Olio extra vergine di oliva DOP Monte Etna, in vigore il nuovo disciplinare

25 giugno 2022
  • Con il nuovo disciplinare si allarga il territorio ad altri 25 Comuni alle pendici dell’Etna
  • E’ l’unico modo per tutelare i consumatori che cercano un olio d’oliva extra vergine di elevatissima qualità

Con il nuovo disciplinare si allarga il territorio ad altri 25 Comuni alle pendici dell’Etna

“Il nuovo disciplinare di produzione dell’olio extravergine di oliva DOP Monte Etna è stato approvato senza alcuna opposizione e pubblicato per la registrazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il 21 Giugno 2022 con regolamento di esecuzione della Commissione n. 956 del 14/6/2022”. Così si legge in un comunicato stampa del Consorzio di tutela dell’olio extravergine di oliva – DOP ‘Monte Etna’. “Grande soddisfazione – esordisce il presidente del Consorzio di Tutela Giosuè Monte Etna DOP, Giosuè Catania – per aver portato a casa un risultato frutto di un lungo lavoro che dovrà servire a valorizzare l’olivicoltura del territorio, rafforzare la filiera e incrementare il mercato di qualità. Con il nuovo disciplinare – aggiunge Catania – si allarga il territorio ad altri 25 Comuni alle pendici dell’Etna, si delimita l’intero territorio amministrativo dei Comuni inclusi e si modificano alcuni parametri acidici che rendevano difficile la certificazione dell’olio a DOP in gran parte del territorio”.

E’ l’unico modo per tutelare i consumatori che cercano un olio d’oliva extra vergine di elevatissima qualità

“L’immagine della DOP Monte Etna da parte dei consumatori è salda in termini di caratteristiche nutrizionali, dei metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, dei profumi e sapori inimitabili di un prodotto che viene definito a ragione ‘il principe della tavola. L’invito – conclude il comunicato – è ora rivolto ai produttori, ai trasformatori e ai confezionatori affinché procedano alla richiesta della certificazione e ad utilizzare sin dalla prossima campagna il marchio DOP Monte Etna che sicuramente rappresenterà un valore aggiunto non solo economico”. Benché la nostra fiducia nell’Unione europea, soprattutto in materia di agricoltura, sia pari a zero (e forse anche sottozero), va detto che la certificazione, se fatta seriamente, è l’unico modo per consentire ai consumatori di portare in tavola un olio d’oliva extra vergine di elevatissima qualità.

Foto tratta da Blu Lab Academy  

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