In Europa c’è un Vigile del Fuoco ogni mille e 500 abitanti, in Italia uno per ogni 15 mila abitanti. Appello al Governo

29 aprile 2022
  • L’appello è stato lanciato su Change. In tempo di cambiamenti climatici i rischi per la popolazione, in caso di emergenza, sono molto elevati a causa della carenza di personale. Le proposte presentare al Governo  
  • L’incredibile storia dei precari tenuti ‘al laccio’ dallo Stato
  • I soldi per acquistare e mandare armi in Ucraina si trovano, mentre per assumere nuovi Vigili del Fuoco soldi non se ne trovano!

L’appello è stato lanciato su Change. In tempo di cambiamenti climatici i rischi per la popolazione, in caso di emergenza, sono molto elevati a causa della carenza di personale. Le proposte presentare al Governo  

Su Change va un appello dei Vigili del Fuoco della Calabria che aderiscono all’USB (Unione sindacale di Base) che è molto importante, perché solleva un problema enorme, soprattutto in tempo di cambiamenti climatici. L’appello è rivolto al Governo nazionale: “In Italia sul tema del soccorso tecnico urgente dei Vigili del Fuoco abbiamo una grandissima problematica relativa alla salvaguardia e all’incolumità della popolazione, in quanto i tempi di soccorso devono essere al di sotto dei venti minuti e quindi vale a dire che ogni centro, ogni sito di tutta Italia deve vedere lo stesso tempo di risposta al soccorso. La popolazione italiana è formata da sessanta milioni di abitanti. Noi Vigili del Fuoco giornalmente operativi sul territorio siamo solo quattromila per coprire tutto il territorio nazionale. Abbiamo un rapporto di un Vigile del Fuoco ogni quindicimila abitanti quando lo standard europeo detta un Vigile del Fuoco ogni millecinquecento abitanti. Ecco perché abbiamo deciso di lanciare questa petizione online che ad oggi conta sessanta mila firme della cittadinanza italiana per vedersi riconosciuto il diritto ad un soccorso altamente efficiente in base agli standard dettati dall’Unione Europea. Oggi il corpo dei Vigili del Fuoco è al collasso. Stabilizzazione dei precari ed assunzione degli idonei: questa la richiesta al Governo degli autori della petizione”.

L’incredibile storia dei precari tenuti ‘al laccio’ dallo Stato

Per la cronaca, i Vigili del Fuoco in Italia sono circa 29 mila. Considerato il personale che opera negli uffici, il personale che opera stabilmente nei porti e negli aeroporti (per ovvi motivi è un personale che deve assicurare il servizio H 24) e il lavoro distribuito in sei ore con quattro turni al giorno, ecco che si arriva ai 4 mila Vigile del Fuoco giornalmente operativi in tutto il territorio nazionale. Secondo gli standard europei dovrebbero essere almeno 60 mila! Così, quando esplode un’emergenza i Vigili del Fuoco sono costretti a lavorare per 24 ore di fila e anche di più senza potere riposare. In Calabria, lo scorso anno, durante gli incendi estivi, i Vigili del Fuoco sono stati costretti a lavorare per 36 ore di fila. Una follia! Non solo lavorano in condizioni di grande disagio e di grandi rischi (che sono ovviamente maggiori quando si va ad affrontare un’emergenza in pochi e spesso senza avere avuto la possibilità di riposare), ma vengono pagati pochissimo e – questa è veramente incredibile – il loro lavoro non viene considerato usurante. In più debbono pagarsi, a propria spese l’assistenza sanitaria. Un capitolo a parte merita l’assurdità dei precari. Lo Stato, per ‘risparmiare’, invece di assumere nuovi Vigili del Fuoco, adeguando gli organici agli standard europei, tiene ‘al laccio’ migliaia di precari che vengono chiamati solo per le emergenze per un massimo di 14 giornate all’anno. Va da sé che a questo personale non è assicurata alcuna tutela, pur svolgendo un lavoro rischioso. Lo Stato italiano che combatte il ‘caporalato’ in agricoltura, stigmatizzando il fatto che il personale che lavora nei campi senza contratto viene pagato poco e non ha tutele, paga poco i precari dei Vigili del Fuoco e non gli assicura alcuna tutela! Un Paese ‘coerente’, l’Italia, di ‘grandi principi morali’…

I soldi per acquistare e mandare armi in Ucraina si trovano, mentre per assumere nuovi Vigili del Fuoco soldi non se ne trovano!

Noi ci auguriamo che questo appello venga accolto. Non è serio che un corpo importante come quello dei Vigili del Fuoco si trovi in queste condizioni. Soprattutto – ribadiamo – in tempo di grandi e pericolosi cambiamenti climatici. Sappiamo che è stata sottoscritta una convenzione tra Corpo Forestale della Regione siciliana, Protezione civile e Vigili del Fuoco. Convenzione assolutamente importante. Detto questo a noi risulta che, rispetto alla popolazione della Sicilia, il Corpo dei Vigili del Fuoco della nostra Isola presenta un numero di addetti inferiore alle altre Regioni italiane. Non è serio che un Governo nazionale non trovi le risorse per incrementare le retribuzioni dei Vigili del Fuoco, per garantire l’assistenza sanitaria e per adeguare la pianta organica agli standard europei e poi spenda una barca di soldi per acquistare armi da mandare in Ucraina per alimentare la guerra!

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