Siamo sicuri che i sequestri dei beni ai russi presenti in Italia abbiano una base giuridica?

16 marzo 2022
  • Per Alfonso Luigi Marra, avvocato cassazionista, costituzionalista e anche uomo politico la risposta è no. Ed è convinto che i danneggiati andranno fino in fondo nelle loro azioni legali
  • Non c’è bisogno di avere letto Machiavelli per capire che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha concordato con gli americani la balzana richiesta di entrare nella Nato. Non si aspettavano la reazione russa? Se è così non sono molto lungimiranti e dovrebbero cambiare mestiere
  • Alla fine, se ci riflettiamo, per la bella faccia dei Democratici americani, storicamente razzisti e guerrafondai, l’Italia si sta giocando un rapporto con un grande Paese come la Russia che è sempre stato culturalmente legato all’Europa. Senza offesa per nessuno, ma l’Europa di oggi è governata da una grande incultura

Per Alfonso Luigi Marra, avvocato cassazionista, costituzionalista e anche uomo politico la risposta è no. Ed è convinto che i danneggiati andranno fino in fondo nelle loro azioni legali

Siamo sicuri che togliere i beni ai cittadini russi sia legale? Sono in tanti a chiederselo e tra questi c’è anche Alfonso Luigi Marra, avvocato cassazionista, costituzionalista e anche uomo politico. noi seguiamo i post su Facebook di Marra e ci ha colpiti la sua posizione su un argomento che non è esagerato definire piuttosto spinoso e controverso: “I sequestri in danno di cittadini russi – scrive Marra – sono privi di base giuridica nonché in violazione di varie norme e principi fondamentali. Ferma restando la complessità delle impugnazioni e delle azioni risarcitorie, il cui studio richiede innanzitutto l’analisi dei provvedimenti che sono stati eseguiti, va detto comunque che questi anomali sequestri si basano sugli asseriti ‘poteri impliciti’ del Consiglio (perché non è previsto nessun potere esplicito che li autorizzi), e che, quand’anche i detti ‘poteri impliciti’ bastassero a legittimarli, e non bastano, occorrerebbe in ogni caso, per ogni singola fattispecie, la prova specifica della funzionalità del bene che si vuol sequestrare a fini illeciti del governo russo, non bastando certo la prova che il loro proprietario sia, ove lo sia, schierato con Putin, amico di Putin ecc (per fare un esempio, il fatto che un bene sia di un mafioso non basta, di per sé, a giustificarne il sequestro quando sussista la prova che non è né di provenienza delittuosa né funzionale a delinquere). Peraltro l’entità degli interessi in gioco è tale da doversi ritenere che i danneggiati andranno fino in fondo nelle loro azioni legali”.

Non c’è bisogno di avere letto Machiavelli per capire che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha concordato con gli americani la balzana richiesta di entrare nella Nato. Non si aspettavano la reazione russa? Se è così non sono molto lungimiranti e dovrebbero cambiare mestiere 

Noi non entriamo in una vicenda giuridica complessa perché non ne abbiamo i titoli. Però qualcosa di strano, nel nostro Paese, non possiamo non notarlo e non sottolinearlo. A parte alcuni mezzi d’informazione da sempre di parte (una tradizione italiana che risale ai guelfi e ai Ghibellini…), non riusciamo a spiegarci questa russobia maturata da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Se ci riflettiamo, questa guerra è scoppiata perché il Governo ucraino – messo a capo di questo Paese nel 201 dagli americani con un colpo di Stato – ha deciso di entrare nella Nato, ben sapendo che ci sarebbe stata una reazione russa. Insomma, una guerra annunciata, perché i russi, da anni, vanno ripetendo che non accetteranno mai i missili Nato sotto casa, dal momento che l’ucraina confina con la Russia. E’ evidente che il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha concordato con gli americani la balzana richiesta di entrare nella Nato. Non è la prima volta che gli americani, o meglio, non è la prima volta che il Partito Democratico americano organizza guerre nel mondo. I Democratici americani hanno cominciato negli anni ’60 del secolo passato nel Vietnam e non si sono mai fermati. E’ nota da tempo che i Democratici americani hanno una tradizione di razzisti e guerrafondai. quello che non capiamo è perché l’Unione europea – e quindi anche l’Italia – si stiano schierando con gli Stati Uniti d’America che stanno provando a ‘sfondare’ in Russia utilizzando l’Ucraina. Sono cose normalissime che – lo ribadiamo – i Democratici americani hanno sempre fatto.

Alla fine, se ci riflettiamo, per la bella faccia dei Democratici americani, storicamente razzisti e guerrafondai, l’Italia si sta giocando i rapporti con un grande Paese come la Russia che è sempre stato culturalmente legato all’Europa. Senza offesa per nessuno, ma l’Europa di oggi è governata da una grande incultura

In questa guerra di stampo imperialista-liberista scatenata dagli americani nel cuore dell’Europa l’Italia si trova accanto a chi sta sbagliando. Così torniamo al post di Marra: questo accanimento dell’Italia verso la Russia da cosa nasce? Dire che in Ucraina sia in corso una tragedia – e non da ora, ma da tempo – è tristemente corretto. Ma dire che l’Ucraina sta lottando per la libertà e demenziale e tragicomico. Perché un Paese che ama e lotta per la libertà non chiede di entrare nella Nato! Perché chi conosce un po’ di storia sa benissimo che la Nato con la libertà ha poco o nulla a che spartire. O la Nato sarebbe diventata democratica? E da quando? Quello che sta succedendo in Italia è incomprensibile: mezzi d’informazione che pubblicano notizie di parte, persino fotografie sbagliate per di far passare per ‘cattivi’ i russi. Persino la censura a un corso universitario su Dostoevskij, in stile Ministero della Cultura fascista! E poi i sequestri dei beni ai russi in Italia. A che titolo? Dell’Unione europea non ce ne può fregare di meno: prima sprofonderà, prima saremo tutti più liberi da questa ‘camicia di forza massonica’. Ma, per curiosità: che ci sta guadagnando l’Italia da questa ‘guerra santa’ contro la Russia? Tra l’altro, con grande incoerenza, l’Italia continua a utilizzare il gas russo. Con la Russia di Putin che, con molta probabilità, nemmeno ci considera, e ci continua a fornire il gas a noi italiani e al resto d’Europa. E tutto questo perché? Per un mezzo pupazzo che gli americani hanno messo a capo dell’Ucraina che ha fatto scoppiare una guerra. E che vorrebbe – lui e i suoi amici governanti di questo disgraziato Paese – fare scoppiare una guerra mondiale.

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