Oggi a Palermo per ribellarsi al sistema che prima ci ha imposto vaccino e Green Pass e poi la guerra in Ucraina

16 giugno 2022
  • Torniamo a respirare la libertà con il libro del giurista Ugo Mattei – “Il diritto di Essere contro” – che oggi viene presentato a Palermo  alle 18,00 presso il Circolo Arci Porco Rosso di Piazza Casa professa. Sarà presente l’autore. Interverranno Pasquale De Sena, Luca Nivarra e Aldo Schiavello
  • Il dispotismo occidentale è oggi la forma attuale di neoliberismo e procede, implacabile, nella trasformazione dei beni comuni in capitale concentrato nelle mani di pochi
  • La situazione italiana sta precipitando ogni giorno e gli effetti devastanti di una guerra, che non ci appartiene e che ci stanno lasciando sul lastrico, si avvertono ogni giorno di più. Da qui l’esigenza di organizzarsi per cercare di fermare questo disastro
  • Appuntamento tra due giorni, sempre a Palermo, per il primo Caucus regionale 

di Nella Toscano

Torniamo a respirare la libertà con il libro del giurista Ugo Mattei – “Il diritto di Essere contro” – che oggi viene presentato a Palermo  alle 18,00 presso il Circolo Arci Porco Rosso di Piazza Casa professa. Sarà presente l’autore. Interverranno Pasquale De Sena, Luca Nivarra e Aldo Schiavello

“Il diritto di Essere Contro” è il titolo del libro che il Giurista professore Ugo Mattei oggi, 16 Giugno 2022, alle 18,00 presenterà al Circolo Arci Porco Rosso di Piazza Casa professa, a Palermo. Insieme con l’autore presenteranno il libro Pasquale De Sena, Luca Nivarra, Aldo Schiavello. Questo libro, come dice lo stesso autore “nasce dall’esigenza di difendere il proprio diritto a essere contro la narrativa governativa e mediatica fondata su una verità ufficiale di maggioranza che denigra ogni minoranza critica come subumana, irrazionale e sleale. Una narrativa che si è spostata, senza soluzione di continuità, dal Green Pass alla crisi in Ucraina, utilizzando lo stesso metodo e le stesse strategie, le stesse emergenze incostituzionali, le stesse mistificazioni: soprattutto lo stesso terrore del dissenso nazionale”. L’autore avverte, di conseguenza, la necessità di ribellarsi a questo sistema ritenendo che nessun obbligo possa essere imposto ai cittadini al di fuori di stretti limiti di incostituzionalità, coerenti con il codice di Norimberga e con le altre molte carte internazionali che, dopo orrori del nazismo, considerano un crimine contro l’umanità la sperimentazione dei trattamenti sanitari senza consenso libero dell’interessato. Il diritto di essere contro si estende anche contro il coinvolgimento del nostro Paese in avventure belliche, che nulla hanno a che fare con il ripudio della guerra di cui all’art. 11 della Costituzione.

Il dispotismo occidentale è oggi la forma attuale di neoliberismo e procede, implacabile, nella trasformazione dei beni comuni in capitale concentrato nelle mani di pochi

