Sequestro di un milione di euro alla Caronte & Tourist

12 maggio 2022
  • Il sequestro è stato disposto dalla Magistratura di Messina. Gli inquirenti contestano l’eluzione fiscale  
  • Nelle scorse settimane  l’Antitrust ha comminato alla società una sanzione di 3,7 milioni di euro

Il sequestro è stato disposto dalla Magistratura di Messina. Gli inquirenti contestano l’eluzione fiscale  

Nuovi guai per la Caronte & Tourist, la società di navigazione che gestisce i trasporti con le navi nell’area dello Stretto di Messina e i trasporti – sempre via nave -tra la Sicilia e i suoi arcipelaghi detti impropriamente Isole Minori. Sulla ‘resta’ della società è caduta un’altra ‘tegola’ giudiziaria. Il Gip presso l Tribunale di Messina ha disposto il sequestro di quasi un milione di euro. Per gli inquirenti, si tratterebbe di elusione fiscale. Secondo i magistrati della Procura della repubblica presso il Tribunale di Messina, la società dava a noleggio i mezzi pagando solo il 20% di tasse sui ricavi in forza di una norma che, in questo caso, non si dovrebbe applicare. Per la società di navigazione questo non è un bel periodo. Di recente, infatti, l’Antitrust ha comminato alla società una sanzione di 3,7 milioni di euro. Ora è arrivata questa nuova vicenda. Stando a quanto accertato dalla Guardia di Finanza, la Caronte & Tourist non avrebbe diritto all’agevolazione che la società ha auto-applicato. I finanzieri di Messina avrebbero rilevato l’elusione di circa 350mila euro l’anno per tre anni: 2016, 2017 e 2018. Sulla base di queste risultanze la Procura della Città dello Stretto, guidata da Maurizio De Lucia ha chiesto e ottenuto il sequestro, finalizzato alla confisca, di poco più di un milione di euro.

Nelle scorse settimane  l’Antitrust ha comminato alla società una sanzione di 3,7 milioni di euro

Come già ricordato, nelle scorse settimane l’Antitrust ha comminato una sanzione di 3,7 milioni di euro a compensazione delle tariffe piuttosto ‘salate’. L’istruttoria dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato è stata aperta a seguito della denuncia di alcuni cittadini che lamentavano prezzi troppo alti: 36,50 euro per andata e ritorno in giornata per l’attraversamento in auto dalla sponda calabra a quella siciliana. Di recente, Liberty Lines e Caronte&Tourist – due società consorziate nella Società di Navigazione Siciliana – avevano annunciato un aumento delle tariffe dei collegamenti in aliscafo per le Isole Minori, con rincari del 35% circa per i residenti e del 50% circa per i turisti. Aumenti frutto dell’aumento dei prezzi dei carburanti (che effettivamente ci sono, anche non è chiaro se gli aumenti paventati erano proporzionati all’aumento dei costi a carico delle due società di navigazione). Va detto che le due società, oltre che le entrate da abbonamenti e biglietti, usufruiscono anche di contributi nazionali e fondi regionali che ammontano a circa 100 milioni di euro all’anno. I rincari sono stati scongiurati dopo le proteste dei sindaci delle Isole Minori e, soprattutto, dopo l’intervento del Governo regionale e, segnatamente, dell’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone.

 

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