Perché trasferire da Lampedusa i migranti con le navi di linea e non con le navi della marina Militare?/ MATTINALE 832

5 novembre 2022
  • Un biglietto con la nave di linea costa in media 45 euro. Forse con la nave della Marina militare costerebbe di più? E’ questo quello che ci vogliono fare credere?  
  • Perché non affidare la gestione dei migranti alle strutture religiose invece di proseguire con i privati? Non bisogna toccare gli interessi politici?

Un biglietto con la nave di linea costa in media 45 euro. Forse con la nave della Marina militare costerebbe di più? E’ questo quello che ci vogliono fare credere?  

Non sappiamo quanti migranti siano arrivati a Lampedusa dall’1 Gennaio di quest’anno ad oggi. Considerato che l’hot spot dell’isola è sempre oltre il limite, il numero di migranti arrivati deve essere ragguardevole. Sappiamo anche che i migranti giunti a Lampedusa vengono trasferiti a Porto Empedocle. Con quali mezzi navali? Da quello che sappiamo, il trasporto dei migranti viene effettuato con le navi di linea che fanno ogni giorno la spola tra Porto Empedocle e le isole Pelagie, cioè Lampedusa e Linosa. Sappiamo anche che nei giorni di sosta la Prefettura prende in affitto le navi. Sappiamo che un biglietto per la tratta Lampedusa-Porto Empedocle costa circa 45 euro. Quanto ha speso fino ad oggi, solo per il costo dei biglietti, lo Stato italiano? Invece di fare ricorso alle navi di linea perché il Governo non utilizza le navi della Marina militare? Sarebbe o no un risparmio?

Perché non affidare la gestione dei migranti alle strutture religiose invece di proseguire con i privati? Non bisogna toccare gli interessi politici?

Tra i costi dei migranti, è noto, ci sono anche i centri di accoglienza. Non si potrebbero eliminare i centri di accoglienza gestiti dai privati dando la gestione – e quindi anche i soldi – ai centri religiosi? Sappiamo tutti che i soldi che vengono dati dallo Stato ai centri di accoglienza finiscono, in larga parte, ai privati che dovrebbero fornire vitto e alloggio. La Chiesa cattolica è favorevole all’accoglienza dei migranti: ed è giusto che sia così. Ma la Chiesa potrebbe mettere a disposizione le proprie strutture e le proprie professionalità, così i fondi pubblici che oggi finiscono ai privati potrebbero andare alla Chiesa, che è sempre un soggetto privato, ma che dà molte più garanzie dei privati che, come hanno dimostrato inchieste del passato, non sono esenti da pecche. Magari con la gestione della Chiesa nelle tasche dei migranti potrebbe finire qualche euro in più.

Foto tratta da Avvenire   

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