Le multinazionali dei Fondi Immobiliari si vogliono impossessare delle case degli italiani con la Ue che gli ‘regge il sacco’

17 gennaio 2023
  • Dopo la grande abbuffata ‘vaccinista’ delle multinazionali farmaceutiche ora tocca alle multinazionali dei Fondi Immobiliari che, con la scusa del green, vogliono deprezzare e impossessarsi delle abitazioni degli italiani per quattro soldi. Cominciando con il togliere le case ai ceti medi oggi impoveriti
  • La denuncia di FIMAA Palermo con ‘CASA MIA’ ed ANIA

Dopo la grande abbuffata ‘vaccinista’ delle multinazionali farmaceutiche ora tocca alle multinazionali dei Fondi Immobiliari che, con la scusa del green, vogliono deprezzare e impossessarsi delle abitazioni degli italiani per quattro soldi. Cominciando con il togliere le case ai ceti medi oggi impoveriti

Dopo gli insetti a tavola che dovrebbero sostituire gli allevamenti di animali da carne – bovini, suini, ovini, caprini e polli – dall’Unione europea dei massoni al soldo delle multinazionali arriva un’aggressione alle abitazioni degli italiani, che dovrebbero essere adeguate all’ideologia green, pena la perdita del valore e, magari, creando le condizioni per impedire la vendita. Non c’è nemmeno bisogno di aggiungere che le prescrizioni green – a cominciare dall’adeguamento energetico costerebbe una barca di soldi tagliando fuori tantissime famiglie italiane che si troverebbero abitazioni prive di valore. Sull’ultima vergogna europeista – che dopo l’abbuffata vaccinista che ha fatto arricchire le multinazionali farmaceutiche ora cerca di agevolare le multinazionali dei Fondi Immobiliari intervengono il presidente di FIMAA Palermo, Angelo Virga, il Presidente di “CASA MIA” Proprietari, Cetty Moscatt, e dal Segretario del sindacato inquilini ANIA, Andrea Monteleone, che in un comunicato scrivono: “Continuano le follie dell’Europa. Dopo la trasformazione degli insetti in cibo – e quindi a questo punto è lecito pensare che i NAS, trovando degli scarafaggi nelle cucine, non potranno più sanzionare l’azienda visto che si tratta di cibo – ora si passa all’aggressione della casa, il bene primario per eccellenza di tutti gli italiani. Senza dubbio la scelta di andare verso una casa green è importante per l’ambiente, ma bisogna avere l’onestà mentale di ammettere che non tutto  il patrimonio immobiliare italiano si presta alle modifiche ed agli interventi che l’UE ci vuole imporre. La Direttiva UE comporterà l’obbligo, per tutti gli Stati membri, che il patrimonio edilizio venga ristrutturato con i criteri imposti dall’Europa”. La direttiva, si legge sempre nel comunicato, non tiene conto dell’immenso patrimonio immobiliare presente nei centri storici delle città italiane che, per le loro caratteristiche strutturali, per i tanti vincoli urbanistici, storici e culturali presenti non permetteranno gli interventi pretesi dall’UE. Immaginiamo i tantissimi palazzi ottocenteschi ed anche di epoche precedenti a tale periodo, coperti di pannelli fotovoltaici o di ‘cappotti termici’ o, peggio ancora, di infissi con strutture termiche che nulla hanno a che fare con lo stile dell’edificio. Si scateneranno le peggiori liti, le contestazioni, i nulla osta negati dalle varie Soprintendenze, creando il caos assoluto nei Tribunali italiani già abbastanza sommersi di lavoro”.

 

La denuncia di FIMAA Palermo con ‘CASA MIA’ ed ANIA

“Chi ha pensato a tale norma europea – scrivono Angelo Virga, Cetty Moscatt e Andrea Monteleone – o vive in mezzo ai boschi o non ha idea dei bellissimi centri storici delle nostre città. L’aspetto più odioso dell’intera faccenda poi è il prevedere sanzioni assurde, che nella prima stesura della norma europea del 2022 prevedevano perfino la non vendibilità del bene che non veniva adeguato alle restrittive normative imposte. Chiaramente questa vera e propria aggressione alla proprietà privata, costituzionalmente tutelata, farà perdere valore a tutti quegli immobili che non potranno o non saranno adeguati alle classi energetiche migliori. Oltre il 60% degli immobili presenti in Italia appartengono alle classi energetiche G ed F, e queste classi sono in maggioranza presenti nei segmenti immobiliari più bassi e della povera gente. Questo significa, in estrema sintesi, che quanti non potranno permettersi di ristrutturare la propria abitazione, subiranno una vera e propria svalutazione del patrimonio, e con un briciolo di intelligenza è facile intuire che chi subirà il salasso saranno quelle fasce di popolazione che non avranno la forza economica necessaria ad adeguarsi al nuovo regime imposto dall’UE”. A questo punto la FIMAA Palermo con ‘CASA MIA’ ed ANIA si rivolgono al Governo nazionale di Giorgia Meloni, invitandolo “ad opporsi a questa vigliacca imposizione europea rilanciando soluzioni sicuramente più corrette, meno invasive e meno distruttive del patrimonio immobiliare diffuso presente in Italia che è un unicum nell’intero sistema Europeo. Si invita il Governo a mantenere e valorizzare questa capillarizzazione della proprietà immobiliare in contrasto alle grandi multinazionali dei Fondi Immobiliari che, gestendo grandi fette di patrimoni immobiliari, impongono le loro regole, i loro prezzi e le loro scelte di mercato. Si ritiene invece più corretto agire attraverso gli sgravi fiscali sulle imposte che colpiscono il patrimonio immobiliare degli italiani e con incentivi economici in grado di aiutare i cittadini ad adeguare la loro casa alle regole green imposte dall’UE. Incentivi chiaramente distribuiti in base alla capacità reddituale dimostrata, in modo da aiutare realmente chi è in difficoltà economica e non chi non ha alcun problema ad affrontare i costi di adeguamento”.

P. s.

Ma chi sono questi signori dell’Unione europea che debbono comandare nelle case degl’italiani? Quando finirà il rincretinimento generale verso le prepotenze dell’Unione europea?

Foto Wikipedia

 

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