La pandemia c’è ancora, ma è sparito il vaccino anti-Covid. Come mai? Con le nuove varianti i vaccini non servono a nulla?/ SERALE

12 aprile 2022
  • Andrea Crisanti: il 95% di decessi per Covid sono fragili vaccinati 
  • Antonella Viola: “Al chiuso bisogna proteggersi, la Ffp2 è efficace anche contro Omicron… Vediamo comparire varianti sempre più contagiose e anche i vaccinati rischiano di infettarsi”
  • Massimo Galli: “La variante Xe cambia tutto, più a rischio anche i vaccinati”
  • A chi è servita veramente la violenta campagna vaccinale contro il Covid? 

Andrea Crisanti: il 95% di decessi per Covid sono fragili vaccinati 

In questo SERALE  vogliamo parlare del nuovo ‘Chi l’ha visto?’: il vaccino anti-Covid. La pandemia non è sparita: c’è ancora. In Italia si contano 83.643 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore. Non sono pochi. Le vittime sono 169, in aumento rispetto alle 115 di ieri. Il tasso di positività è al 14,8, uguale a quello di ieri. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 463, gli ingressi giornalieri sono 53. I ricoverati nei reparti ordinari sono 10.207. Il virus c’è sempre. Ma i vaccini anti-Covid sembrano spariti. Come mai? Interessante un’intervista con il professore Andrea Crisanti, che noi riprendiamo spesso perché parla da microbiologo.  Crisanti dà una notizia precisa: in questo momento il 95% dei morti per Covid in Italia sono vaccinati fragili. E’ per questo che hanno messo da parte i vaccini anti-Covid? E’ per questo che, piano piano, senza clamore, vanno smantellando gli hub vaccinali? E’ per questo che non si parla più di quarta dose di vaccino anti-Covid?

Antonella Viola: “Al chiuso bisogna proteggersi, la Ffp2 è efficace anche contro Omicron… Vediamo comparire varianti sempre più contagiose e anche i vaccinati rischiano di infettarsi”

Sono domande legittime, alla luce di quanto sta succedendo con le varianti. Notizie mediaticamente oscurate dalla guerra in Ucraina, ma non per questo non importanti: anzi. La variante Omicron 2 è ormai dominante in tutta l’Italia. Ma c’è anche la nuova variante Xe, una combinazione di Omicron. Quest’ultima sembrerebbe essere più contagiosa del 10%. Chi si infetta accusa stanchezza, fiato corto, dolori, mal di gola, mal di testa, febbre, ma anche diarrea e sintomi tipici dell’influenza. Ma la notizia non è questa. Antonella Viola, direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza, intervistata dal Corriere della Sera ri presa da INVESTIRE OGGI, ha detto: “Al chiuso bisogna proteggersi, la Ffp2 è efficace anche contro Omicron. Vediamo comparire varianti sempre più contagiose e anche i vaccinati rischiano di infettarsi. La circolazione è sostenuta ed è dimostrato pure dalla comparsa dei ceppi ricombinanti che hanno origine nelle persone contagiate da due virus differenti. Ammalarsi di Covid-19, anche per i vaccinati con tre dosi, non è una esperienza indolore. Se ne può uscire con conseguenze spiacevoli. Una lenta ripresa, stanchezza, fatica a riprendere gusto e olfatto, effetti su cuore, sistema nervoso e metabolismo. Oltretutto c’è la possibilità di reinfettarsi con Omicron dopo aver contratto la variante che l’ha preceduta, Delta”.

