Covid, l’ammissione del professore Galli: alcuni effetti indesiderati potrebbero essere stati innescati dalle vaccinazioni

20 giugno 2022
  • In queste ore in tanti criticano il professore Galli. Noi invece lo stiamo apprezzando, perché si sta comportando come un vero scienziato, mettendo in discussione le sue convinzioni dei mesi scorsi. La vera scienza è questa
  • Piaccia o no, chi prende il Covid – sia che sia vaccinato, sia che non sia vaccinato – rischia di avere conseguenze non piacevoli nel tempo. Chi non si vuole vaccinare ha buone ragioni per sostenere la sua scelta e non può essere penalizzato. Il Governo Draghi ha sbagliato tutto
  • Solo in un contesto di diffuso analfabetismo scientifico poteva passare la tesi – invero assai discutibile – che un virus ad alta deriva antigenica si combatte con i vaccini…

In queste ore in tanti criticano il professore Galli. Noi invece lo stiamo apprezzando, perché si sta comportando come un vero scienziato, mettendo in discussione le sue convinzioni dei mesi scorsi. La vera scienza è questa

Mentre in Italia – Paese dove il vaccino anti-Covid è stato imposto con tutti i mezzi – continuano le morti improvvise, uno dei protagonisti della stagione ‘vaccinista’ italica, Massimo Galli, professore di Malattie Infettive in pensione, in televisione un giorno sì e l’altro pure nei giorni delle grande paura per la pandemia, fa una clamorosa marcia indietro. In un’intervista rilasciata a Panorama (che noi riprendiamo da MeteoWeb) ammette che, forse, quanto è stato detto fino ad oggi sulle virtù del vaccino anti-Covid non è tutto oro. “Ho avuto il Covid ma non di recente dice Galli -. Ho avuto un episodio acuto di Covid-19 a Gennaio, nonostante tre vaccinazioni. Purtroppo mi sto portando dietro un discreto affaticamento che prima non avevo. A questo punto ho quello che sembra essere il long Covid con dolori muscolari diffusi”. Ancora Galli: “Molte persone hanno una riduzione della memoria e della concentrazione che però non sono quasi mai drastiche. Viene definita ‘brain fog’, nebbia cerebrale. Ci sono poi sindromi cardiache e sintomi dermatologici, di solito compaiono a mani e a piedi con sensazioni di arrossamento e bruciori simili ai geloni da freddo. Altre persone invece sviluppano fastidi e bruciori alla cassa toracica”. A questo punto arriva la parte della dichiarazione forse più importante: “Ci sono così tanti sintomi – dice Galli – che viene il dubbio se considerare tutto ciò come long Covid. Alcuni di questi potrebbero essere stati innescati dalle vaccinazioni. Sulle base dei dati che potevano essere disponibili, molte di queste sintomatologie sembravano fenomeni psicosomatici. Ora che pure io sono direttamente coinvolto, devo riconsiderare alcune convinzioni”.

Piaccia o no, chi prende il Covid – sia che sia vaccinato, sia che non sia vaccinato – rischia di avere conseguenze non piacevoli nel tempo. Chi non si vuole vaccinare ha buone ragioni per sostenere la sua scelta e non può essere penalizzato. Il Governo Draghi ha sbagliato tutto

