Minima Immoralia

La storia delle dinastie debellate dalle ‘endogamie’ (ovvero matrimoni tra consenguinei)

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  • Nell’intento di conservare la ‘purezza del sangue’ si sono invece estinte per difetti genetici  
  • L’invenzione del casato di Windsor, la Casa Reale britannica

di Nota Diplomatica 

Nell’intento di conservare la ‘purezza del sangue’ si sono invece estinte per difetti genetici  

Quello di ‘dinastia’ è un concetto curioso. È un fatto incontrovertibile che ogni essere umano abbia discendenze che provengono dall’alba dei tempi. Veniamo tutti, senza eccezione e per definizione, direttamente da una stirpe di antenati che sono riusciti in ogni generazione – senza saltarne nessuna da quando l’uomo è apparso sulla Terra – ad arrivare all’età riproduttiva. Tuttavia, ci sono lignaggi più prestigiosi e più ‘vecchi’ di altri. È infatti la sopravvivenza nel tempo che caratterizza le dinastie, ciò che dà loro un ‘tono’. In qualche modo non del tutto razionale, più sono antiche, più sono nobili. Sfortunatamente, una delle strategie più praticate in Europa per garantire la durata del casato fu quella della ‘endogamia’ – i matrimoni e la riproduzione tra consanguinei – con effetti terrificanti sul corredo genetico delle famiglie interessate. Il risultato dello sforzo per mantenere la ‘purezza’ del sangue fu, alla lunga, quello di ottenere proprio l’opposto dell’effetto desiderato. Così le grandi famiglie dinastiche, spesso strettamente imparentate tra loro, combinavano matrimoni che finivano col favorire l’accumulo di difetti genetici congeniti, come la ‘mascella’ degli Asburgici, l’emofilia dei Romanov e altri ancora.

 

L’invenzione del casato di Windsor, la Casa Reale britannica

Col passare del tempo, il fenomeno è peggiorato fino a far estinguere interi rami dinastici, come nel caso di quel ‘mostro genetico’ di Carlo II di Spagna, detto Carlo lo Stregato (Carlos el Hechizado) per via del terribile accumulo di difetti che presentava. Fu l’ultimo Asburgo del ramo spagnolo. Anche la ‘pazzia’ di Giorgio III del Regno Unito – un discendente dell’antico casato tedesco degli Hannover – è comunemente attribuita dagli storici alla porfiria, una rara malattia ereditaria. Vista la tendenza delle dinastie a perdere la vitalità – o perfino la ragione – con il passare dei secoli, forse è un bene che le stirpi reali europee non siano poi così durature, almeno in termini relativi. Infatti, la dinastia più longeva dell’Occidente sarebbe quella dei Bagradi spesso detti anche ‘Bagrationi’ – la casa regnante della Georgia, nel Caucaso: durata mille anni, dal primo Medioevo fino agli inizi del XIX secolo, quando il Regno venne annesso dalla Russia (il vizio è antico…). Questo è quanto risulta dalla storia documentata. Secondo le tradizioni orali georgiane, il casato sarebbe disceso in linea diretta addirittura dal biblico Re e Profeta Davide, il terzo Re d’Israele, noto per aver ucciso il gigante Golia. I Bagradi sarebbero arrivati dalla Palestina nelle terre dove poi avrebbero regnato attorno all’anno 530… Gli Asburgo invece iniziarono a contare qualcosa in Austria solo a partire dal 13° secolo – praticamente dei parvenus…- mentre il Casato di Windsor, la Casa Reale britannica, esiste formalmente solo da poco più di un secolo, dal 1917, quando fu ‘inventato’ da Giorgio V – allora in guerra con la Germania – per disfarsi del troppo tedescheggiante “Haus Sachsen-Coburg und Gotha”, il suo nome precedente.

Foto tratta da digimparosec1.capitello.it

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