La lotta al contante serve a fare arricchire le banche, a fare fallire il piccolo commercio e a controllare le nostre vite

10 dicembre 2022
  • Inutile ricordare che l’evasione fiscale avviene con la moneta elettronica e non con il contante, che rappresenta solo il 7% delle liquidità in circolazione. Chi non l’ha capito fino ad oggi non lo capirà mai 
  • Le notizie che fanno giustizia sulla fesseria della lotta al contante per combattere l’evasione fiscale  
  • Le polemiche ‘roventi’ sul tetto del contante di 5 mila euro del Governo Meloni. Poi di scopre che il Consiglio dell’Unione europea ha fissato il tetto del contante a 10 mila euro!
  • I veri motivi della lotta al contante in Italia

Inutile ricordare che l’evasione fiscale avviene con la moneta elettronica e non con il contante, che rappresenta solo il 7% delle liquidità in circolazione. Chi non l’ha capito fino ad oggi non lo capirà mai 

Da oltre tre anni cerchiamo di illustrare ai nostri lettori, con la forza dei numeri, che la lotta all’evasione fiscale riducendo la moneta contante è una grande fesseria. In Italia, anche davanti all’evidenza dei fatti, certe convinzioni errate rimangono tali. Anche perché ci sono partiti politici e istituzioni che cercano in ogni modo di penalizzare l’Italia e gli italiani con il contributo degli ignari cittadini: ignari nel senso che ignorano le nozioni di base dell’economia. Come scriviamo spesso, le banconote e le monete rappresentano appena il 7% della liquidità in circolazione, contro il 93 per cento di moneta elettronica creata dalle banche. E’ evidente che la vera evasione fiscale non può interessare il 7% della liquidità in circolazione. Chi dice il contrario, cercando di far credere ai cittadini che per combattere l’evasione fiscale bisogna ridurre i pagamenti con la moneta contante o, come già accennato, ignora le basi dell’economia, o persegue altri obiettivi, che sono tutt’altro che nobili. Quindi quando i politici o i rappresentanti di istituzioni – anche bancarie – dicono he bisogna ridurre il contante per limitare l’evasione fiscale bisogna diffidare.

 

Le notizie che fanno giustizia sulla fesseria della lotta al contante per combattere l’evasione fiscale  

A fare giustizia su questo dibattito – che va in scena solo in Italia: e anche questo dovrebbe fare riflettere – ci sono alcune notizie. La prima notizia la leggiamo su scenarieconomici.it: “… proprio in queste ultime settimane abbiamo registrato il probabile nuovo gigantesco caso di evasione fiscale ad opera di una grande multinazionale, la Pfizer Italia, che avrebbe sottratto al Fisco italiano profitti per oltre 1,2 miliardi di dollari. Immaginare che queste operazioni, come anche altre nel passato, possano essere state compiute attraverso il prelievo e spostamento di banconote è qualcosa di talmente inverosimile e grottesco da non meritare alcun commento”. Infatti, solo un cretino può pensare che un’evasione fiscale di questa portata sia stata effettuata con il contante! La seconda notizia la leggiamo su Affaritaliani.it: “Non c’è solo lo scandalo che ha travolto i vertici della Juventus a far tremare l’impero degli Agnelli, adesso si aggiunge una nuova questione che potrebbe stravolgere tutte le attuali gerarchie di potere della famiglia. Spunta – si legge sul Fatto Quotidiano – un patrimonio estero mai quantificato di Gianni Agnelli, scomparso quasi 20 anni fa, il 23 gennaio 2003″. Ora non c’è bisogno di essere economisti per capire che quando si parla di certe cifre – nel caso dell’Italia, l’evasione fiscale viene quantificata in circa 80 miliardi di euro all’anno – la moneta contante non c’entra proprio nulla! E’ evidente che chi oggi vuole ridurre in Italia l’uso del contante non lo fa per ridurre l’evasione fiscale, ma per eliminare il piccolo commercio artigianale, i piccoli negozi di generi alimentari, i bar, le trattorie che dovrebbero essere completamente sostitute dalla Grande distribuzione organizzata e dalle grandi multinazionali che operano attraverso i centri commerciali e, per il cibo, dalle multinazionali del food. La cosa incredibile è che, in Italia, questa colonizzazione delle multinazionali venga appoggiata da tanti cittadini disinformati sulle elementari nozioni di economia e da partiti politici che dicono di fare gli interessi dei cittadini!

 

Le polemiche ‘roventi’ sul tetto del contante di 5 mila euro del Governo Meloni. Poi di scopre che il Consiglio dell’Unione europea ha fissato il tetto del contante a 10 mila euro!

Terza notizia. Il Governo di Giorgia Meloni ha proposto di innalzare a 5 mila euro al tetto del contante e a 60 euro il pagamento senza POS. Ed è scoppiato un mezzo manicomio: si vuole favorire l’evasione fiscale e bla bla bla. Pare che sia intervenuta l’Unione europea (ma per bocca di quale ‘scienziato’ dell’economia?) e sono intervenuti i vertici della Banca d’Italia. Dopo di che scopriamo che in Europa ci sono otto Paesi, che fanno parte dell’Unione europea, dove non esistono limiti al pagamento in contante. Tra questi ci sono Germania, Olanda, Austria, Finlandia e Irlanda e nessuno si scandalizza. In Ungheria il tetto è di 40 mila euro al mese per persona giuridica. Non finisce qui. Proprio nelle ore in cui quello che resta della ‘presunta’ sinistra italiana – che non ha nulla di socialista ma è fatta da ex comunisti, da ex democristiani provenienti dalla sinistra DC e di vari soggetti che oscillano tra ambientalismo e diritti civili, meglio se sessuali – blaterava contro il progetto del tetto al contante di 5 mila euro, il Consiglio dell’Unione europea fissava il tetto al contante a 10 mila euro, dando ai Paesi dell’Unione europea la possibilità di fissate limiti inferiori. Ora, se il Governo italiano ha fissato il tetto a 5 mila euro – la metà esatta del limite introdotto dal Consiglio dell’Unione europea – in che cosa sta sbagliando lo stesso Governo italiano?

 

I veri motivi della lotta al contante in Italia

Chi ha interesse a trattare l’Italia come un Paese dove i cittadini hanno meno diritti e vanno tenuti sotto controllo lo sappiamo già: sono quelle forze politiche che puntano a consegnare le citta italiane grandi a piccole alle multinazionali, trasformando le stesse città grandi e piccole in aree deserte, perché le città senza i piccoli negozi artigianali la sera saranno buie e deserte. In compenso guadagneranno di più le multinazionali: vi sembra poco? E’ interessante, anche, capire cosa ci guadagneranno le banche. Anche in questo caso, non occorre essere economisti per capire un processo semplicissimo: se in un mese, in un qualunque luogo abitato, vengono effettuare spese, per ipotesi, pari a 10 milioni di euro, se tali spese sono state effettuate con il contante saranno sempre disponibili 10 milioni di euro; se, invece, tali spese saranno state effettuate con le carte di credito dopo un mese non saranno più disponibili 10 milioni di euro, ma 10 milioni di euro meno le commissioni incassate dalle banche. Commissioni bancarie oggi, commissioni bancarie domani, nel giro di qualche anno dei 10 milioni di euro resterà ben poco e i soldi finiranno tutti nei forzieri delle banche, che così potranno licenziare sempre più personale e potranno pagare sempre di più i banchieri. Vi pare poco? In più, eliminando piano piano il contante, tutti i pagamenti saranno tracciati e le multinazionali conosceranno tutto quello che facciamo, tutto quello che acquistiamo. Bello, no? Una società di polizia…

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