Pasqua & politica a Siracusa con la campagna elettorale all’insegna del solito, becero clientelismo

16 aprile 2022
  • I politici non si stancano mai di elargire promesse che non manterranno. Ma il vero dramma sono i cittadini che vanno ancora dietro a queste persone 
  • In sala d’attesa con la colomba o l’uovo di Pasqua da regalare al politico

di Tiziana Iocolano 

I politici non si stancano mai di elargire promesse che non manterranno. Ma il vero dramma sono i cittadini che vanno ancora dietro a queste persone

A Siracusa ultimamente si vedono sfilate di manifesti, affissi negli appositi rigorosi spazi a loro designati, di faccioni di politici che ci augurano Buona Pasqua. Arrivano da ogni parte, persino nei telefonini. Eppure proprio quelle facce toste non si sono per nulla manifestate in questi due lunghissimi anni di Pandascemenza.
E invece si ripropongono per le elezioni comunali e regionali. E da questi manifesti quindi ti accorgi che la pietosa campagna elettorale è già iniziata. Costoro ora sono molto interessati a conservare la loro bella poltroncina in pelle umana. La beffa in tutto questo è che sono loro che vogliono il favore dal cittadino ed il loro fare è a dir poco penoso. Ti dicono che non ti hanno mai mentito, quando è risaputo che è il loro “mestiere”, perché di mestiere si tratta e non di vocazione in difesa del popolo, e si presentano per chiederti il voto con quella facciona innocente e sfacciata, loro che per due anni hanno fatto i loro interessi perché del sistema. Ma la colpa non è solo loro, è soprattutto del cittadino siracusano che ancora continua a reiterare quella non sana abitudine di fare le processioni nelle segreterie dei politici, per il favore del posto di lavoro che non sarà mai dato.

In sala d’attesa con la colomba o l’uovo di Pasqua da regalare al politico

I siracusani, come dicevamo, li trovi in quelle sale d’attesa di quelle segreterie con una bella busta colorata con dentro o l’uovo di Pasqua altrettanto vistoso, o la colomba, o l’agnello macellato e/o in pasta di mandorla e così anche a Natale, con il gigantesco costoso panettone. Il siracusano ama fare le cose in grande, non è minimalista, tutt’altro, e sebbene non ha soldi, si priva di mangiare per farsi notare dal politico di turno che, con false promesse, lo illude che tutto è sotto controllo.
Quindi la colpa noi l’attribuiamo non al mendace politico di turno, ma alle insane abitudini di questi cittadini siracusani che rafforzano ogni anno la credenza che il politico è Dio sulla terra, creando quindi quei riti avvilenti del favore in cambio del voto. Noi invece vi auguriamo una Pasqua serena e consapevole!

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