Eliana Esposito (Siciliani Liberi) ricorda lo scippo dello Stato di quasi 600 milioni di euro all’anno alla sanità siciliana

27 luglio 2022
  • La candidata alla Presidenza della Regione siciliana per Siciliani Liberi, Eliana Esposito, indignata per lo stato di abbandono in cui versa il Servizio Sanitario in Sicilia
  • Troppi cittadini in Sicilia ricevono assistenza sanitaria tardiva

La candidata alla Presidenza della Regione siciliana per Siciliani Liberi, Eliana Esposito, indignata per lo stato di abbandono in cui versa il Servizio Sanitario in Sicilia

“Mentre i governanti nostrani glorificano i successi e l’efficienza della sanità siciliana, si assiste all’ennesimo caso di assenza di servizi minimi adeguati. Purtroppo a Messina si ripete ancora una volta una tragedia che è comune a diverse aree del territorio siciliano, con servizi scadenti e infrastrutture che rendono complicato il trasporto dei pazienti in ospedale. Dai mezzi di informazione apprendo che un ciclista, Federico Latteri di 52 anni, in seguito ad uno scontro frontale con un’auto avvenuto nella mattinata di Domenica, a Sant’Agata di Militello, ha perso la vita. Mi stringo al dolore della famiglia. Da nostre fonti vengo a sapere che l’ambulanza è arrivata dopo 40 minuti, proveniente – addirittura – da Longi e, inoltre, risultava sprovvista di medico a bordo. Il primo e unico soccorso che ha ricevuto Federico, è stato prestato da due medici che stavano transitando per caso sul luogo dell’incidente”. Lo scrive in una nota Eliana Esposito, candidata alla Presidenza della Regione siciliana per Siciliani Liberi.

Troppi cittadini in Sicilia ricevono assistenza sanitaria tardiva

“Non è il primo caso in Sicilia in cui si riceve assistenza inadeguata e tardiva – aggiunge Eliana Esposito – anche in prossimità di una struttura ospedaliera. I continui tagli alla sanità e la continua ingerenza del Ministero sulla gestione dei punti ospedalieri sono causa di una continua mortificazione della sanità siciliana.
Auspichiamo che gli attuali governanti chiedano scusa al popolo siciliano per la mortificazione cui hanno portato la Regione e la Sanità in Sicilia. Il mio impegno in questa campagna elettorale sarà quello di dare voce ai territori e ai siciliani ormai orfani di riferimenti istituzionali. La Sanità in Sicilia è materia concorrente, quindi la Regione ha tutti gli strumenti per agire e risolvere i problemi, almeno quelli ordinari. Ricordo, inoltre, che per l’impegno assunto dalla Regione siciliana ad aumentare la propria partecipazione ai costi in ambito sanitario, il governo italiano, nel 2009 nella legge di stabilità, aveva deliberato di attribuirle annualmente una quota delle accise petrolifere. Che fine hanno fatto queste risorse? Quali azioni il governo regionale ha intrapreso per ottenere quanto pattuito?”. La candidata di Siciliani Liberi alla guida della Sicilia fa riferimento allo scippo di circa 600 milioni di euro all’anno stabilito nel 2006 dal Parlamento nazionale nella legge Finanziaria 2007 (qui trovate tutta questa incredibile e vergognosa storia).

 

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