La Francia taglia l’energia all’Italia. Ora per famiglie e imprese italiane (soprattutto del Nord) senza scostamento di Bilancio sarà una strage/ MATTINALE 489

18 settembre 2022
  • La Francia taglia l’energia all’Italia per darla alla Germania. Chissà cosa diranno adesso gli ‘europeisti’ italiani…
  • Per la cronaca, l’energia francese – energia nucleare – andava quasi tutta al sistema produttivo del Nord Italia
  • In tutto questo abbiamo un governo pessimo – il Governo Draghi – che, sostenuto da  Movimento 5 Stelle, PD, Forza Italia, Lega, Italia Viva-Azione di Calenda più Fratelli d’Italia si rifiuta di effettuare uno scostamento di Bilancio di almeno 50 miliardi di euro

La Francia taglia l’energia all’Italia per darla alla Germania. Chissà cosa diranno adesso gli ‘europeisti’ italiani…

di Economicus

La Francia, è noto, ha iniziato da tempo la sua transizione energetica cominciando a spegnere alcune importanti centrali nucleari. Ha cominciato prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Oggi, mentre infuria lo scontro tra russi e americani (è noto che l’Ucraina è da tempo una colonia americana con un fantoccio – il presidente Zelensky – messo lì dagli americani per seguire le direttive americane) e l’Europa non ha più il gas russo, anche la Francia è in difficoltà, perché anche la Francia ha un’economia che dipende in parte dal gas russo. Per essere precisi, a differenza dell’economia tedesca, che dipende, grosso modo, per il 50% dal gas russo, e dall’economia italiana che dipende, grosso modo, per il 40% dal gas russo, l’economia francese dipende per circa il 30% dal gas russo. Tutto questo – lo ribadiamo – proprio quando la Francia, che ha fatto sempre largo uso dell’energia nucleare (vendendo anche tanta energia nucleare all’Italia, Paese che ha detto no al nucleare e che, con incoerenza, ha acquistato tanta anergia nucleare dalla Francia) ha iniziato a chiudere le centrali nucleari. Oggi la Francia è in difficoltà e ha deciso prima di ridurre e poi di bloccare la fornitura di energia all’Italia per darla alla Germania. Per il nostro Paese – anche se si sta cercando in tutti i modi di sdrammatizzare – è un colpo durissimo. Il giornale economico scenarieconomici.it dice che oggi l’Italia importa appena il 5% del proprio fabbisogno energetico dalla Francia. Noi non ci crediamo affatto. Non era così quando in Europa arrivava il gas russo, figuriamoci oggi che l’Unione europea si trova senza gas russo. A noi risulta che l’energia nucleare francese è sempre servita, per quasi il 100%, per alimentare il sistema produttivo del Nord Italia; che oggi si cerchi di minimizzare quello che sta succedendo è semplicemente incredibile e grottesco.

Per la cronaca, l’energia francese – energia nucleare – andava quasi tutta al sistema produttivo del Nord Italia

Le cose, invece, vanno descritte per quelle che sono, anche se sono sgradevoli e – almeno per il Nord Italia – devastanti. La cosa sgradevole per chi ha infognato l’Italia nell’Unione europea dell’euro – Romano Prodi in testa, tutto l’ambaradan della finta sinistra italiana che si riconosce nel PD, Forza Italia, + Europa, e anche gli europeisti Renzi, Calenda mettendoci anche Fratelli d’Italia, forza politica oggi più che mai europeista e atlantista – è che, ancora una volta, l’Unione europea dell’euro si dimostra quella che è sempre stata: una sommatoria informe di Paesi dominati da Germania e Francia. La Germania – Paese che ha sempre avuto una classe dirigente pessima – oggi, sotto il profilo energetico, si trova con il culo a terra, perché senza il gas russo il 50% del suo sistema produttivo va a farsi benedire. Vero è che, per un ventennio la Germania ha drenato denaro e risorse ad alcuni Paesi europei (Grecia e Italia in testa) con la truffa dell’euro, moneta di fatto tedesca contrabbandata come moneta unica europea, gestita da una banca privata – la Banca Centrale Europea (BCE) – governata, appunto, dai tedeschi. Ma oggi la Germania si trova lo stesso in grande difficoltà, sia perché non ha più il gas russo, sia perché oggi sta sui cabbasisi degli Stati Uniti e, ovviamente, dei russi. Così oggi la Germania, d’accordo con la Francia, ha deciso di prendersi anche l’energia francese che è sempre andata non all’Italia, ma al Nord Italia. Questo vale per le cose sgradevoli. Che dovrebbero far riflettere gli italiani sul fallimento dell’Unione europea, che è culturale prima che economico. l’Italia, se fosse un paese governato con oculatezza, avrebbe già dovuto iniziare a trattare con gli Stati Uniti d’America l’uscita dalla Ue e dal sistema euro. Ma è governata da massoni ‘europeisti’ che stanno ‘dissolvendo’ l’Italia dentro un europeismo demenziale dove i cittadini italiani sembrano destinati a diventare sudditi. Il fatto che una pubblicità martellante annunci una grande campagna di assunzioni di giovani italiani presso una multinazionale del food la dice lunga sul futuro dell’Italia, come se la massima aspirazione dei giovani italiani sia quella di diventare camerieri in casa propria…

