Sventato un attentato al gasdotto che porta il gas russo alla Turchia e in parte anche in Europa

24 novembre 2022
  • A bloccare gli attentatori sono stati gli uomini dall’FSB, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa
  • Chi ha provato a far saltare l’ultimo gasdotto che porta il gas russo in Turchia e in parte in Europa l’ha fatto per vendere gas liquido

A bloccare gli attentatori sono stati gli uomini dall’FSB, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa

Un attacco terroristico è stato sventato sul South Stream, il gasdotto che trasporta il gas russo alla Turchia e ad alcuni Paesi europei. La notizia arriva dall’FSB, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa. E viene riportata da Telegram. Per la cronaca, il gasdotto South Stream è l’unica via di trasporto del gas russo verso l’Europa, perché i due gasdotti che passano sotto il Mar Baltico – il Nord Stream 1 e il Nord Stream 2 – sono stati in parte distrutti dalle bombe. A quanto pare dietro il sabotaggio ci sono gli ucraini, ma anche russi: “Un tentativo da parte dei servizi speciali ucraini di commettere un sabotaggio e un atto terroristico sul gasdotto South Stream, attraverso il quale vengono effettuate le forniture energetiche alla Turchia e all’Europa, è stato impedito, a seguito del complesso delle misure di ricerca operativa – si legge su Telegram -. I russi coinvolti nella preparazione e nel supporto dell’attacco terroristico sono stati arrestati”. Sono stati sequestrati “4 mine magnetiche, 4 kg di plastite, micce ad azione ritardata, 593.000 rubli e mezzi di comunicazione con corrispondenza con il curatore dei servizi speciali dell’Ucraina e le coordinate del sito di detonazione nella regione di Volgograd. Sono stati avviati procedimenti penali sulla preparazione di un attacco terroristico, sulla partecipazione a una comunità terroristica e alla sua organizzazione e sul traffico illegale di esplosivi”.

 

Chi ha provato a far saltare l’ultimo gasdotto che porta il gas russo in Turchia e in parte in Europa l’ha fatto per vendere gas liquido  

Va da sé che chi ha progettato l’attentato l’ha fatto sia per mettere in difficoltà la Turchia, sia per interrompere completamente l’arrivo in Europa di gas russo. Non c’è bisogno di dire che sul gas è in corso una grande partita economica. L’Unione europea, gestita da affaristi, con molta probabilità senza sapere che sarebbe scoppiata la guerra in Ucraina, ha iniziato una speculazione alla fine di Aprile dello scorso anno. Obiettivo: far pagare ai cittadini europei il gas a prezzi maggiorati e guadagnare di diritto o di rovescio. L’operazione è perfettamente riuscita, tant’è vero che prima dello scoppio della guerra in Ucraina non sono mancate le proteste. Con lo scoppio della guerra in Ucraina l’Unione europea, schieratasi contro la Russia, è rimasta senza gas russo. Con molta probabilità, i due gasdotti che passano sotto il Mar Baltico per portare il gas russo in Europa sono stati fatti saltare in aria da chi ha interesse a vendere il gas liquido all’Europa ad un prezzo di gran lunga maggiore del gas russo. Così i cittadini europei sono rimasti fregati due volte: la prima volta per le speculazioni organizzate nel mercato di Amsterdam, grazie anche a una normativa europea che sembra essere stata fatta apposta per questo. Ora sono fregati una seconda volta, perché pagheranno il gas liquido rigassificato che costerà molto di più. La terza fregatura avrebbe dovuto essere la rottura dell’ultimo gasdotto che porta in Europa gas russo (una parte di questo gas russo arriva anche in Italia dall’Austria). Ma l’attentato è stato sventato.

Foto tratta da Contropiano

 

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