Viktor Orban stravince le elezioni in Ungheria contro Soros, Ue e globalizzazione. Ora bisogna liberare la Francia

4 aprile 2022
  • Orban ha fatto mangiare la polvere a tutti i partiti di opposizione che si erano coalizzati contro di lui. Al suo partito la maggioranza assoluta dei seggi
  • Sconfitta soprattutto l’arroganza e l’albagia della Ue 
  • “Abbiamo vinto anche a livello internazionale contro il globalismo. Contro Soros. Contro i media mainstream europei. E anche contro il presidente ucraino”

Orban ha fatto mangiare la polvere a tutti i partiti di opposizione che si erano coalizzati contro di lui. Al suo partito la maggioranza assoluta dei seggi

Viktor Orban vince per la quarta volta consecutiva le elezioni in Ungheria. Vince con una maggioranza schiacciante. Vince contro quasi tutti gli altri partiti politici che si erano coalizzati contro di lui. Una vittoria contro il globalismo economico e finanziario. Ma anche contro un’invadente, antidemocratica e fallimentare Unione europea. Al Governo da dodici anni a Budapest, Orban ha letteralmente sbaragliato una tragicomica alleanza formata da tutti i partiti di opposizione e ha conquistato il quarto mandato. Il partito di Orban, il Fidesz, ha ottenuto il 54% delle preferenze circa. La maggioranza che lo sostiene nel Parlamento magiaro dovrebbe avere a disposizione 135 seggi sui 199. Uniti per l’Ungheria, il partito-macedonia delle opposizioni, guidato da Peter Marki-Zay, si è fermato invece al 34% dei voti e a 56 seggi; l’estrema destra non è andata al di là del 6% e ha conquistato 8 seggi.

Sconfitta soprattutto l’arroganza e l’albagia della Ue 

In questi anni il Governo ungherese di Orban si è scontrato spesso con l’Unione europea globalista, ultra liberista e poco lungimirante, se è vero che rischia di restare senza gas, non tanto e non soltanto perché i vertici della Ue attaccano Putin un giorno sì e l’altro pure, quanto perché la Ue non è riuscita a mettere in piedi una politica autonoma. Oggi l’Unione europea non è autonoma sul gas, non è autonoma sul petrolio, non è autonoma sul grano e alcuni Paesi europei – come l’Italia – non sono autonomi su mais e soia, due colture indispensabili per la zootecnia. A conti fatti, l’Unione europea di oggi si occupa con ‘successo’ di banche, finanza e speculazioni. Contro questa unione europea di speculatori, dove l’agricoltura è governata da dilettanti allo sbaraglio, Orban si è scontrato più volte. La Ue ha cercato di interferire sull’indipendenza dei media ungheresi, ha provato a imbrigliare l’autonomia della magistratura ungherese, ha provato a mettere le mani sulla Banca centrale di questo Paese. Orbano si è scontrato con la Ue anche sui migranti, sulle attività delle Ong non allineate, sui diritti della comunità Lgbt+. non sono mancate polemiche anche sulla corruzione.

“Abbiamo vinto anche a livello internazionale contro il globalismo. Contro Soros. Contro i media mainstream europei. E anche contro il presidente ucraino”

“Questa nostra quarta vittoria consecutiva è la più importante, perché – ha detto Orban – abbiamo conquistato il potere contro un’opposizione che si era alleata. Si sono alleati tutti e noi abbiamo vinto lo stesso. Abbiamo vinto anche a livello internazionale contro il globalismo. Contro Soros. Contro i media mainstream europei. E anche contro il presidente ucraino”. Insomma, c’è anche un ‘siluro’ all’attore-statista he gli americani e le multinazionali hanno piazzato al vertice dell’Ucraina per cercare lo ‘sfondamento’ verso la Russia. E a proposito del suo partito, Fidesz, Orban è stato chiarissimo: “Rappresenta una forza conservatrice patriottica e cristiana. È il futuro dell’Europa. Prima l’Ungheria!”. Adesso è il momento di liberare la Francia dai globalisti. L’importante è battere Macron, il massimo rappresentante in politica del globalismo in Francia. L’importante è sconfiggerlo, anche alleandosi con il Diavolo in persona.

Foto tratta da Il Messaggero 

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