In tutto questo abbiamo un governo pessimo – il Governo Draghi – che, sostenuto da  Movimento 5 Stelle, PD, Forza Italia, Lega, Italia Viva-Azione di Calenda più Fratelli d’Italia si rifiuta di effettuare uno scostamento di Bilancio di almeno 50 miliardi di euro

In questa storia del taglio dell’energia francese all’Italia, oltre alle cose sgradevoli, ci sono anche le cose devastanti. Ammettiamo che è un po’ comico osservare come l’informazione italiana – o meglio, l’informazione nordista (da Nord Italia) – sta trattando la questione. Come già accennato, la parola d’ordine è minimizzare. Invece, a nostro modesto avviso, c’è poco da minimizzare. Anche volendo ammettere che oggi il Nord Italia consuma meno energia nucleare francese rispetto a qualche tempo fa, lo scenario che si prospetta per la ‘parte produttiva’ dell’Italia è, nella migliore delle ipotesi, complicato. Nei prossimi mesi la Francia dovrebbe ricominciare a riattivare alcune centrali nucleari, ma non certo per fornire energia all’Italia, ma alla Germania. Bisognerà capire cosa succederà nelle prossime settimane con l’Austria, con la Svizzera e con la Slovenia, Paesi da dove l’Italia (per lo più sempre il Nord Italia) importa energia. Lo scenario energetico italiano era già irrazionale prima dello scoppio della guerra in Ucraina, con una notevole dipendenza estera; oggi la situazione si è aggravata ed è destinata a precipitare con la dissennata scelta del Governo di Mario Draghi di non effettuare lo scostamento di Bilancio almeno 50 miliardi di euro. Se la monetazione, nell’Unione europea, è contrassegnata da regole di ‘strozzinaggio’ (moneta a debito per parare il culo alla Germania, in parte alla Francia e ai Paesi della Ue vicini alla Germania, compresi gli speculatori olandesi, addirittura titolari di un paradiso fiscale ‘europiesta’), la responsabilità è di chi ha accettato queste regole truffaldine. Pensare, oggi – come stanno facendo il Governo Draghi e i partiti che lo sostengono, ovvero Movimento 5 Stelle, PD, Forza Italia, Lega, Italia Viva-Azione di Calenda più Fratelli d’Italia – di gestire la spaventosa crisi economica provocata dall’assenza di gas russo con una decina di miliardi di euro tolti dalle tasche degli stessi italiani è follia allo stato puro. In questo momento l’economia italiana, per restare in piedi, ha bisogno di un’iniezione di nuova liquidità di almeno 50 miliardi di euro, anche a costo di subire la solita risposta mafiosa ‘europeista’ dell’aumento dello spread. In assenza di tale iniezione di liquidità per imprese e famiglie italiane (peraltro massacrate in questo momento anche dalle cartelle esattoriali: come mai i ‘capi’ di Movimento 5 Stelle, PD, Forza Italia, Lega, Italia Viva-Azione di Calenda più Fratelli d’Italia non ne parlano in questa campagna elettorale, a parte qualche accenno vago di Salvini?) andranno verso il massacro.

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