In tanti stanno criticando il professore Galli. Sono critiche legittime da parte di chi ha sempre contestato il vaccino anti-Covid. Noi invece non critichiamo il professore Galli, perché si sta comportando come un vero scienziato. Solo chi non conosce la scienza crede nella stessa scienza per fede. La scienza non è fatta di fede, la scienza non è religione. La scienza è tale se mette in discussione le tesi ufficiali. Che è quello che sta facendo il professore Galli. Chi critica il professore Galli sbaglia, perché lo scienziato, quando invita a “riconsiderare alcune convinzioni”, lascia intravedere che, nella campagna vaccinale contro il Covid, i cittadini siano stati utilizzati per una sperimentazione di massa. Ricordate? Dicevano che con il vaccino non ci sarebbero state ospedalizzazioni. Invece non è così: il professore Galli ha fatto tre vaccini anti-Covid, si è preso il Covid, è stato male e si è dovuto curare proprio come un non vaccinato. La sua è una testimonianza importante che smentisce, di fatto, chi ha imposto il vaccino anti-Covid ad alcune categorie, pena la sospensione dal lavoro. Di fatto, è una smentita al Governo di Mario Draghi, alle restrizioni per i non vaccinati, al Green pass e alle Regioni che si sono adeguate alle direttive sbagliate del Governo nazionale. Piaccia o no, chi prende il Covid – sia che sia vaccinato, sia che non sia vaccinato – rischia di avere conseguenze non piacevoli nel tempo. Il professore Galli si rende conto che le sue sono dichiarazioni forti, così cerca di attenuarle un po’: “Non c’è certezza sulla base dei dati attuali. Anche se penso che sintomi da long Covid siano minori sui vaccinati”. Nel suo caso – ricordiamo i tre vaccini che il professore si è ‘sciroppato’ – non è stato così. E la durata? “Non sappiamo quanto duri – dice sempre il professore – le ricerche sono in corso. Il mio, per esempio, va avanti da cinque mesi con la sensazione che sia in attenuazione, ma vado a giornate. I colleghi cinesi di Wuhan hanno pubblicato degli studi: a distanza di due anni, circa il 55 per cento di persone con un episodio di Covid mantiene alterazioni dello stato di salute”.

Solo in un contesto di diffuso analfabetismo scientifico poteva passare la tesi – invero assai discutibile – che un virus ad alta deriva antigenica si combatte con i vaccini…

Sul futuro il professore Galli non sembra ottimista: “A livello medico siamo preoccupati già da un po’ di tempo. Ci stiamo organizzando perché riguarda un numero ampio di persone, le quali vanno seguite con un’impostazione polispecialistica, nella speranza di riuscire a distinguere in tempi brevi condizioni molto diverse tra loro. Questo per evitare di nuovo un carico che possa compromettere la gestione delle altre aree mediche”. Resta da capire cosa succederà adesso. Il mondo comincia a fare i conti con le varianti del SAR-COV-2 che i vaccini anti-Covid non bloccano. Negare che il vaccino anti-Covid ha consentito alle alle multinazionali farmaceutiche di fare soldi a palate è impossibile. Negare che i Governi che hanno imposto i vaccini anti-Covid imponendo penalizzazioni a chi rifiutava un vaccino che non vaccina è altrettanto innegabile. Perché se una persona fa tre dosi di vaccino e poi si prende il Covid, ebbene, è chiaro che il vaccino che si è ‘sciroppato’ non vaccina. Non c’è nemmeno bisogno di conoscere la Microbiologia per arrivare a questa ovvia conclusione. Anche se bisogna avere il coraggio di ammettere che un diffuso analfabetismo scientifico ha agevolato Multinazionali farmaceutiche e Governi pro-vaccino anti-Covid. Solo in un contesto di diffuso analfabetismo scientifico poteva passare la tesi – invero assai discutibile – che un virus ad alta deriva antigenica si combatte con i vaccini… Ora siamo a un punto di svolta. Già si parla di una nuova campagna di vaccinazione per fronteggiare la nuova ondata di Covid. Con quali vaccini? Con i vaccini che, dopo tre dosi, hanno fatto ammalare lo stesso il professore Galli? E, in ogni caso, quando sarebbero stati ‘aggiornati’ i vaccini contro le varianti Omicron? L’aggiornamento dei vaccini è più veloce della moltiplicazione delle varianti? E poi come mai se si attende una ripresa del virus in Italia e anche in tanti altri Paesi ognuno fa quello che vuole? Forse per fare diffondere la malattia e poi riproporre la vaccinazione di massa come soluzione, magari da imporre come ha fatto il Governo Draghi con restrizioni, sospensioni dal lavoro e dallo stipendio per chi non si adegua e Green Pass vari? La verità è che in questa storia oscena – per certi versi degna di una Santa Inquisizione spagnola con l’economia che sostituisce il fanatismo religioso – oltre a una buona dose di analfabetismo scientifico di massa, a mancare è stata soprattutto la Giustizia. A tutti i livelli.

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