Massimo Galli: “La variante Xe cambia tutto, più a rischio anche i vaccinati”

Ricordate cosa dicevano quando imponevano il vaccino anti-Covid a tutti, sospendendo medici e infermieri che non si vaccinavano, multando gli ultra-cinquantenni che non si vaccinavano e limitando la libertà delle persone che non si vaccinavano con il Green pass tutt’ora in vigore? Che il vaccino “è necessario perché tutela dalle forme gravi della malattia”, al massimo si può pendere una “forme lieve di Covid che non ha bisogno di ricorrere alle ospedalizzazioni”. Oggi scopriamo che non si parla più di vaccini anti-Covid, che la stragrande maggioranza dei decessi sono persone vaccinate. E che compaiono “varianti sempre più contagiose e anche i vaccinati rischiano di infettarsi”. Ricordate Massimo Galli, l’infettivologo di Milano? Ecco cosa dice oggi in un’intervista a La Stampa: “La variante Xe cambia tutto, più a rischio anche i vaccinati”. Le varianti del virus SARS-COV-2 sono una novità? Ma non si sapeva fin dall’inizio che il virus responsabile dell’attuale pandemia è un Coronavirus e, in quanto tale, ad alta deriva antigenica? E se si sapeva fin dall’inizio che il vaccino anti-Covid non tutelava contro le varianti perché hanno vaccinato milioni di persone? Ancora INVESTIRE OGGI: “Insomma, anche per i vaccinati i rischi ci sono e con effetti a lungo termine, ecco perché è importante continuare ad indossare la mascherina al chiuso, soprattutto la Ffp2”. Notate la ‘sottigliezza: gli esperti dicono che bisogna continuare ad indossare la mascherina Ffp2 al chiuso, invece il Governo nazionale di Mario Draghi e i suoi ‘scienziati’ non lo dice: del resto, se il Governo dicesse che la situazione è di nuovo complicata e che bisogna indossare le mascherine dovrebbe spiegare il perché non parla più di vaccini anti-Covid. Questi benedetti vaccini anti-Covid prima servivano a salvarci dalla morte e ora no? Vaccinazioni a convenienza?

A chi è servita veramente la violenta campagna vaccinale contro il Covid? 

A chi è servita questa violenta campagna vaccinale contro il Covid? Hanno imposto il vaccino anti-Covid ad alcune categorie, pena la sospensione dal lavoro e dallo stipendio, e ora si scopre che le stesse persone obbligate a vaccinarsi possono infettarsi e morire? E’ normale tutto quello che è successo? E’ normale che chi, nella propria vita, ha avuto la fortuna di studiare la Microbiologia non ha avuto nemmeno la possibilità di esporre le proprie ragioni ed è stato etichettato subito come no vax? Violenza, imposizioni. E carenza di informazioni. Quanti sono stati i morti dopo le vaccinazioni? In Italia – dato Aifa (Agenzia del farmaco) – dal 27 Dicembre 2020 al 27 Luglio 2021 i decessi erano in media 2 al giorno. Era una “correlazione temporale”: persone decedute sì dopo aver avuto somministrato il vaccino anti-Covid, ma non c’è la prova che responsabile dei decessi sia il vaccino anti-Covid. Sono bravi, vero? Come se la “correlazione temporale” tra vaccinazione e decesso fosse una cosa da sottovalutare! La cosa che fa veramente rabbia è che i dubbi che emergono oggi su questa campagna vaccinale lo stesso Crisanti li aveva esternati nel Luglio dello scorso anno in un’intervista a Radio Cusano Campus: “Il mondo non ha la capacità di aggiornare i vaccini alle varianti alla velocità con cui muta SARS-CoV-2… Per riformulare il vaccino occorrono un paio di mesi e mezzo anno per distribuirlo, ma nel frattempo il virus ha galoppato. Una cosa è vaccinare centinaia di migliaia di persone all’anno per l’influenza, altra cosa è vaccinare ogni anno decine di milioni di persone”. I Coronavirus, per definizione, mutano a ritmo continuo e producono varianti che sfuggono ai vaccini, come sta succedendo in questo momento. Era così difficile prevedere che le varianti avrebbero aggirato i vaccini? Si sapeva, ma hanno fatto finta di non saperlo. Bisognava vaccinare milioni e milioni di persone nel nome della scienza…

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