Lo sapevate che in Sicilia è impossibile diagnosticare la malaria in via preventiva? Se non la prendi campi, se la prendi…

18 ottobre 2022
  • Questa riflessione è stata scritta da un nostro vecchio amico che vive a Sciacca, dove esercita la professione di avvocato. Con parole semplici, comprensibili a tutti, illustra l’assurdità della sanità siciliana. Impossibile non pensare al caso della giornalista agrigentina, Loredana Guida, deceduta a causa della malaria 
  • Di ritorno da un viaggio in Africa gli è stato impossibile effettuare una semplice analisi per verificare l’eventuale presenza del protozoo-parassita del genere plasmodium responsabile della malaria
  • Ma l’Africa è così lontana dalla Sicilia da potere fare a meno dei test sulla malaria?

tratto da un post su Facebook
di Leonardo Palagonia

Questa riflessione è stata scritta da un nostro vecchio amico che vive a Sciacca, dove esercita la professione di avvocato. Con parole semplici, comprensibili a tutti, illustra l’assurdità della sanità siciliana. Impossibile non pensare al caso della giornalista agrigentina, Loredana Guida, deceduta a causa della malaria 

Leggo adesso, dalla pagina di Risoluto, che un medico di base è stato rinviato a giudizio per la morte della giornalista agrigentina Loredana Guida, alla quale non avrebbe diagnosticato la malaria. Loredana Guida non l’ho mai conosciuta ma qualcosa di meramente occasionale ci accomuna e la penso spesso per una questione che, in realtà, riguarda tutti noi. Loredana è morta a 44 anni di malaria a fine gennaio del 2020, subito dopo il suo ritorno da un viaggio in Africa. Io ero a mia volta in Africa esattamente nello stesso periodo; al mio ritorno, pur sentendomi benissimo, per mera prevenzione tentai di fare delle analisi per verificare se avessi contratto la malaria, non si sa mai. Nella mia testa dicevo: perché aspettare i sintomi, che poi magari è troppo tardi? Se me ne accorgo prima, mi salvo sicuramente e magari neppure soffro. Prevenzione basica, elementare.

Di ritorno da un viaggio in Africa gli è stato impossibile effettuare una semplice analisi per verificare l’eventuale presenza del protozoo-parassita del genere plasmodium responsabile della malaria

Non ho mai sopportato mentalmente la morte di Fausto Coppi (avvenuta anni prima che io nascessi, il 2 gennaio del 1960) per una malaria tardivamente diagnosticata di ritorno da un viaggio in Africa, mi sale la rabbia ogni volta che penso a questo mito assoluto lasciato morire quando si sarebbe potuto salvare “con un po’ di chinino”, dicono le cronache; io manco so di preciso cosa sia il chinino, ma questa frase riemerge dal nulla ogni 2 gennaio e significa che, con “un po’ di attenzione”, o di prevenzione, di malaria non muore più nessuno da circa un secolo. Quindi, rientrato verso il 6 gennaio 2020, sin dal giorno 8 inizio ad informarmi.
Medico di famiglia: vai dall’analista. Analista privato (anche se pago voglio fare in fretta, è prevenzione la mia): nessun analista ha il test per individuare la malaria, vai direttamente in ospedale. Ospedale di Sciacca: non abbiamo il test, rivolgiti direttamente all’Ospedale di Agrigento. E nel frattempo la clessidra della prevenzione si va inesorabilmente svuotando, i giorni passano a cercare nominativi, numeri di telefono, indirizzi mail e medici che siano in grado di farmi sto test.
Per fortuna, continuo a stare benissimo ma ormai è quasi una questione di principio e vado avanti. Ospedale di Agrigento: nella nostra Provincia non si può fare questo test, si fa solo a Palermo e solo se si presenta qualcuno con sintomi sospetti! A quel punto siamo a fine gennaio e desisto, non posso mica fingere di avere i sintomi… Poche ore dopo, apprendo la notizia della morte assurda di Loredana e mi vengono i brividi, la differenza tra lei, morta, e me, ancora qui, sta tutta nel caso fortuito di aver preso la malaria lei e non io, altrimenti sarei morto come lei; la sanità è una variabile pressoché irrilevante. Follia.

Ma l’Africa è così lontana dalla Sicilia da potere fare a meno dei test sulla malaria?

Conclusione: nel terzo millennio in tutta la Provincia di Agrigento, Italia, Mondo Occidentale, è impossibile diagnosticare la malaria in via preventiva presso qualunque struttura sanitaria, privata o pubblica che sia. Se non vi viene, campate, se vi viene, morite. O rischiate seriamente di morire. Non entro nel merito delle responsabilità del medico di base, ma il sistema sanitario in questa materia fa letteralmente pena, non cerchiamo capri espiatori a basso costo ed a km 0.
Ho segnalato questa assurda situazione anche a politici del territorio di rilievo regionale e nazionale, anche citando il caso di Loredana, magari dal 2020 ad oggi è cambiato qualcosa ma ci credo poco… Oggi, di nuovo, il mio pensiero, la mia frustrazione, un mio abbraccio a questa ragazza solo più sfortunata di me.

Foto tratta da EpiCentro – Istituto Superiore di Sanità 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti