Le elezioni comunali di Palermo con alcuni seggi chiusi per mezza giornata sono irregolari e vanno ripetute/ MATTINALE 670

13 giugno 2022
  • Non è nemmeno pensabile considerare regolari elezioni nelle quali, fino alle 13,00 di ieri, è stato impedito a migliaia di elettori di esercitare il diritto di voto. Non è pensabile un’affluenza del voto del 42%: è troppo bassa ed è il frutto dei tanti seggi rimasti chiusi per mezza giornata  
  • Le elezioni comunali avrebbero dovuto essere bloccate ieri mattina, quando è stata accertata l’impossibilità di costituire i seggi elettorali
  • Tutto questo ambaradan, con molta probabilità, è stato messo in piedi per bloccare la vittoria al primo turno e arrivare al ballottaggio. L’augurio è che, come capita sempre più spesso, la Giustizia si sostituisca alla politica annullando elezioni palesemente irregolari   

Non è nemmeno pensabile considerare regolari elezioni nelle quali, fino alle 13,00 di ieri, è stato impedito a migliaia di elettori di esercitare il diritto di voto. Non è pensabile un’affluenza del voto del 42%: è troppo bassa ed è il frutto dei tanti seggi rimasti chiusi per mezza giornata  

Lo abbiamo scritto più volte ieri e lo ribadiamo stamattina: le elezioni comunali di Palermo celebrate ieri sono irregolari. Migliaia di elettori, ieri, fino alle 13,00, non sono riusciti a votare. A prescindere dalle responsabilità dell’accaduto – che ci sono e vanno accertate – non è pensabile considerare regolari elezioni nelle quale, a migliaia di cittadini, è stato impedito di esprimere il proprio voto sino a metà mattina. Il numero di elettori che ieri si è recato alle urne alle 11 di sera illustra, meglio di qualunque analisi, l’irregolarità delle elezioni: 225.344 su 543.978 aventi diritto, sì e no il 41% degli elettori. Un’affluenza alle urne così bassa non è pensabile con la città ridotta a pezzi. Molti elettori, incredibilmente respinti fino alle 13,00, hanno deciso di non tornare a votare, complice anche l’inopportuna finale di calcio tra Palermo e Padova fissata, guarda caso, nel giorno delle elezioni comunali.

Le elezioni comunali avrebbero dovuto essere bloccate ieri mattina, quando è stata accertata l’impossibilità di costituire alcuni seggi elettorali

E’ chiaro che il caos che si è creato nelle sezioni elettorali di Palermo è stato voluto. E ancora caos ci sarà stamattina durante lo spoglio delle schede. Chi governa l’Italia – Paese sempre più allo sbando, dove anche i diritti fondamentali vengono sacrificati per meri interessi di bottega – avrebbe dovuto interrompere le elezioni comunali di Palermo, ieri mattina, quando in tanti seggi dove mancavano i presidenti di seggio e non si poteva far votare i cittadini. Ripetiamo: in tanti seggi elettorali le persone sono andate a votare e sono state respinte. E’ stato impedito il diritto al voto. Fare finta che questo non sia un problema nella speranza che ciò avvantaggi una parte politica è un fatto gravissimo. Elezioni chiaramente irregolari non possono diventare regolari perché conviene a chi governa. La Democrazia non funziona così. Tra l’altro, la toppa trovata per rimediare al problema rischia di rivelarsi peggiore del buco. Gli oltre 150 presidenti di seggio sostituiti in poche ore non possono essere la soluzione del problema. Quello del presidente di seggio è un lavoro difficile e di grande responsabilità. Non è un lavoro che si improvvisa. Il cittadino che, per la prima volta, va a svolgere il ruolo di presidente di un seggio elettorale deve avere il tempo di studiare e approfondire il regolamento. E’ incredibile che in oltre 150 seggi si sia optato per la nomina di presidenti presi qua e là a fronte dello spoglio delle schede di cinque referendum, dell’elezione del Sindaco, dell’elezione del Consiglio comunale e delle elezioni per le Circoscrizioni.

Tutto questo ambaradan, con molta probabilità, è stato messo in piedi per bloccare la vittoria al primo turno e arrivare al ballottaggio. L’augurio è che, come capita sempre più spesso, la Giustizia si sostituisca alla politica annullando elezioni palesemente irregolari   

Servono a poco gli exit poll. Anche perché sappiamo già come andrà a finire: in un modo o nell’altro il candidato del centrodestra, Roberto Lagalla, non vincerà al primo turno e andrà al ballottaggio con il candidato del centrosinistra, Franco Miceli. A nostro modesto avviso, lo ribadiamo ancora una volta, le elezioni andavano bloccare ieri mattina, perché sono elezioni palesemente irregolari. Non è concepibile che migliaia di elettori, fino alle 13,00 di ieri, non siano riusciti a votare. Condividiamo quanto ha scritto ieri su Facebook il presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo, Antonella Arnetta: “Ciò che sta accadendo a Palermo è di una gravità estrema, tale da falsare queste elezioni. Se ad un solo cittadino è stato precluso il diritto di votare le elezioni sono annullabili”. Ci auguriamo che la Giustizia, tanto per cambiare, in forza di denunce e ricorsi che ci auguriamo ci saranno, si sostituisca alla politica annullando le elezioni comunali di Palermo di ieri, fissando la data di nuove elezioni.

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