- Il presidente della Russia, Putin, è stato chiarissimo: il gas russo continuerà ad arrivare in Europa se la Ue non adotterà più sanzioni contro la Russia e se la stessa Ue non invierà più armi in Ucraina. Siamo sicuri che i governanti europei lo abbiano capito?
- Discorso analogo per il grano ucraino da esportare. Se i Paesi esteri non invieranno più armi in Ucraina non ci saranno problemi per le navi ucraine che potranno esportare il grano ucraino nell’universo mondo. Ma se Paesi esteri invieranno armi in Ucraina potrebbe saltare tutto
Il presidente della Russia, Putin, è stato chiarissimo: il gas russo continuerà ad arrivare in Europa se la Ue non adotterà più sanzioni contro la Russia e se la stessa Ue non invierà più armi in Ucraina. Siamo sicuri che i governanti europei lo abbiano capito?
L’accordo tra Russia e Ucraina sul grano, mediato dalla Turchia di Erdogan, presente punti da commedia degli equivoci. Lo stesso discorso vale per il gas che la Russia ha deciso di continuare a fornire all’Unione europea, pur con qualche limitazione. In entrambi i casi abbiamo la sensazione che non stia brillando la chiarezza da parte occidentale. Ci spieghiamo meglio. Il presidente della Russia, Putin, ha sempre ripetuto che i problemi relativi alle fornitura di gas russo all’Europa li ha creati l’Unione europea. Li ha creati con le sanzioni della stessa Ue contro la Russia e li ha creati fornendo armi all’Ucraina. Eliminando le sanzioni europee contro la Russia e bloccando le forniture di armi – sempre da parte dell’Unione europea – all’Ucraina non ci saranno più problemi di forniture di gas russo all’Europa e non ci saranno problemi per l’esportazione del grano Ucraino. Se, invece, la Ue continuerà con le sanzioni alla Russia e continuerà a fornire armi all’Ucraina la stessa Russia non fornirà più gas all’Europa e non una sola nave carica di grano ucraino potrà lasciare i porti di questo Paese. Ecco, la nostra sensazione è che gli occidentali – e segnatamente gli europei – non abbiano ancora capito la seconda parte di questo accordo. Da qui quella che si può definire una commedia degli equivoci.
Discorso analogo per il grano ucraino da esportare. Se i Paesi esteri non invieranno più armi in Ucraina non ci saranno problemi per le navi ucraine che potranno esportare il grano ucraino nell’universo mondo. Ma se Paesi esteri invieranno armi in Ucraina potrebbe saltare tutto
E’ strano, ad esempio, che l’Unione europea si sia rimangiata buona parte delle sanzioni adottate contro la Russia senza che tale notizia abbia avuto il giusto risalto. Forse non si vuole fare la sapere che la Ue ha ceduto a Putin? Eppure è grazie all’eliminazione di tali sanzioni che il gas russo, il 21 Luglio, è tornato ad affluire verso l’Europa. Del resto, anche gli Stati Uniti d’America hanno bloccato alcune sanzioni contro la Russia per evitare di avere problemi nel commercio di fertilizzanti. Ma questo l’amministrazione americana lo ha detto a chiare lettere: “… gli Stati Uniti hanno emesso chiarimenti rassicurando banche, spedizionieri e compagnie assicurative che le transazioni con le esportazioni russe di cibo e fertilizzanti non violerebbero le sanzioni di Washington a Mosca”. Traduzione: la Russia può esportare in America cibo e fertilizzanti, perché in questo caso le sanzioni contro la Russia non si applicano! Non abbiamo invece capito cosa vogliono fare la signora Ursula von der Leyen, presidente di quello che resta della Commissione europea, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Macron e gli altri leader europei, compreso Mario Draghi al quale il Parlamento italiano, finalmente, ha dato il benservito ma che rimane in carica. Secondo voi, questi signori della ‘presunta’ Europa unita l’hanno capito che se approveranno nuove sanzioni contro la Russia o se invieranno armi all’Ucraina, l’Europa – questa volta per davvero – rimarrà senza gas russo? E gli ucraini, secondo voi, l’hanno capito che se arriveranno armi all’Ucraina da Paesi esteri la stessa Ucraina non esporterà nemmeno un etto di grano?
Foto tratta da Sky TG24
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