Guerra in Ucraina: la Russia pronta ad attaccare le spedizioni di armi in territori Nato. Le cose si stanno mettendo male…

13 marzo 2022
  • Era chiaro che, prima o poi, i russi avrebbero deciso di intervenire per bloccare i rifornimenti di armi all’Ucraina. Tensione sempre più alle stelle
  • Il primo obiettivo potrebbe essere l’aeroporto di Rzeszow in Polonia

Era chiaro che, prima o poi, i russi avrebbero deciso di intervenire per bloccare i rifornimenti di armi all’Ucraina. Tensione sempre più alle stelle

I russi potrebbero decidere da un momento all’altro di bloccare le armi che i Paesi occidentali spediscono all’Ucraina. E’ noto che l’Ucraina ha ricevuto armi prima dello scoppio della guerra. Il problema è che continua a ricevere armi, ritardando – e non bloccando – l’esito dello scontro che, inevitabilmente, finirà con la Russia che si riprende l’Ucraina. Come i russi intendono bloccare gli arrivi di armi in Ucraina non ci vuole molto per capirlo: attaccando le spedizioni di armi. E siccome questa armi arrivano dai Paesi che si trovano sotto l’ombrello della Nato, ecco che il conflitto in corso – fino ad oggi circoscritto – potrebbe allargarsi. lo scrive senza perifrasi scenarieconomici.it: “Preparando le basi per una potenziale escalation con le potenze occidentali e della NATO, sabato il Cremlino ha avvertito che l’esercito russo è pronto a prendere di mira le spedizioni di armi occidentali che continuano a riversarsi in Ucraina. Il vice FM russo Sergei Ryabkov ha dichiarato alla TV di stato che Washington è stata informata negli ultimi giorni che Mosca vedrà i convogli di rifornimenti di armi che entreranno in Ucraina come bersagli legittimi”. Più chiaro di così non si può dire. Ci dobbiamo preparare al peggio? Non si può dire. Una cosa, però, è certa: fino ad ora Mosca ha tirato dritto. Al di là delle stupidaggini e delle ricostruzioni più o meno interessate, l’obiettivo di Putin è stato ed è ancora quello di difendersi attaccando: ha detto che non vuole che l’Ucraina diventi una base militare Nato con i missili puntati contro la Russia e su questa linea va avanti.

Il primo obiettivo potrebbe essere l’aeroporto di Rzeszow in Polonia

L’autodeterminazione dell’Ucraina, sventolata dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è un presa per i fondelli. Infatti se l’Ucraina si vuole veramente autodeterminare perché mai dovrebbe entrare a far parte della Nato, che è un’organizzazione militare, peraltro avversaria della Russia? Il problema è tutto lì e in questa storia l’Unione europea ha retto il gioco degli americani. I quali hanno un duplice interesse: indebolire la Russia e l’Unione europea: e ci stanno perfettamente riuscendo. La Russia di Putin, però, potrebbe porre fine a un gioco al massacro cominciando a colpire i convogli che portano armi in Ucraina. Il conflitto si allargherebbe? Probabilmente sì. Aggiunge Sergei Ryabkov (dichiarazione che leggiamo sempre su scenarieconomici.it): “Abbiamo avvertito gli Stati Uniti che il pompaggio orchestrato di armi da un certo numero di Paesi non è solo una mossa pericolosa, è una mossa che trasforma questi convogli in obiettivi legittimi”. Non c’è bisogno di aggiungere che questo è un chiaro avvertimento. Bisognerà capire, e lo capiremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni, come reagirà l’Occidente con la prospettiva di vedere bombardati – perché di questo si tratterebbe – le armi destinate all’Ucraina che transiterebbero nei Paesi Nato. Quali potrebbero essere i primi obiettivi oggetto di possibili azioni militari russe? Il giornale scenarieconomici.it lo scrive con chiarezza: “Un’ipotesi potrebbe essere l’aeroporto di Rzeszow in Polonia, dove vi è un inteso traffico militare e di aerei da trasporto (i due aerei italiani citati sono però aerocisterne KC 767 per il supporto logistico degli aerei NATO)”. E’ per questo che i polacchi, nei giorni scorsi, erano in fermento anti-russo? Hanno capito che potrebbero rimetterci l’aeroporto di Rzeszow? Ci piacerebbe sbagliarci, ma abbiamo la sensazione che questa storia potrebbe finire male…

Foto tratta da New Sicilia

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