Gli USA stanziano 370 miliardi di dollari di aiuti alle proprie imprese per finire di distruggere l’Unione europea?

18 gennaio 2023
  • Sembrerebbe proprio di sì. In questo articolo proviamo a illustrare il perché 
  • Gli Stati Uniti d’America non puntano solo a sostenere le proprie imprese ma anche a fare in modo che imprese da mezzo mondo investano negli stessi Stati Uniti per creare nuovi posti di lavoro 
  • L’Unione europea, impelagata nella guerra in Ucraina, difficilmente troverà una strategia comune per fronteggiare la politica economica ‘aggressiva’ americana. Tant’è vero che la Germania, fregandosene della Ue, andrà da sola

Sembrerebbe proprio di sì. In questo articolo proviamo a illustrare il perché 

Dopo il ‘bastone’, ovvero i ripetuti aumenti dei tassi di interesse ad opera della FED, la Banca Centrale americana, gli Stati Uniti hanno già pronta la ‘carota’: un piano di aiuti alle imprese da 370 miliardi di dollari. Avete letto bene: aiuti alle imprese! La patria del liberismo economico che ha imposto la globalizzazione dell’economia a tutto il cosiddetto Occidente industrializzato ha deciso di optare per il protezionismo economico e sta varando un piano economico notevole a sostegno delle proprie imprese e delle imprese che andranno ad investire negli Stati Uniti d’America. Eh già, perché va da sé che chi deve effettuare un investimento in questo momento, alla luce degli aiuti per le imprese stanziati dall’Amministrazione americana di Joe Biden, non potrà che andare ad in vestire in America. Lo stesso discorso vale per le imprese che operano qua e là nel mondo che, con la prospettiva di usufruire degli aiuti, potrebbero decidere di abbandonare i Paesi dove operano in questo momento per andare a investire negli Stati Uniti d’America. Si chiama delocalizzazione economica e l’Unione europea la conosce molto bene, perché la applica al proprio interno per penalizzare l’Italia, indebolirla e per acquistarla a ‘pezzi’ a prezzi stracciati.

 

Gli Stati Uniti d’America non puntano solo a sostenere le proprie imprese ma anche a fare in modo che imprese da mezzo mondo investano negli stessi Stati Uniti per creare nuovi posti di lavoro 

Come potete notare, l’amministrazione americana non sta soltanto sostenendo le proprie imprese con un’iniziativa economica di stampo protezionistico, ma sta anche cercando di creare nuovi posti di lavoro facendo in modo che imprese di mezzo mondo in cerca di luoghi dove investire il proprio denaro scelgano gli Stati Uniti; e sta anche facendo in modo che imprese che oggi operano, ad esempio, in Europa trovino conveniente abbandonare l’Europa per investire negli Stati Uniti creando negli stessi Stati Uniti nuovi posti di lavoro. Detto in parole semplici, quella americana è una politica economica ‘aggressiva’: da una parte combattono l’inflazione con pesanti aumenti dei tassi di interesse che, in effetti, riducono la parte ‘monetaria’ dell’inflazione; dall’altra parte, siccome la guerra in Ucraina ha creato in mezzo mondo la cosiddetta stagflation o stagflazione – in pratica, un misto di inflazione e recessione economica – ecco che gli americani si fanno un baffo del liberismo economico che hanno imposto all’Occidente e optano per il protezionismo economico, sostenendo le proprie aziende e attirando investimenti esteri nel proprio territorio. Gli americani possono fare tutto questo perché non sono così stupidi da avere vincolato la cosiddetta ‘monetazione’ – ovvero la creazione della moneta per andare avanti – a un sistema a debito come avviene nell’Unione europea. Gli Stati Uniti d’America hanno un propria Banca Centrale – la citata FED – che stampa tutta la moneta che vuole e che, come abbiamo visto, decide in totale autonomia quando ridurre o aumentare i tassi di interesse e – come in questo caso – quando, su input del Governo (leggere presidenza degli Stati Uniti d’America), intervenire direttamente a sostegno dell’economia.

 

L’Unione europea, impelagata nella guerra in Ucraina, difficilmente troverà una strategia comune per fronteggiare la politica economica ‘aggressiva’ americana. Tant’è vero che la Germania, fregandosene della Ue, andrà da sola

Tra le realtà che verranno penalizzate da questa mossa degli USA c’è l’Unione europea. Che farà la Ue? Dovrebbe varare qualcosa di simile a quanto sta facendo l’amministrazione Biden. Ma qui arrivano i problemi. Ricordiamo che per varare il PNRR l’Unione europea ha impiegato un anno. Ci sono poi voluti altri due anni  per avviare i pagamenti, che vanno a rilento. Non solo. I soldi del PNRR – nel caso dell’Italia – arrivano solo se vengono approvate alcune ‘riforme’ e vengono erogati in quattro-cinque anni. Finanziamenti che vengono confermati di anno in anno solo se si raggiungono certi risultati. Insomma, procedure cervellotiche, rispetto agli Stati Uniti dove i soldi verranno erogati in tempi strettissimi. Lo scenario, per l’Europa, è molto grave, perché si ritrova senza il gas russo e, in generale, senza autonomia energetica (l’ultimo errore della Ue è l’embargo sui prodotti petroliferi russi che potrebbe sortire effetti disastrosi in Europa). Mentre gli Stati Uniti hanno l’autonomia energetica. In più l’Unione europea è impelagata nella guerra in Ucraina, che sta indebolendo la propria economia. Così, mentre negli USA hanno già deciso di erogare 370 miliardi di dollari alle imprese, richiamando imprese da mezzo mondo, l’Unione europea deve ancora decidere come intervenire in risposta alla politica economica ‘aggressiva’ degli americani. I tedeschi hanno già fatto sapere che è impossibile mettere d’accordo i 27 Paesi dell’Unione europea in tempi brevi, così è meglio se ogni Paese europeo faccia da sé indebitandosi. E già questa è una follia, perché aiutare le imprese indebitandosi è sbagliato e, tra l’altro, possono indebitarsi soltanto i Paesi dell’Unione europea a basso indebitamento. Italia ma anche Francia, Spagna, Portogallo e Grecia sarebbero tagliati fuori, perché non potrebbero sostenere nuovo indebitamento, soprattutto dopo che la Banca Centrale Europea (BCE) ha elevato i tassi di interesse. Vi è chiaro adesso perché l’Unione europea sta collassando?

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