Guerra in Ucraina: l’ospedale pediatrico bombardato? E’ una bufala mediatica sul modello dei Caschi Bianchi in Siria…

10 marzo 2022
  • L’ospedale era stato evacuato a fine Febbraio, occupato dai militari ucraini e dichiarato  come obiettivo dell’esercito russo già dalla scorsa settimana 

In questa guerra c’è qualche problema con l’informazione come racconta il giovane economista siciliano, Luca Pinasco 

Insomma, qual è la verità sull’ospedale pediatrico di Mariupol che sarebbe stato bombardato dai Russi? A noi questa storia non ci ha convinti. Per un motivo semplice: perché mette in cattiva luce Putin e la Russia e perché agevola USA, Nato e multinazionali che, ormai da tempo, fanno il bello e il cattivo tempo nel mondo dell’informazione. Poi la storia dei bambini sotto le macerie, insomma una verità un po’ troppo ‘costruita’. Su Facebook abbiamo letto una ricostruzione dei fatti di Luca Pinasco, un giovane economista siciliano che conosce molto bene la realtà internazionale. Scrive Luca Pinasco: “Putin è un mostro che bombarda gli ospedali pediatrici. Questo è esattamente il pensiero di sdegno che deve suscitare la notizia. Poco importa che l’ospedale fosse stato evacuato già a fine Febbraio, occupato dai militari ucraini e dichiarato come obiettivo dell’esercito russo già dalla scorsa settimana. ‘Donne e bambini tra le macerie’, titolano indignati i nostri. Ma il Consiglio comunale di Mariupol conferma da subito che, nonostante l’edificio che normalmente ospita qualche migliaio di pazienti sia ridotto a uno scheletro, ci sono solo 17 feriti. Poi rendendosi conto del rischio di far saltare la farsa, ritratta e aggiunge due bambini morti. Come potevano esserci bambini se era stato evacuato due settimane prima? E la donna incinta in foto, quella che cambia abiti tra un’immagine e l’altra, cosa ci fa lì se l’ospedale è ormai un obiettivo militare… Qualche macchia di pittura rossa nei materassi dell’ospedale e il prodotto è servito!”.

Con l’occasione Zelensky torna a chiedere la terza guerra mondiale: una cosa da niente…

“Nemmeno dieci minuti dopo aver suscitato l’indignazione internazionale – prosegue Luca Pinasco – Zelensky torna a chiedere la No Fly Zone (cioè, sia chiaro, la terza guerra mondiale): ‘Questa è un’atrocità. Per quanto ancora il mondo sarà complice, ignorando questo terrore. Chiudete il cielo adesso! Fermate gli omicidi. Avete il potere ma sembra che stiate perdendo l’umanità’. Un metodo collaudato, efficace, già ampiamente studiato nell’ambito della infowar che sta per information warfare o semplicemente IW (guerra dell’informazione). Vi ricordate i terroristi dell’FSA che usavano gli ospedali dei bambini come base militare e, non appena bombardati, portavano i bambini incipriati in braccio e si facevano immortalare in pose drammatiche con la professionale regia dei Caschi Bianchi per convincere gli americani a intervenire in Siria? Il prodotto è lo stesso”. In una guerra – nel racconto tragico di una guerra – ci dovrebbe essere il massimo rispetto per la verità. Invece ci sono i racconti a ruota libera, con notizie che contraddicono notizie precedenti: era noto che l’ospedale pediatrico era stato evacuato e occupato da militari e, di conseguenza, diventato obiettivo militare per i russi. Ma la tentazione di costruire verità di comodo raccontando bugie è troppo forte…

Foto tratta da Tp24.it

 

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