Shanghai si ferma per il Covid o per frenare l’aumento del prezzo del petrolio? La Borsa di Milano perde oltre 5 punti e Salvini…/ MATTINALE 669

11 giugno 2022
  • Non è da escludere che la mossa cinese sul blocco di Shanghai, più che legata al Covid, possa essere una decisione adottata nel quadro dello scontro con l’area del dollaro
  • Intanto in Italia l’inflazione galoppa, mentre gli annunci dell’abbassamento dei tassi d’interesse da parte della BCE ha fatto perdere oltre 5 punti alla Borsa di Milano
  • Il leader della Lega Salvini scopre che la probabile crisi dell’euro lascerà con il ‘culo a terra’ il Nord Italia. Ma per Sud e Sicilia potrebbe essere una liberazione…

Non è da escludere che la mossa cinese sul blocco di Shanghai, più che legata al Covid, possa essere una decisione adottata nel quadro dello scontro con l’area del dollaro

Giornata di caos, ieri, nei mercati energetici internazionali. Il prezzo del petrolio è andato leggermente giù, anche se è rimasto vicino ai valori massimi registrati negli ultimi tre mesi. I timori per le nuove misure di blocco del COVID-19 a Shanghai si fanno sentire. E sono così forti che a nulla è servita la domanda di combustibili in crescita negli Stati Uniti d’America. Shanghai è una città di oltre 26 milioni di abitanti: è la città più grande della Cina, snodo economico e finanziario di valenza mondiale. Se l’economia di Shanghai si ferma per fronteggiare una nuova ondata di COVID, si ferma l’economia di mezzo mondo. Così viene da chiedersi se il possibile blocco di Shanghai nel nome della pandemia sia un’iniziativa di ordine esclusivamente sanitario, o se la Cina utilizzi questo eventuali blocco nello scontro in atto con l’area del dollaro. Non è facile capire quello che sta succedendo. Ieri abbiamo cercato di illustrare perché l’ormai imminente aumento dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) porterà a nuovi equilibri nell’Eurozona, non escludendo o la trasformazione dell’euro o la fine della stessa moneta unica europea. Come abbiamo illustrato sempre ieri, gli USA non hanno gradito la ‘triangolazione’ Ue-Russia-Cina sulla fornitura di gas russo alla Cina.  Dove si dimostra che l’Unione europea, tra la fine di Dicembre dello scorso anno e l’inizio di quest’anno ha provato a fare da ‘sgabello’ a Cina e Russia in chiave anti-dollaro. E’ questo il motivo – a nostro avviso – per il quale gli Stati Uniti faranno di tutto per smantellare la moneta unica europea.

Intanto in Italia l’inflazione galoppa, mentre gli annunci dell’abbassamento dei tassi d’interesse da parte della BCE ha fatto perdere oltre 5 punti alla Borsa di Milano

E’ in questo scenario che si inserisce la mossa della Cina su Shanghai che potrebbe rallentare la corsa al rialzo del prezzo del petrolio. Ribadiamo: cosa succederà nei prossimi giorni non è facile capirlo. L’unico dato certo è che, nonostante la mossa cinese su Shanghai – mossa che, a prescindere dal fatto che sia o meno di ordine sanitario, rallenterà o dovrebbe la crescita del prezzo del petrolio – l’inflazione dovrebbe crescere mettendo in difficoltà la tenuta dell’Unione europea dell’euro. In Italia, ad esempio, benzina e gasolio hanno già superato i 2 euro al litro, le marinerie sono in rivolta e gli agricoltori stanno buoni solo perché impegnati con la raccolta del grano e dell’ortofrutta. Ma anche in agricoltura esploderà la protesta per il caro-gasolio, è solo questione di tempo. Si registra, invece, il silenzio degli autotrasportatori, ai quali il Governo di Mario Draghi deve avere garantito non sappiamo che cosa. fatto sta che non protestano per il caro-carburante: e questa è già una notizia. Da registrare il tonfo della Borsa di Milano, che ieri ha perso oltre 5 punti! Questo è avvenuto solo con l’annuncio del primo aumento dei tassi, da arte della BCE, dello 0,25%: non è difficile immaginare cosa succederà in Italia tra un mese circa, quando la BCE abbasserà i tassi…

Il leader della Lega Salvini scopre che la probabile crisi dell’euro lascerà con il ‘culo a terra’ il Nord Italia. Ma per Sud e Sicilia potrebbe essere una liberazione…

Il leader della Lega, Matteo Salvini, accusa la BCE di voler mettere in difficoltà l’Italia. Il leader della Lega e la prende con la Banca Centrale Europea che non vuole più acquistare i titoli italiani. Salvini si dovrebbe chiedere fino a che punto è razionale il sistema monetario europea che costringe un paesi a indebitarsi per pagare gli stipendi ai docenti della scuola! “È in corso un attacco – ha sottolineato Salvini ad askanews – da parte dei poteri forti del sistema finanziario, della Banca Centrale Europea, della Commissione europea, del Parlamento europeo contro l’economia italiana, il lavoro e il risparmio degli italiani. Oggi la Borsa perde il 5%, l’inflazione supera il 7%, la benzina è sopra i due euro a litro e lo spread torna ai massimi”. Tutto vero, ma il leader della Lega non parla del ruolo della Ue in chiave anti-dollaro, che è il punto di partenza del caos che si sta scatenando. In più – questo è un dato di fatto – la probabile crisi dell’euro, in Italia, danneggerà più il Nord Italia che Sud e Sicilia. Dalla possibile fine dell’euro Sud e Sicilia avrebbero tutto da guadagnare. Ah, dimenticavamo: qualcuno spieghi al leader della lega che l’Italia è in ‘svendita’ dai primi anni ’90 del secolo passato. E che il protagonista delle ‘privatizzazioni’ degli anni ’90, Mario Draghi, presiede oggi il Governo italiano che la Lega sostiene. Ma di cosa parla Salvini? Forse farebbe meglio a rileggere la storia italiana degli ultimi trent’anni…

Foto tratta da EspansioneTv 

 

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