Elezioni americane: i Repubblicani di Trump in netto vantaggio. Si temono brogli con i soliti voti ‘postali’ e altro ancora/ MATTINALE 846

9 novembre 2022
  • La vittoria dei Repubblicani sembra inarrestabile ma… ma con la vittoria dei seguaci di Trump al Senato, al Congresso e nella maggioranza degli Stati americani Biden andrebbe subito a casa e finirebbe la guerra in Ucraina. E allora… 
  • Anche due anni fa Trump era in vantaggio in questi tutti gli Stati e poi sono arrivati i voti ‘postali’. Il caso emblematico delle elezioni brasiliane
  • La speranza dei Democratici è conquistare, in un modo o nell’altro, la maggioranza al Senato in barba all’anima popolare americana che ormai detesta Biden e i suoi accoliti

La vittoria dei Repubblicani sembra inarrestabile ma… ma con la vittoria dei seguaci di Trump al Senato, al Congresso e nella maggioranza degli Stati americani Biden andrebbe subito a casa e finirebbe la guerra in Ucraina. E allora… 

 

Oggi dedichiamo il nostro MATTINALE  alle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti d’America. Cominciamo col dire che ci aspettiamo grandi polemiche con la possibilità, perché no?, di una mezza guerra civile. Ieri gli americani sono stati chiamati alle urne per eleggere i parlamentari del Senato, del Congresso e negli Stati. Il ‘sentire’ popolare, che da quando il mondo è nelle mani dei liberisti-globalisti non coincide più con i sondaggi (che sono quasi tutti farlocchi), dà il Partito Repubblicano tra il 65 e il 70%. Ed è anche logico: in due anni di Governo l’attuale Presidente, il Democratico Joe Biden, ha portato il mondo sull’orlo della terza guerra mondiale, scatenando un’inflazione che nemmeno i media ‘addomesticati’ del cosiddetto Occidente industrializzato riescono a nascondere. Tanto che a un certo punto la ‘Tecnostruttura’ statunitense ha di fatto esautorato lo stesso Presidente Biden e sta provando a ‘domare’ l’inflazione con continui e pesantissimi aumenti dei tassi di interesse che frenano sì l’inflazione (anche se non come ci si aspettava), ma provocano un inevitabile ‘frenata’ dell’economia, con effetti pesanti e dirompenti in tutto il mondo che, piaccia o no, fa ancora i conti con l’area del dollaro americano. Conti alla mano, Biden potrebbe andare a casa con due anni di anticipo. Questo potrebbe succedere se i Repubblicani, capeggiati da un Donald Trump più vivo e vegeto che mai, conquisteranno la maggioranza al Senato, al Congresso e, soprattutto, negli Stati dove si vota. Sarà così? Se il voto sarà regolare, sì, perché il vantaggio dei Repubblicani sui Democratici sembra incolmabile. Ricordiamo che il primo punto del programma dei Repubblicani è lo stop agli aiuti all’Ucraina. Con la probabile vittoria repubblicana finirebbe subito la guerra in Ucraina. Ma…

 

Anche due anni fa Trump era in vantaggio in questi tutti gli Stati e poi sono arrivati i voti ‘postali’. Il caso emblematico delle elezioni brasiliane

 

Ma non dobbiamo dimenticare cosa è successo alle elezioni del Dicembre 2020, quando Trump ha preso circa 75 milioni di voti: un record assoluto per un presidente degli Stati Uniti uscente. Solo che, grazie ai voti ‘postali’, il Democratico Biden ha preso oltre 80 milioni di voti! Pensate un po’: Biden, il peggiore Presidente nella storia degli Stati Uniti d’America, è oggi il Presidente più votato nella storia degli Stati Uniti d’America! Una barzelletta ai sensi di legge. Che diventa ancora più barzelletta se si pensa che quasi il 100% dei voti postali, due anni fa, è andato a Biden, negando la legge dei grandi numeri e tutte le regole della statistica. La giustificazione? Tutti i Democratici votano via posta! Peccato che due anni fa, in America, votarono anche i morti, ovviamente via posta… Cosa stiamo cercando di dire? Che quando si uniscono Democratici americani e liberisti e ultra-globalisti può succedere di tutto. Quanto avvenuto nei giorni scorsi in Brasile è emblematico. I sondaggi farlocchi davano in vantaggio Lula; ma in quasi tutti gli Stati del Brasile il presidente Bolsonaro era in vantaggio, ora di 2 o 3 punti, ora di 4,5, 6 anche 7 punti. Solo che, alla conta finale dei voti, incredibilmente Lula è risultato vincitore per un soffio. Una farsa! Elezioni ‘barocche’, insomma. E Bolsonaro non si può difendere, perché in Brasile c’è il voto elettronico e la più alta Magistratura di questo Paese è scierata apertamente contro Bolsonaro. Perché i liberisti e i globalisti hanno puntato su Lula? Perché era l’unico che può giustificare la vittoria su Bolsonaro, odiato dai liberisti e globalisti, perché ha schierato il Brasile contro l’area del dollaro statunitense, alleandosi con la Cina e con la Russia. Non si sa come finirà in Brasile, visto che il Paese è diviso e non si esclude una guerra civile, magari non subito. Ma ammesso che Lula riesca a governare non crediamo che imporrà al Brasile la rottura con Cina e Russia, l’uscita dal BRICS e l’alleanza con gli Stati Uniti d’America!

 

La speranza dei Democratici è conquistare, in un modo o nell’altro, la maggioranza al Senato in barba all’anima popolare americana che ormai detesta Biden e i suoi accoliti

 

Tornando alle elezioni degli Stati Uniti, già da quello che si legge nei siti americani, i candidati Repubblicani sono in vantaggio ovunque, ma si registrano anomalie. Ci sono Stati, ad esempio, dove non ci sarebbero più schede elettorali disponibili per il voto! Un’assurdità che viene giustificata con l’alta affluenza al voto. E ci sono altri Stati dove i sistemi di conteggio dei voti sono in tilt. Superfluo aggiungere che si tratta di Stati dove i Repubblicani vengono dati per vincenti con valanghe di voti. In più, nelle ultime 48 ore, i soliti media ‘democratici’ hanno fatto sapere che ieri è già stato effettuato il conteggio dei votanti via posta che sarebbero circa 45 milioni. Questi media ‘imparziali’ si premuravano di dire che il “voto via posta favorisce tradizionalmente i Democratici”. Ci saranno già 45 milioni di voti ‘postali’ pronti per il Partito Democratico americano? Se ciò avverrà stavolta si rischiano proteste di piazza in tutta l’America! Che dire, allora, in conclusione? Che la vittoria dei Repubblicani è scontata. Anche se in un modo o nell’altro i Democratici tenteranno di conquistare la maggioranza al Senato. Come? Provate a immaginarlo voi… Se andrà così scoppierà un gran casino. Ma questa sembra l’unica via, per i Democratici, per cercare di far completare a Biden i restanti due anni di governo del Paese. Non sarà un’impresa facile, anche perché ormai i Democratici sono invisi all’anima popolare degli Stati Uniti d’America.

Foto tratta da Il Riformista

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