Palermo, studenti protestano contro il caro-biglietti della metro

26 gennaio 2023
  • La protesta presso la stazione Notarbartolo. La speranza è che coinvolga tanti altri studenti della città e della Sicilia 

Finalmente c’è qualcuno che comincia a protestare contro una politica che ha svenduto i cittadini 

Quello che non fa la politica siciliana di ascari e di mangiapane a tradimento lo cominciano a fare i giovani. Sta iniziando Palermo, dove si registra una giusta protesta contro il costo eccessivo dei biglietti della metro. I giovani che hanno protestato sono riuniti nel Coordinamento degli studenti palermitani. Sono tornati gli altoparlanti e i volantini. In una Sicilia che è ormai una terra di ‘anime morte’, derubata da tutti, dallo Stato centrale ai gestori dei servizi (incredibile quello che è successo durante le vacanze di Natale con i biglietti aerei schizzati alle stelle). Mancavano all’appello gli aumenti dei prezzi dei biglietti della metro: che infatti sono arrivati. Trenitalia, che gestisce questo servizio, peraltro limitato, ha portato il costo del biglietto da 1,70 euro a 1,90 euro. Così poco più di cinquanta studenti, stamattina, si sono presentati alla stazione Notarbartolo per protestare contro l’aumento del prezzi dei biglietti. I ragazzi hanno le idee molto chiare. Definiscono inaffidabile il servizio dei bus dell’Amat, l’Azienda che si occupa del trasporto pubblico delle persone che fa capo al Comune di Palermo. Hanno perfettamente ragione, perché a parte la linea del 101, il resto dei servizi dell’Amat con i bus è un delirio. Sostengono che il Tram serve a poco, perché collega pochissime zone della città (anche se è costato 320 milioni di euro più un’altra barca di soldi per l’acquisto delle carrozze: uno scandalo messo vergognosamente a tacere, nonostante una nota molto dura dell’Anticorruzione). Critici anche sulla stessa metro. Ci auguriamo che il numero di questi studenti che ha cominciato a protestare cresca a Palermo e nel resto della Sicilia. Siamo certi che i ragazzi lo sanno, ma noi gli ricordiamo che la miserabile e ‘trigonometrica’ politica di Palermo tiene in piedi il Tram che serve pochissimi cittadini e che gira con le carrozze vuote per tante ore del giorno è tenuto in piedi – con un costo di circa 10 milioni di euro all’anno – perché deve giustificare una ‘abbuffata’ di appalti da 800 milioni di euro per realizzare altre linee di Tram, Follia allo stato puro, sia perché il tutte le città civili del mondo non si realizzano più Tram ma trasporti pubblici con i bus elettrici, sia perché i lavori delle nuove linee di Tram ‘cementificheranno’ ulteriormente Palermo e faranno aumentare a dismisura il caos nelle strade cittadine.

Foto tratta da Palermo Today          

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