In queste pagine del libro, molto belle e intense, si avverte la profonda amarezza dell’autore per essere stato allontanato da molte persone con cui pensava di condividere valori profondi, di libertà, di giustizia, di emancipazione e di rispetto, che si sono rivelate spaurite, opportuniste e comunque semplicemente incapaci di pensiero critico, quando questo disturba davvero il navigatore. Questo libro, come egli afferma, vuole essere un ultimo tentativo di riaprire un dialogo con tante di queste persone che negli anni passati hanno condotto insieme a lui battaglie importanti nei movimenti, nelle battaglie pacifiste, in quelle ambientaliste, in quelle per i beni comuni, dalle occupazioni dei luoghi della cultura fino al movimento No-Tav. Il richiamo dell’autore a non trascurare come il dispotismo occidentale sia la forma attuale di neoliberismo (espressione di Gianfranco Sanguinetti) e come quest’ultimo proceda implacabile nella trasformazione dei beni comuni in capitale concentrato nelle mani di pochi. Fatto che sta alla base dell’impoverimento del Paese e della concentrazione di capitale nelle mani di pochi. La sola differenza tra ieri e oggi è che oggi si mercifica, a favore di big Farma e di Big Tech e il complesso militare industriale, la dimensione dell”essere” e non più quella dell’”avere”. Per fermare questo scempio diventa, quindi, un dovere civico di ognuno la difesa dei beni comuni, del territorio o dei luoghi della cultura come, ad esempio, i teatri. Oggi il medesimo capitale e il medesimo potere con esso colluso mercificano i dati intimi di ciascuno di noi, avendolo già fatto con il territorio e le infrastrutture, per costruire un dispositivo di controllo sociale davvero autoritario e inquietante, a cui abbiamo tutti il dovere politico e morale di resistere.

La situazione italiana sta precipitando ogni giorno e gli effetti devastanti di una guerra, che non ci appartiene e che ci stanno lasciando sul lastrico, si avvertono ogni giorno di più. Da qui l’esigenza di organizzarsi per cercare di fermare questo disastro

Infine, il Professore Mattei lancia un avvertimento agli ex compagni che oggi avversano chi come lui non si è allineato al potere: “Le dinamiche di astrazione e di estrazione che il capitale pone in essere sono identiche e dividere il fronte costituzionale costituisce un vero suicidio politico”. La situazione italiana sta precipitando ogni giorno e gli effetti devastanti di una guerra, che non ci appartiene e che ci stanno lasciando sul lastrico, si avvertono ogni giorno di più. Da qui l’esigenza di organizzarsi per cercare di fermare questo disastro. Il CLN voluto dal Professore Mattei è nato proprio con questo scopo essendo consapevole che oggi è necessario in Italia per scongiurare la guerra civile che ogni occupazione autoritaria prima o poi genera. Il Paese è in condizioni spaventose molto più di ieri e molte persone e imprese sono sull’orlo del baratro e sono molto più numerose dei discriminati del Green Pass. Il default tecnico annunciato e l’orgia di austerità che ne seguirà metterà tutti costoro sul lastrico. In queste condizioni il CLN viene presentato come necessità storica, volta a liberare l’ Italia dal giogo neoliberale ultra-atlantista.

Appuntamento tra due giorni, sempre a Palermo, per il primo Caucus regionale 

Il Professore Ugo Mattei il 18 Giugno prossimo, cioè tra due giorni, alle ore 18,00 sempre a Palermo, in Piazza Castelnuovo, presenzierà anche il primo Caucus regionale per eleggere il rappresentante nazionale. I Caucus del CLN sono embrioni di nuove istituzioni di democrazia partecipativa. Da essi nascono i primi nuclei di una nuova organizzazione istituzionale, dettagliata e radicata sul territorio e fondata su due principi fondamentali: la libertà e la solidarietà. Ai Caucus si presentano e si conoscono i nuovi protagonisti della liberazione dell’Italia dal giogo dell’ estremismo atlantista, che da anni calpesta e deride la nostra autonomia. Il draghismo oggi mostra quanto tale dispositivo di occupazione straniera del nostro Paese costituisca il pensiero unico del ceto politico di governo e di finta opposizione. I Causus che stanno nascendo in tutto il Paese con la partecipazione di tanti cittadini liberi sono assemblee popolari di piazza con le quali il CLN vuole riattivare la cornice democratica del nostro Paese. Sono occasioni incontro e scambio destinate a creare una rappresentanza territoriale del Comitato, tutti possono partecipare e votare il proprio rappresentante. Sulla tradizione di un sistema democratico efficace fondiamo, quindi, anche il nostro Comitato in Sicilia, nella consapevolezza che oggi più che mai non abbiamo bisogno di trovare qualcosa di nuovo, ma di riscoprire qualcosa di dimenticato.

Foto tratta da Torino – la Repubblica

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