Lo schifo della politica da Roma alla Sicilia tra spiagge regalate agli stranieri e appalti Tram Palermo a ruota libera/ MATTINALE 665

27 maggio 2022
  • Svendita dell’Italia Atto II. Dopo le privatizzazioni degli anni ’90 fatte da Mario Draghi, lo stesso Draghi si sta esibendo in una seconda svendita dell’Italia
  • Ieri il Parlamento ha approvato gli ‘indennizzi’ per i titolari degli stabilimento balneari italiani che verranno sostituiti dagli stranieri. Avvertenza ai lavoratori di Covisian e Almaviva: Ita chiuderà, è nata per chiudere, non fatevi prendere in giro  
  • Come e quando l’Unione europea dell’euro attaccherà il risparmio e le case degli italiani 
  • Il Tram di Palermo totalmente privo di sostenibilità economica. In ogni caso gli appalti milionari a ruota libera ‘sosteranno’ la politica di centrodestra e centrosinistra
  • I costi esorbitanti delle nuove linee del Tram e dei parcheggi di Palermo voluti da centrosinistra e centrodestra li pagheranno i cittadini che, tra pochi giorni, voteranno ‘felici’ gli esponenti dei partiti di centrodestra e centrosinistra che li ‘incapretteranno’…  

Svendita dell’Italia Atto II. Dopo le privatizzazioni degli anni ’90 fatte da Mario Draghi, lo stesso Draghi si sta esibendo in una seconda svendita dell’Italia

Lo schifo della politica, da Roma a Palermo, sta raggiungendo vette mai viste prima d’ora. Quello che sta succedendo con il Disegno di legge Concorrenza – voluto dal capo del Governo Mario Draghi – è incredibile. L’unica forza politica che si sta opponendo a questa mega-porcata è Italexit di Gianluigi Paragone. Tutte le altre forze politiche si stanno accodando, compreso Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni. In questo momento in Parlamento si stanno definendo gli ultimi passaggi per togliere la gestione delle spiagge italiane agli italiani per consegnarle agli stranieri. Lo ha scritto in modo molto chiaro Paragone: “L’accordo sulle concessioni balneari che il Governo si appresta a votare rappresenta l’ennesima presa in giro ai danni di una categoria di lavoratori e di imprenditori italiani e di un intero settore fondamentale della nostra economia. Le dichiarazioni soddisfatte dei partiti che appoggiano Draghi sono il trionfo dell’ipocrisia e della malafede ma non incantano nessuno. Il re è nudo, i tradimenti sono troppi per nascondere ancora la polvere sotto il tappeto. Usano la strategia della rana bollita, demandando la decisione finale sulle concessioni alla pubblicazione dei decreti attuativi e spostando – solo in alcuni casi – le date delle aste, ma la sostanza non cambia. Alle spalle di questa manovra di svendita delle nostre concessioni ci sono forti interessi stranieri per stritolare le nostre imprese. Il fine è quello di favorire il grande capitale finanziario e di permettere massicce acquisizioni da parte delle multinazionali. Un’operazione studiata a tavolino, che rappresenta l’ennesimo danno provocato da Draghi ai cittadini, ai beni pubblici e all’economia del Paese. Mi auguravo che da parte dei partiti di governo ci fosse almeno un piccolo scatto d’orgoglio nazionale. Evidentemente l’asservimento a Draghi è ormai totale e irreversibile”.

