Oggi manifestazione di Italexit a Palermo con il leader Gianluigi Paragone e il candidato sindaco della città Ciro Lomonte

23 aprile 2022
  • L’appuntamento è alle 17 e 30 in Piazza Verdi, di fronte il Teatro Massimo  
  • Chi oggi si batte per l’Indipendenza della Sicilia on può che essere contro l’Unione europea dell’euro ultra-liberista e globalista
  • Chi è interessato e non potrà partecipare potrà seguire l’evento su Facebook 
  • Durante la manifestazione si parlerà anche de licenziati della Formazione professionale
  • Stamattina inaugurata la sede di Italexit a Catania 

L’appuntamento è alle 17 e 30 in Piazza Verdi, di fronte il Teatro Massimo  

Oggi il leader di Italexit, Gianluigi Paragone, sarà a Palermo. Appuntamento alle 17 e 30 in Piazza Verdi, di fronte il Teatro Massimo. Una manifestazione per fare sapere al Governo di Mario Draghi che anche in Sicilia c’è chi non è d’accordo on le follie degli ultra-liberisti globalisti dell’Unione europea. non a caso la manifestazione di oggi prende il nome di “No Draghi day” con Paragone. Nella manifestazione di oggi si parlerà del Governo Draghi e dei danni che sta producendo all’Italia: basti pensare alla vergogna speculazione sul gas e alle altrettanto vergognose bollette della luce aumentate a dismisura. Ma è un po’ tutta l’attività del Governo Draghi sta sta portando l’Italia allo sbaraglio.

Chi oggi si batte per l’Indipendenza della Sicilia on può che essere contro l’Unione europea dell’euro ultra-liberista e globalista

Nella manifestazione di oggi si parlerà anche della campagna elettorale per le elezioni comunali di Palermo. Questo perché, con lungimiranza, il Movimento Indipendentista Siciliani Liberi, Italexit e Il Popolo delle famiglie hanno  trovato l’intesa su un unico candidato sindaco, Ciro Lomonte, che è anche il segretario politico di Siciliani Liberi. Scelta oculata e lungimirante, perché chi si batte per l’Indipendenza della Sicilia non può che essere contro l’Unione europea dell’euro ultra-liberista e globalista. Il liberismo economico spinto e il globalismo sono portatrici di un’ideologia egoistica e criminale che sta distruggendo il mondo: basti pensare che, nel nome del profitto, hanno minato dalla base la sovranità alimentare e la biodiversità di tanti Paesi del mondo, trasformando i cittadini in sudditi-consumatori. L’esempio dei danni enormi prodotti dal globalismo dell’Unione europea lo abbiamo sotto i nostri occhi, con l’Italia che ha perso la sovranità alimentare se è vero che – a parte frutta e ortaggi (e non per tutta la frutta e per tutti gli ortaggi) – dipendiamo dalle importazioni estere! Una follia!

Chi è interessato e non potrà partecipare potrà seguire l’evento su Facebook 

Oggi sarà anche l’occasione per parlare dei temi di Palermo, una città allo sbando governata da affaristi interessati solo ai grandi appalti con annessi 6 connessi. Tema che verrà trattato dal Ciro Lomonte, candidato sindaco ma, soprattutto, protagonista di un’esperienza che è importante fare crescere nella coscienza dei palermitani: perché è soltanto prendendo coscienza dei danni che il liberismo economico spinto e il globalismo economico stanno provocando nel mondo che si potrà pensare a un rinascita. Tenendo a mente che l’Unione europea dell’euro, oggi, è lo strumento con il quale le fameliche multinazionali si stanno impossessando del mondo. Da Palermo può partire un messaggio di speranza per tutta la Sicilia. Chi non potrà essere presente a Palermo in Piazza Verdi potrà seguire la manifestazione con la diretta Facebook: https://www.facebook.com/italexit.con.paragone.

Durante la manifestazione si parlerà anche de licenziati della Formazione professionale

La nostra amica Tiziana Iocolano ci segnala che oggi, a Palermo, nel corso della manifestazione promossa da Italexit, si parlerà anche dei lavoratori licenziati della Formazione professionale: “Sarà per Noi importante esserci – scrive Tiziana Iocolano – perché inquadreranno la delegazione di ex lavoratori della Formazione Professionale ad oggi disoccupati senza sostegno al reddito in piena emergenza sociale, economica, sanitaria. Lasciati in balia dell’indigenza. Esserci significa dimostrare che noi esistiamo e resistiamo. Tutta la politica deve sapere che ancora oggi rivendichiamo il maltolto! Ringraziamo pubblicamente Santo Musumeci (responsabile regionale dell’organizzazione di Italaxit ndr) che, con rara e infinita pazienza e gentilezza ha sempre sostenuto il comparto della Formazione Professionale, solidale alle nostre cause e in ogni maniera ha cercato di alleviare la nostra sofferenza. Anche in quest’occasione ci ha messi in scaletta e alle 18,30 farà il suo intervento e parlerà anche di noi. Un grazie a Vittoria Di Bella, l’organizzatrice e ideatrice dell’evento che, grazie alle indicazioni di Santo Musumeci, ci ha inseriti in scaletta all’ultimo momento in quanto tutto minuziosamente organizzato. E un grazie alla mia amica Paola Nitri che, anche se consigliata in passato male non ha fatto domanda per il piano di riqualificazione e nonostante questo si è anche lei dedicata a questa nostra causa”. Durante la manifestazione sarà proiettato un video – curato da Tiziana Iocolano (che potete vedere qui) – che ricostruisce la ‘macelleria sociale’ operata dalla politica siciliana contro 8 mila dipendenti della Formazione professionale licenziati.

 

Stamattina inaugurata la sede di Italexit a Catania 

Per la cronaca, va detto che stamattina alle 10,30 Gianluigi Paragone e Mario Giarrusso – che sono entrambi senatori – hanno inaugurato la sede provinciale di Italexit a Catania (via Del Bosco 3499. Erano presenti, tra gli altri, il coordinatore regionale di Italexit, Luigi Savoca, Santo Musumeci, Ketty Rapisarda e Giuseppe Indorato. “Il partito si sta strutturando in tutta la Sicilia – lo riferisce Santo Musumeci responsabile regionale dell’organizzazione – ed ha l’obiettivo di costruire entro il 2022 un circolo territoriale in ogni Comune. Saranno quelli i luoghi del dibattito e della proposizione”. “Stiamo vivendo un periodo disastroso per la nostra economi – dice Giuseppe Indorato coordinatore dell’area metropolitana di Catania -. Dopo l’emergenza sanitaria, la speculazione economica sta mettendo in ginocchio le famiglie italiane, mentre il Governo e più in generale l’Unione Europea si dimostrano assenti ed incapaci di gestire gli eventi, anche quelli bellici, sempre più oscurati dalle scelte atlantiche. La crescita di Italexit in tutt’Italia, che segna e supera in tutti i sondaggi quota 3%, è per gli italiani motivo di speranza in un cambiamento che riponga l’uomo al centro di tutte le politiche, che sovverta un modello socio-economico che negli ultimi trent’anni ha impoverito sempre più i lavoratori costretti a salari da fame e pensioni indegne.”

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