OPEC sì all’incremento produzione di petrolio, ma il prezzo aumenta lo stesso dell’1%. In Italia benzina a quasi 2 euro litro

4 giugno 2022
  • Ma di quanti barili al giorno dovrebbe aumentare la produzione di petrolio dell’OPEC per evitare che il prezzo di benzina e gasolio voli alle stelle? 

Domanda legittima, perché il prezzo delle benzina, in Italia, ‘viaggia’ di nuovo intorno a 2 euro al litro… Diego Fusaro: “Quelli delle sanzioni sono i migliori collaborazionisti di Putin, i suoi più preziosi alleati”

Con le sanzioni dell’Unione europea alla Russia l’OPEC – l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio – è stata di fatto costretta ad aumentare la produzione di 648.000 barili al giorno (bpd) a Luglio e Agosto , invece di 432.000 bpd. Ma questo, almeno fino a ieri, sia perché l’aumento non è operativo, sia perché i mercati ormai sono nella fase speculativa, non ha sortito gli effetti sperati. Il prezzo del petrolio non solo non è sceso, ma è aumentato dell’1%. Tanto che in queste ore sono tanti gli osservatori che si chiedono se l’aumento della produzione di petrolio OPEC compenserà la mancata presenza, in Occidente, del petrolio russo (ammesso, ovviamente, che non ci siano Paesi occidentali che, sottobanco, acquistino petrolio dalla Russia. “La produzione russa è già diminuita di 1 milione di barili al giorno dall’inizio della guerra in Ucraina – scriveva ieri l’analista dei mercati internazionali Sandro Puglisi – ed è probabile che diminuisca ulteriormente con l’entrata in vigore del divieto dell’Unione Europea sul petrolio russo”. La presenza del petrolio russo diminuisce, ma “i future sul greggio US West Texas Intermediate (WTI) hanno guadagnato 7 centesimi a $ 116,94 al barile alle 06:40 GMT, mentre i future sul greggio Brent sono aumentati di 18 centesimi a $ 117,79 al barile”. Giovedì scorso le scorte di greggio statunitensi sono diminuite di 5,1 milioni di barili, più del previsto di 1,3 milioni di barili, e anche le scorte di benzina sono diminuite, a causa dell’elevata domanda di carburante. Sempre Giovedì “i futures sul Brent si sono attestati a $ 1,32, o 1,1%, in rialzo a $ 117,61 al barile, mentre il greggio US West Texas Intermediate (WTI) è salito di $ 1,61, o dell’1,4%, a $ 116,87. In questo contesto, sebbene il Brent sia sulla buona strada per una caduta per la settimana, il WTI è sulla buona strada per il suo sesto guadagno settimanale”. Nel frattempo in Italia il prezzo delle benzina torna a ‘viaggiare’ intorno a 2 euro al litro… Commenta il filosofo marxista, Diego Fusaro: “A quanto pare, i veri putinisti sono quelli favorevoli alle sanzioni contro la Russia; sanzioni che stanno fortificando la Russia e distruggendo l’Italia e l’Europa tutta. Insomma, quelli delle sanzioni sono i migliori collaborazionisti di Putin, i suoi più preziosi alleati”.

Foto ratta da Investire.biz

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