Ieri il Parlamento ha approvato gli ‘indennizzi’ per i titolari degli stabilimento balneari italiani che verranno sostituiti dagli stranieri. Avvertenza ai lavoratori di Covisan e Almaviva: Ita chiuderà, è nata per chiudere, non fatevi prendere in giro  

Sapete di cosa hanno discusso ieri in Parlamento i rappresentanti di Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva e la ‘sinistra’ di Liberi e Uguali? Degli “indennizzi”. Quando verranno celebrate le ‘gare’ volute dai massoni e banditi dell’Unione europea, le multinazionali si dovrebbero prendere, ‘a prima botta’, almeno il 50-60% delle spiagge italiane. I vecchi gestori non possono restare con il culo a terra. I nuovi gestori pagheranno ai vecchi gestori un indennizzo per farli sopravvivere una decina di anni. L’importo degli indennizzi non è stato inserito nella legge, lo stabilirà il Governo Draghi con un successivo Decreto. Signori, questa è l’Italia di oggi: fatta a pezzi e venduta. Nel silenzio generale l’attuale Governo sta consegnando la gestione del turismo agli stranieri. Prima hanno sbaraccato la compagnia aerea italiana di bandiera, Alitalia, raccontando un sacco di bugie. Hanno scritto e detto che c’erano sprechi, mega-stipendi e altro. Tutte minchiate. Queste cose in Alitalia c’erano negli anni ’80, quando l’Italia era una potenzia industriale mondiale. Già negli anni ’90 gli sprechi, in Alitalia, erano ridotti al minimo. Negli ultimi 15 anni Alitalia era una compagnia aerea al minimo. Ma era stato deciso che Alitalia doveva chiudere per consegnare la gestione dei cieli italiani agli stranieri. Se seguite la televisione vi sarete accorti delle invitanti pubblicità di alcune compagnie aeree straniere. Tra un po’ di tempo gli italiani si accorgeranno che i costi dei biglietti aerei cresceranno. Tutto stabilito prima. Ora, con il Disegno di legge Concorrenza arriva la seconda fase dell’operazione Turismo italiano svenduto agli stranieri: l’avvio della consegna delle spiagge italiani a gruppi esteri. La terza fase consisterà nella consegna degli Hotel italiani e, in generale, delle altre strutture turistiche italiane agli stranieri. In realtà, quest’operazione è già iniziata, se è vero che tantissimi Hotel italiani sono già nelle salde mani straniere. Quanto ad Alitalia, considerato che a Palermo ci sono i lavoratori di Covisian e Almaviva che vanno avanti con le commesse del gruppo Ita – la società che ha preso il posto di Alitalia – torniamo ad avvertirvi che Ita scomparirà dopo le elezioni politiche del Marzo del prossimo anno. Lo abbiamo già scritto nel Settembre dello scorso anno: non solo il gruppo Ita chiuderà, ma prima di chiudere la politica dei falliti cercherà di sfruttare questi lavoratori per le imminenti elezioni comunali, per le elezioni regionali siciliane di Novembre e per le elezioni politiche del Marzo del prossimo anno. Almeno – questo è il consiglio che ci sentiamo di dare a questi lavoratori – non fatevi prendere in giro.

Come e quando l’Unione europea dell’euro attaccherà il risparmio e le case degli italiani 

Il progetto di trasformare gli italiani in camerieri prevede altre due tappe. La prima tappa sarà l’attacco al risparmio degli italiani che, di fatto, è già iniziato (in questo momento tantissime famiglie, per pagare le super-bollette di luce e gas stanno attingendo ai propri risparmi); l’attacco vero si materializzerà tra qualche anno – ammesso che ci sia ancora l’Unione europea dell’euro (c’è una fondata speranza che la Ue sprofondi) – quando l’Unione europea, con la scusa dell’alto debito pubblico italiano pretenderà l’erosione del risparmio italiano per legge. Questo si dovrebbe verificare – ribadiamo: se la Ue ci sarà ancora – quando il debito pubblico italiano, che per ora è pari a circa 2 mila e 800 miliardi, arriverà a 3 mila miliardi: a questo punto l’Europa dirà che l’Italia non può avere un debito pubblico di 3 mila miliardi di euro mentre ha un risparmio privato di circa 5 mila miliardi di euro: basta fare solo due più due… Ovviamente aggrediranno il risparmio delle famiglie e delle piccole imprese, i grandi gruppi saranno già nei paradisi fiscali… Dopo avere eroso il risparmio privato – e siamo arrivati alla seconda tappa – sarà la volta delle case degli italiani: anche in questo caso, il processo è in corso da anni con le ‘mitiche’ quanto silenziose esecuzioni immobiliari.

