinto contro l’Ascoli. Una vittoria dedicata a lui, hanno detto l’allenatore Eugenio Corini e l’attaccante Matteo Bruniori.

Foto tratta da Notizie italiane in tempo reale!

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