Per Conte e i grillini il No all’aumento del 2% del PIL per le spese militari è l’ultima occasione per provare a salvarsi

30 marzo 2022
  • Semplicemente assurdo che un Governo e un Parlamento dicano di non avere i soldi per aiutare gli italiani a pagare le super-bollette di luce e gas trovino invece una barca di soldi per andare ad incrementare le ‘scannatine’ in Ucraina 
  • Se Conte e i parlamentari grillini si dovessero ‘rimangiare’ il No all’aumento del 2% del PIL per le spese militari dovranno andare a nascondersi per sempre  
  • Draghi non capisce che la fine fine del suo pessimo Governo verrebbe vissuta come una liberazione dagl’italiani 
  • Il PD non è terrorizzato dalla crisi del Governo Draghi: è terrorizzato dall’ipotesi che Conte riesca a presentare una lista alle prossime elezioni politiche: cosa, questa, che indebolirebbe un PD già in deficit di voti 

Semplicemente assurdo che un Governo e un Parlamento dicano di non avere i soldi per aiutare gli italiani a pagare le super-bollette di luce e gas trovino invece una barca di soldi per andare ad incrementare le ‘scannatine’ in Ucraina 

E’ inutile girarci attorno: se i parlamentari del Movimento 5 Stelle sono contrari all’aumento del 2% del PIL per le spese militari non resta gli che votare un secco “No” prima al Senato e poi alla Camera dei deputati ed evitare altre chiacchiere. Si aprirà la crisi del Governo di Mario Draghi? Tutto buono e benedetto. La maggioranza degli italiani è contraria all’attuale Governo e più di due italiani su tre sono contrari all’aumento delle spese militari. Ed è anche logico: famiglie e imprese non riescono a pagare le bollette della luce e del gas e gl’italiani dovrebbero pagare il prezzo del casino scatenato dal Governo ucraino che vuole ‘infilare’ il proprio Paese nel ‘lager monetario’ della Ue e, soprattutto, nella Nato. Solidarietà al popolo ucraino, ma che gl’italiani che non arrivano a pagare le bollette debbano svenarsi per portare altre armi agli ucraini, ebbene, ci sembra fuori luogo. Ci pensino gli americani ad armare gli ucraini: peraltro queste cose le fanno di mestiere. Gli USA sono incazzati perché sta finendo la supremazia del dollaro, visto che russi e cinesi non si fanno imporre la moneta americana con le armi? Pazienza: se la discutano tra di loro.

Se Conte e i parlamentari grillini si dovessero ‘rimangiare’ il No all’aumento del 2% del PIL per le spese militari dovranno andare a nascondersi per sempre  

L’unica cosa che non deve succedere – che non può succedere – è che Giuseppe Conte, il leader appena acclamato del Movimento 5 Stelle, in stile grillini, si rimangi il no all’aumento del 2% del PIL per le spese militari. Già i grillini hanno perso tanta credibilità politica. Oggi hanno l’occasione per provare a riprendersi un po’ di credibilità politica, votando, tra l’altro, contro un Governo che in Italia è ormai minoritario. Insomma, questa è l’ultima occasione per i grillini per cercare di riprendersi un po’. Se si perderanno anche questa occasione è meglio che si vadano a nascondere, altre che presentarsi al cospetto degli elettori. Qualcuno potrebbe obiettare: ma già il voto degli iscritti al Movimento è in discussione, ci saranno ricorsi e siccome ci sono già accordi per far confluire i grillini dentro il PD non si inventeranno qualcosa per non dare il simbolo del Movimento 5 Stelle a Conte e a chi lo seguirà. Scenario possibile, ma appunto per questo Conte e i parlamentari che lo seguiranno ci debbono provare, perché, in ogni caso, se non riusciranno ad ottenere il simbolo del Movimento 5 Stelle ci dovranno riprovare lo stesso a presentarsi alle prossime elezioni politiche.

Draghi non capisce che la fine del suo pessimo Governo verrebbe vissuta come una liberazione dagl’italiani 

Sappiamo tutti che il Movimento 5 Stelle è stato ‘accoppato’ per dare forza al PD. E sappiamo anche chi ha ‘pilotato’ e continua a ‘pilotare’ questa operazione. Ma sappiamo anche che Conte, da presidente del Consiglio, si è guadagnato la fiducia di tanti italiani: una fiducia che Draghi e i suoi Ministri, governando malissimo, hanno rafforzato. Conte, da capo del Governo, in piena pandemia, ha aiutato gl’italiani. Draghi, pur avendo a disposizione più risorse e un’ampia maggioranza, sta affossando gl’italiani: non ha bloccato la speculazione sul gas, l’intervento del suo Governo sul caro-carburanti è ridicolo (di fatto è stato costretto ad aiutare solo gli autotrasportatori, pena il blocco dell’economia italiana), ha voluto la ‘riforma’ del Catasto che massacrerà i proprietari delle case (soprattutto delle seconde case), non ha bloccato le cartelle esattoriali, non ha bloccato i mutui; insomma il Governo Draghi ha peggiorato la vita degli italiani e adesso vuole pure i soldi per altre armi che, fino a prova contraria, servono per ammazzare le persone. E siccome i grillini – che in questi anni hanno approvato di tutto – si stanno opponendo, il banchiere-statista minaccia la crisi di Governo. Non capendo – questo è il vero limite di Draghi e di chi lo appoggia – la fine fine del suo pessimo Governo verrebbe vissuta come una liberazione dagl’italiani.

Il PD non è terrorizzato dalla crisi del Governo Draghi: è terrorizzato dall’ipotesi che Conte riesca a presentare una lista alle prossime elezioni politiche: cosa, questa, che indebolirebbe un PD già in deficit di voti 

“Il segretario del PD, Enrico Letta, è preoccupato”, scrivono i giornali. Dicono che sia preoccupato per il Governo. A nostro avviso, Letta e gli altri dirigenti del PD non sono solo preoccupati per le sorti del traballante Governo Draghi: sono soprattutto preoccupati dal fatto che Conte – non si sa se con il simbolo del Movimento 5 stelle o con un altro simbolo – dall’ipotesi (che va diventando sempre più di un’ipotesi) che Conte e chi lo seguirà si presentino alle prossime elezioni politiche. Per il PD sarebbe una jattura. Il PD, oggi, i voti li prende grazie alle ‘assenze’. Così, per dire: se Potere al Popolo riuscirà a presentare una lista senza i ‘presunti’ anti PD che poi alla fine sostengono il PD, ebbene potrebbe prendere un bel po’ di voti, perché in Italia la sinistra comunista c’è ancora e ci sono anche tanti socialisti che non si sono mani ‘consegnati’ al PD e a Forza Italia. Conte, se riuscirà a presentare una propria lista – con o senza il simbolo del Movimento 5 Stelle – potrebbe superare anche il 10%, soprattutto se toglieranno il sostegno al Governo Draghi (il 20% e oltre come raccontano i sondaggi ci sembra difficile, perché i grillini hanno perso tanta credibilità politica, soprattutto con il sostegno al Governo Draghi). Ma la vera notizia potrebbe essere che, tra Potere al Popolo e grillini, il PD potrebbe scendere sotto il 15%. E’ questo il vero timore dei dirigenti del PD, che sanno benissimo che il loro partito non ha più nulla di sinistra a tira avanti grazie ai disperati dell’ex Pci e dell’ex sinistra democristiana, più i voti che gli arrivano da quello che resta della Cisl, della Uil e, in parte, dalla Cgil (molti iscritti alla Cgil, anche pensionati, no votano più da tempo PD).

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