Il Tram di Palermo totalmente privo di sostenibilità economica. In ogni caso gli appalti milionari a ruota libera ‘sosteranno’ la politica di centrodestra e centrosinistra

Interessante quello che sta succedendo a Palermo, una città allo sbando dove nemmeno i morti hanno più pace. Ieri – lo abbiamo raccontato in questo articolo – il Consiglio comunale a ‘maggioranza’ centrosinistra-centrodestra ha approvato il Piano triennale delle opere pubbliche dove i ‘legalitari’ e antimafiosi’ dell’attuale amministrazione comunale hanno ‘infilato’ il progetto di se nuove linee di Tram e i progetti per i fantasmagorici mega-parcheggi. C’è anche il Tram in via Libertà, con annessa cementificazione di questa via storica della città. Una porcata. Considerato che hanno già distrutto Piazza Politeama – trasformata in un appaltificio a cielo aperto – la fine che farà via Libertà rientra nella normalità appaltizia. Quello che colpisce di questa storia del Tram è la totale mancanza di sostenibilità economica. Nella testa di chi ha progettato il Tram, i cittadini palermitani dovrebbero spendere da 5 a 10 euro al giorno per mantenere Tram e parcheggi. Un’assurdità per una città povera come Palermo che va sempre più impoverendosi. La prova che il Tram di Palermo non ha alcuna sostenibilità economica l’hanno fornita i 15 Km di Tram attualmente funzionanti: Tram che girano vuoti per quasi tutte le ore del giorno e che hanno ‘terremotato’ i conti del Comune. Ma allora perché stanno realizzando Tram e parcheggi? Per lo stesso motivo per il quale in Parlamento, a Roma, stanno consegnando le spiagge e, in generale, la gestione delle attività turistiche agli stranieri. Il discorso che fanno a Roma gli ‘europeisti’ è stringente: avete 2 mila e 800 miliardi di debito pubblico, se non fate quello che diciamo noi non vi diamo più i soldi per pagare la sanità, la scuola e via continuando. Il sistema monetario ricattatorio che hanno creato nella Ue serve proprio a questo: a ricattare. Il discorso che gli ‘europeisti’ fanno ai politici italiani che governano è semplicissimo: dateci quello che chiediamo (per ora il turismo, poi il risparmio e le case degli italiani) e in cambio noi vi assicuriamo una buona vecchiaia e buoni posti ai vostri figli; poi, però, vi dovete togliere dai cabbasisi.

I costi esorbitanti delle nuove linee del Tram e dei parcheggi di Palermo voluti da centrosinistra e centrodestra li pagheranno i cittadini che, tra pochi giorni, voteranno ‘felici’ gli esponenti dei partiti di centrodestra e centrosinistra che li ‘incapretteranno’…  

Lo stesso discorso vale per il Tram di Palermo: pronto accomodo, centrosinistra e centrodestra si vanno a gestire, insieme, i 700-800 milioni di euro di appalti Tram e parcheggi, poi saranno ‘cazzi’ dei cittadini palermitani, tra quattro cinque anni, a pagare Tram e parcheggi vuoti con un aumento di tasse e imposte comunali. E il bello lo sapete qual è? Che i cittadini palermitani che, tra quattro-cinque anni saranno chiamati a pagare con i propri soldi i Tram e i parcheggi in perdita, tra meno di venti giorni, andranno a votare, felici, i partiti ci centrosinistra e di centrodestra che gli faranno pagare più tasse e più imposte comunali! E i palermitani che tra pochi giorni andranno a votare Movimento 5 Stelle, PD, Rifondazione comunista, Lega, Forza Italia, UDC, Italia Viva continueranno, per dirla con Tomasi di Lampedusa, “a sentirsi il sale della terra…”.

 

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