Gli americani sulla Luna nel 1969? Inverosimile. Oggi una bugia così grande non sarebbe tecnicamente possibile

27 ottobre 2022
  • Cosa ci hanno raccontato nel 1969?
  • E l’esplosione del 1 aprile 1970?
  • Sono veramente andati sulla Luna?
  • Come mai per i collaudi del Concorde sono andati avanti per 8 anni? Gli anglofrancesi sono capre? 
  • John Fitzgerald Kennedy era d’intralcio alla grande bugia? 

di Andrea Piazza

Cosa ci hanno raccontato nel 1969?

 

Viviamo tempi di massimo oscurantismo, a maggior ragione tra poco non potremo accendere la luce ed utilizzare il gas. Coloro che non condividono e si uniformano al pensiero unico dominante, automaticamente sono etichettati come complottisti. Voglio sommariamente spiegare il perché della mia convinzione, tralasciando l’interessante intervista al Direttore Mario Cosmo che implicitamente (non lo potrebbe mai esplicitare ) non tiene conto delle presunte pregresse esperienze dello sbarco umano sulla luna “missioni APOLLO”. Ricordo a tutti che in un patriottico discorso l’allora Presidente John F. Kennedy il12 settembre 1962 lanciò la sfida di mandare l’uomo sulla luna entro il decennio (come potete leggere qui). Il primo astronauta americano a raggiungere lo spazio è stato John Glenn il 20 febbraio 1962 (come potete leggere qui). Il Presidente USA John F, Kennedy viene ucciso a Dallas in data 22 novembre 1963. Durante una prova simulata all’interno della navicella al Kennedy Space Center di Cape Canaveral ( Florida ) il 27 gennaio 1967 scoppiò un incendio e perirono i 3 astronauti Virgil ‘Gus’ Grissom, Edward White e Roger Chaffee. Nei minuti prossimi alla tragedia Gus Grissom dice: “Come faremo ad arrivare sulla Luna se non possiamo parlare tra due o tre edifici…“. A distanza di circa 2 anni e, precisamente, il 16 luglio 1969 il primo sbarco sulla Luna, missione APOLLO 11, equipaggio Neil Amstrong, Michael Collins e Buzz Aldrin.

 

E l’esplosione del 1 aprile 1970?

 

Nella terza missione APOLLO 13, in data 13 aprile 1970, due giorni dopo la partenza, quando la navicella si trovava a metà strada circa tra la Terra e la Luna, un serbatoio dell’ossigeno liquido esplose, danneggiando irreparabilmente l’Odyssey, così si chiamava il modulo di comando (dove alloggiava l’equipaggio), e privandolo di elettricità. Qui è possibile visionare l’unica immagine che risulterebbe ufficialmente scattata (sembra a dir poco inverosimile un’esplosione nello spazio ed il felice ritorno a casa… indubbiamente il pathos legato al pericolo di fallimento missione e morte dell’equipaggio rilanciò l’interesse per le missioni APOLLO). Ultima missione APOLLO 17 del 18 dicembre 1972. Un dato di riferimento di analisi delle missioni APOLLO: “Nessuna tragedia umana, le missioni APOLLO sono andate tutte a buon fine, nonostante non si conoscessero e fossero state sperimentate le condizioni estreme di vita nello spazio che, nella realtà, avrebbero incontrato gli astronauti ( sperimentazione a vivo ). Diversamente con lo SPACE SHUTTLE abbiamo assistito oltre alle numerose missioni – ben 136 – anche a due tragedie: il 28 gennaio 1986 “Columbia” e l’1 febbraio 2003 “Challenger”.

 

Sono veramente andati sulla Luna? 

 

