Si presenta oggi a Palermo “ManifestA”, un gruppo parlamentare di sinistra con l’ambizione di nuovo soggetto politico

29 marzo 2022
  • Appuntamento alle 17,00 presso i Cantieri Culturali alla Zisa
  • Per ora è una componente parlamentare tutta al femminile. L’adesione di Potere al Popolo
  • C’è anche Rifondazione comunista che, però, a Palermo, crea problemi

Appuntamento alle 17,00 presso i Cantieri Culturali alla Zisa

Nella Palermo dove si contano cinque, sei, sette, otto candidati sindaco spunta una novità che viene presentata oggi Martedì 29 Marzo, alle 17, 00, presso la sala dell’istituto Gramsci (Cantieri culturali alla Zisa). La novità politica si chiama “ManifestA”. Intanto nasce per volontà delle parlamentari della Camera dei deputati Doriana Sarli, Simona Suriano, Yana Ehm e Silvia Benedetti. “Abbiamo voluto costruire un percorso all’interno di quello che rappresenta essere dei parlamentari di opposizione – hanno sottolineato le quattro parlamentari – in un momento in cui c’è una deriva molto forte del Governo, con il Parlamento poco protagonista. Essere piccoli, in un Parlamento poco protagonista, rende tutto molto più difficile. La speranza è che lavorando insieme, con il sostegno anche dei gruppi che ci hanno dato la possibilità di formare questa componente, si possano portare avanti delle istanze e dare voce a chi non ha voce. Questo è uno dei nostri obiettivi”.

Per ora è una componente parlamentare tutta al femminile. L’adesione di Potere al Popolo

ManifestA è la prima componente parlamentare tutta al femminile. Un aggregatore di ampio respiro che vuole dare voce a chi non ha voce, rimettendo al centro i bisogni reali delle persone, riavvicinando la politica ai cittadini e occupandosi concretamente di temi come il lavoro, la redistribuzione della ricchezza e l’ambiente. Il nuovo gruppo parlamentare punta a dare vita a un soggetto politico. Con posizioni chiare rispetto all’attuale momento storico: con un no netto alla guerra, in Ucraina, contro l’invio di armi agli ucraini, contro la Nato e per la pace. All’iniziativa ha aderito Potere al Popolo, che a nostro modesto avviso è l’unica formazione politica di sinistra oggi presente in Italia: “Abbiamo partecipato, presso alla Camera dei Deputati, alla conferenza stampa di presentazione di ManifestA, la nuova componente parlamentare che sosteniamo. Vogliamo portare un pezzo di Paese reale all’interno del Parlamento, e un pezzo di Parlamento nel Paese reale. Ringraziamo innanzitutto le deputate Doriana Sarli, Yana Ehm, Simona Suriano e Silvia Benedetti per il coraggio e per la disponibilità nel dare vita a questo gruppo. Come Potere al Popolo sosteniamo ManifestA perché non è possibile che mentre si muore di stage e alternanza-scuola lavoro, nessuno in Parlamento abbia raccolto la richiesta delle studentesse e degli studenti che ne rivendicano l’abolizione. Perché non è possibile che in Parlamento sui balneari nessuno si sia interessato dei lavoratori e delle lavoratrici, ma solo delle concessioni degli imprenditori. Perché non è possibile che mentre ci sono 5 milioni di lavoratori che guadagnano meno di 9 euro lordi l’ora, mentre un lavoratore su 4 è povero, l’introduzione di un salario minimo legale sia un miraggio. Perché non è possibile che mentre l’Italia dichiara di voler inviare truppe ai confini con l’Ucraina, nessuno in Parlamento stia muovendo un dito per impedire questa ennesima guerra targata Nato. ManifestA vuole unire l’opposizione sociale al Governo Draghi a quella parlamentare, ormai inesistente, e portare il dibattito pubblico sui temi che davvero interessano la stragrande maggioranza della popolazione”.

C’è anche Rifondazione comunista che, però, a Palermo, crea problemi

Al progetto ha aderito anche il Partito della Rifondazione Comunista e Sinistra Europea. Con grande rispetto, per ciò che riguarda Rifondazione comunista nutriamo qualche dubbio, con riferimento a Palermo, dove questa formazione politica è espressione del gruppo di potere che ha amministrato il capoluogo siciliano negli ultimi dieci anni. Ebbene a Palermo, in dieci anni, di idee e azioni politiche di ‘sinistra’ ne abbiamo visto ben poche, mentre abbiamo visto tanti grandi appalti – soprattutto ferroviari – che con la sinistra non dovrebbero avere nulla a che spartire. A Palermo, ad esempio, ci sono circa 2 mila e 500 famiglie senza casa che il Comune ‘di sinistra’ ha del tutto ignorato. L’unica forza politica che ha difeso e continua a difendere i senza casa della città è Potere al Popolo. Non sappiamo se Potere al Popolo presenterà una propria lista alle elezioni comunali di Palermo ormai imminenti. Ma, a prescindere dalla presentazione della lista alle elezioni comunali, a Palermo, associare Potere al Popolo a Rifondazione comunista è un grave errore. Perché piccia o no, ma quando a Palermo si nomina Rifondazione Comunista, i cittadini, nella stragrande maggioranza dei casi, pensano ai disastri amministrativi del Comune di questi anni. L’attuale amministrazione comunale di Palermo, durata un decennio, non è stata un’esperienza di sinistra ed è stata, soprattutto, fallimentare sotto tutti i punti di vista. Rifondazione Comunista, a Palermo, è solo vecchia politica che stride con l’esigenza – sacrosanta – di creare una nuova sinistra.

 

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