I Socialisti del PSI che appoggiano il governo Draghi e il suo 2% per l’acquisto di armi non sono Socialisti

25 marzo 2022
  • Tra l’altro, si sta violando la legge n. 185 del 9 luglio 1990 che prevede che le aziende produttrici di armamenti chiedano al governo le autorizzazioni ad esportare e vieta di fornire armi a Paesi in conflitto armato
  • Questo non è Socialismo ma solo una sommatoria informe di interessi personali  al fine di assicurarsi ognuno qualcosa di congruo per sé, come una poltrona, e mal che vada… anche uno strapuntino 

di Angioletta Massimino 

Tra l’altro, si sta violando la legge n. 185 del 9 luglio 1990 che prevede che le aziende produttrici di armamenti chiedano al governo le autorizzazioni ad esportare e vieta di fornire armi a Paesi in conflitto armato

Toccante e commovente l’intervento di Papa Francesco, trasmesso questa sera su Rai1, in cui rivolgendosi alla Madonna, seduto davanti a lei, le ha sussurrato parole intrise di dolore, ma anche di speranza nel suo intervento, affidandole e consacrandole, col cuore di un bambino che cerca riparo nella sua Mamma, l’Ucraina e la Russia. “L’aumento della spesa per le armi al 2% è una pazzia, mi sono vergognato”. Con queste parole il Papa ha attaccato un gruppo di Stati, compresa l’Italia. “La vera risposta non sono altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione”, ha aggiunto Papa Francesco. I Socialisti del PSI, invece, non si vergognano, ma seguono pedissequamente ciò che detta la legge Draghi, che stabilisce di voler spendere il 2% del Pil per l’acquisto di armi in risposta al conflitto russo-ucraino, sottraendo questo denaro agli italiani, anziché pensare, di comune accordo con l’Unione europea, ad un esercito militare europeo, liberando così tutti gli Stati membri dall’onere di averne uno proprio ben addestrato e fornito di armamenti sempre più nuovi, con enorme dispendio di denaro che potrebbe essere impiegato per progetti più utili e costruttivi. E decide pure, sempre Draghi, di inviare armi in Ucraina, con grande arricchimento dell’italiana Beretta, ovviamente, e in contrasto con la legge n. 185 del 9 luglio 1990, che regola l’export militare e pur esistendo da 30 anni è stata quasi sempre disattesa. Questa legge prevede che le aziende produttrici di armamenti chiedano al governo le autorizzazioni ad esportare e vieta di fornire armi a Paesi in conflitto armato, in contrasto con l’articolo 11 della Costituzione (in cui si afferma che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli), o che violano i diritti umani.
E a proposito del famigerato art. 11 della Costituzione, sarebbe meglio finirla con i sofismi e le sottigliezze ai fini di un’interpretazione estensiva o restrittiva secondo convenienza.

Questo non è Socialismo ma solo una sommatoria informe di interessi personali  al fine di assicurarsi ognuno qualcosa di congruo per sé, come una poltrona, e mal che vada… anche uno strapuntino 

Anch’io mi vergogno di questi politici sciacalli, come italiana e come Socialista autonoma, in quanto non più iscritta a questo PSI, del quale disapprovo totalmente, ormai da anni, la linea politica, le scelte e le decisioni, in cui riscontro nulla di socialista e molto di interessi personali, al fine di assicurarsi ognuno qualcosa di congruo per sé, come una poltrona, e mal che vada… anche uno strapuntino. Questi sciacalli che siedono comodamente in Parlamento, erroneamente chiamati politici, dopo aver speculato in maniera vergognosa sul Covid, sulle mascherine, sulla morte, sulla paura, sui vaccini, oggi tornano a speculare anche sulla guerra, sul dolore, sulla povertà, sulle armi, sui bunker prefabbricati, sui profughi, cui lo sciacallo Salvini adesso è stranamente favorevole, dimenticando tutte le lotte portate avanti strenuamente, per anni, contro i profughi, ponendosi fortemente contro l’accoglienza. Vergogna! Mi auguro che il Papa decida al più presto di farsi promotore di un viaggio in Russia, insieme ai capi di Stato dei Paesi più importanti, per rimanere lì fino a quando non saranno riusciti a convincere chi ha perso il ben dell’intelletto a mettere fine con effetto immediato a questa mostruosa, disumana e anacronistica guerra, affinché “il dolce battito della Pace torni a scandire le nostre giornate”, così come auspicato da Papa Francesco nella sua preghiera a Maria.

 

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