La prova provata dell’allunaggio sarebbe non contestabile qualora fosse tecnicamente possibile attraverso l’osservazione di un telescopio dalla Terra vedere i numerosi oggetti lasciati in loco. Ma ad oggi è tecnicamente impossibile: le motivazioni sono esplicitate nelle seguenti due linee di analisi (come potete leggere qui e anche qui). Ricordo anche un film realistico in ordine all’interesse simulatorio ( non l’eliminazione degli astronauti una forzatura narrativa ) della Warner Bros 1977 “ Capricom One “.Non entrando nell’analisi di dettagli tecnici ( proiezioni ombre: passaggio alternato a meno 100 gradi di temperature dalla luce all’ombra, fasce di Van Allen, estrema usura componentistica meccanica, telecamere Hasselblad etc ), valuto inverosimile un progresso tecnologico così rapido che, nel volgere di circa 7 anni ( primo uomo americano nello spazio 20 febbraio 1962, primo allunaggio 16 luglio 1969 ), ha portato l’uomo dall’atmosfera terrestre A RAGGIUNGERE UN ALTRO CORPO CELESTE. Non si tratterebbe di un semplice balzo tecnologico limitato ad una singola invenzione ( come l’invenzione della ruota… della bomba atomica etc… ), ma di una prodigiosa innovazione tecnologica di SISTEMA COMPLESSO ED INTEGRATO ( più invenzioni epocali insieme …). Tralasciando la circostanza che oggi la nostra innovazione è prevalentemente applicata alla tecnologia elettronica virtuale, nel senso che, nell’ambito dell’elettronica digitale, siamo progrediti in modo esponenziale, va detto che i limiti della realtà fisica sono rimasti e, sotto il profilo delle prestazioni, oggi siamo leggermente più avanti di ieri ( metaforicamente mi fa pensare al rapporto tra la realtà finanziaria astratta e la realtà industriale concreta ).

 

Come mai per i collaudi del Concorde sono andati avanti per 8 anni? Gli anglofrancesi sono capre? 

 

L’uomo sulla Luna RAPPRESENTEREBBE IL PROGRESSO ASSOLUTO PER ECCELLENZA TECNOLOGICO DI MATRICE OCCIDENTALE RAGGIUNTO IN VIOLAZIONE ALLE REGOLE ETICHE CHE DA SEMPRE ACCOMPAGNATO LA NOSTRA CULTURA PROGREDITA CHE PRIVILEGIA IL VALORE DELLA VITA AL BALZO TECNOLOGICO O ALLA RAGION DI STATO … PRIMA IL VALORE DELLA VITA. A titolo esemplificativo: quando è stato progettato e realizzato l’aereo civile supersonico Concorde sapete per quanti anni sono andati avanti i collaudi finalizzati alla sicurezza dell’aeromobile? Circa 8 anni. in confronto allo sviluppo della missione APOLLO dovremmo giungere alla conclusione che l’asse anglofrancese era costituito da capre? Oggi noi tutti ricordiamo con ammirazione la realizzazione del Concorde… IN CONCLUSIONE, alla luce delle considerazioni che precedono, preso atto della complessità dell’intero progetto APOLLO, non potrebbe essere accaduto che, nonostante il balzo in avanti dell’uomo nello spazio in competizione con la potenza nemica URSS ( Jurj Gagarin ) il sistema di potere consolidato USA, partendo da una mezza verità, ovvero ” la corsa allo spazio “, abbia OPTATO PER SIMULARE UN TRAGUARDO MAI RAGGIUNTO – a) per motivazioni di prestigio propagandistico; b) per consolidare il proprio potere egemonico – come gruppo capitalistico che in forza di una solidità economica poteva assicurargli benessere e prosperità?

 

John Fitzgerald Kennedy era d’intralcio alla grande bugia? 

 

Magari qualche Presidente degli USA in carica è stato di intralcio – come per esempio, John Fitzgerald Kennedy – per la realizzazione il progetto multimiliardario per il consolidamento del potere, condizionabile utilizzando ad hoc la macchina della propaganda ed il potere delle immagini dell’industria di Hollywood? Leggendo il libro di James Hepburn The Plot la controinchiesta segreta sull’omicidio di JFK in versione italiana ” il Complotto ” edizione Nutrimenti a cura di Stefania Limiti …l’interesse di J.F. viene fuori che Kennedy era intenzionato a rompere i poteri oligarchici,autonomia economica delle agenzie CIA in primis, a rimodulare il sistema fiscale ed il drenaggio in favore delle lobby dei petrolieri e dei produttori di armi, a rimodulare la composizione delle commissioni deliberative, intervenendo sul Pentagono con l’inserimento di civili e il ridimensionamento delle gerarchie militari.. etc… A distanza di oltre mezzo secolo, nonostante il sistema dei mass media è definibile un quarto potere dello Stato, la nostra capacità di analisi e percezione è mutata ed è meno eterodiretta. Oggi un eventuale condizionamento di massa di tali dimensioni non sarebbe tecnicamente possibile, rimanendo una grande bugia in parte accettata per fede limitata esclusivamente ad un determinato e particolare momento storico.

Foto tratta da Avvenire

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