Progetto per il rigassificatore di Porto Empedocle: le autorizzazioni sono in regola?

6 marzo 2022
  • Lo chiede il presidente di Confimpresa Euromed, Alessio Lattuca, in una lettera indirizzata al Soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, architetto Michele Benfari
  • Le autorizzazioni
  • La lettera di qualche anno fa all’ex Sovrintendente  ai Beni Culturali di Agrigento, Gabriella Costantino 

Lo chiede il presidente di Confimpresa Euromed, Alessio Lattuca, in una lettera indirizzata al Soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, architetto Michele Benfari

Qualche giorno fa Alessio Lattuca ha scritto per I Nuovi Vespri un articolo sulla follia del progetto per la realizzazione del più grande rigassificatore d’Europa bloccato da oltre dieci anni e riesumato dal solito, dannosissimo Governo di Mario Draghi sostenuto dal Movimento 5 Stelle, dal PD, dalla Lega, da Forza Italia, da Italia Viva e dalla ‘Sinistra’ di Libero e Uguali. Questo rigassificatore dovrebbe vedere la luce a Porto Empedocle, a qualche chilometro di distanza dalla Valle dei Templi di Agrigento. Una scelta ‘lungimirante’: infatti, se il rigassificatore, una volta realizzato, dovesse saltare in aria, l’esplosione si estenderebbe per un raggio di alcuni Km, facendo scomparire la Valle dei Tempi. Ovviamente, chi propone la realizzazione dell’impianto fa sapere che è sicuro al centro per cento, proprio come sono sicure le piattaforme petrolifere. Peccato che nell’Aprile del 2010 è andato in scena il disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, un massiccio sversamento di petrolio nelle acque del Golfo del Messico. I danni alle persone e, in generale, all’ambiente è incalcolabile (come potete leggere qui). La battaglia contro il rigassificatore di Porto Empedocle si combatte dalla metà degli anni 2000. Il progetto è stato approvato nel 2009 dagli ‘scienziati’ del Governo regionale del ribaltone di Raffaele Lombardo: il solito centrosinistra che allora poteva contare sull’appoggio di Confindustria Sicilia di Antonello Montante. Poi il progetto è stato bloccato, anche in seguito a inchiesta giudiziarie. Ora con la scusa della crisi del gas lo vorrebbero riesumare dalle nebbie del passato. Ovviamente, la crisi del gas è, per l’appunto, una scusa, perché la crisi è adesso e il rigassificatore vedrebbe la luce tra una decina di anni. Ma, come si usa dire in Sicilia, sunnu sempri affari è picciuli, come gli appalti ferroviari di Palermo che vanno avanti da decenni…

Le autorizzazioni

La novità, oggi, è una lettera che Alessio Lattuca ha inviato al Soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, architetto Michele Benfari. “Gentile Architetto – scrive Lattuca – vorrei conoscere il Suo punto di vista sulla lettera (allegata in copia) che ho indirizzato alla D.ssa Costantino molti anni fa a proposito dell’impianto di rigassificazione. E al riguardo Le richiedo opportune informazioni in merito alle notizie che la stampa riporta, sull’ipotesi che Enel Nuove Energia sia in regola con le autorizzazioni. In particolare, si rende necessario sapere se il nulla osta rilasciato, a suo tempo, dalla Soprintendenza sia scaduto, come affermato dalla Dott.ssa Greco, e se nel frattempo sia stato rinnovato. La ringrazio per l’attenzione che riserverà alla presente richiesta. Nell’attesa di risposta, colgo l’occasione per inviarLe i più cordiali saluti”. Firmato Alessio Lattuca. Presidente Confimpresa Euromed

La lettera di qualche anno fa all’ex Sovrintendente  ai Beni Culturali di Agrigento, Gabriella Costantino 

Leggiamo adesso la lettera che lo stesso Lattuca ha inviato alcuni anni fa all’allora Sovrintendente  ai Beni Culturali di Agrigento, Gabriella Costantino:
“Gentilissina D.ssa Gabriella Costantino,
bentornata alla Soprintendenza ai BB.CC. di Agrigento, dopo la parentesi quale direttrice del Museo archeologico, aperto da Lei anche ad iniziative culturali di grande spessore (quali concerti di musica colta, convegni dibattiti, ecc.). E’ nostro auspicio – mio e di Confimpresa Euromed, di Medit, di Salvare la Valle dei Templi, del Movimento “No al rigassificatore di Agrigento e Porto Empedocle”, dell’Associazione Il Cerchio – Parco Letterario Pirandello e dei numerosi movimenti e associazioni che si sono mobilitati in difesa del Paesaggio, dei Beni Culturali ed Ambientali, della Valle dei Templi, delle citta’ di Agrigento e Porto Empedocle – che Lei vorrà mantenere, al riguardo, la linea espressa pubblicamente dalla Soprintendenza ai BB.CC. di Agrigento, dott.ssa Caterina Greco, in occasione del dibattito presso Casa Sanfilippo all’interno dell’iniziativa “Patrimonio Culturale e Paesaggio il 27 maggio 2016” per la presentazione del libro del Prof. Giuliano Volpi. La Dott.ssa Greco, infatti, alla presenza di una numerosa assemblea composta da illustri ed autorevoli Professionisti (che ha registrato un colto dibattito sui temi della valorizzazione del Patrimonio culturale ed ambientale) a seguito delle mie domande su come si conciliasse con la valorizzazione l’azione della Soprintendenza (che ha rilasciato il nulla osta per la realizzazione di un pericolosissimo ed invasivo, quanto inutile impianto di rigassificazione in zona Kaos a ridosso della Valle dei Templi), dopo avere richiesto che io precisassi che il provvedimento non era stato rilasciato da Lei, allorché ho affermato che sarebbe risultato significativo che Lei ritirasse in autotutela – come reiteratamente richiesto da migliaia di cittadini – il provvedimento causa dei notevoli guai delle comunità, ha manifestato il suo punto di vista dichiarando che “fortunatamente lo stesso era scaduto e che non sarebbe stato rinnovato” dall’Istituzione che Lei oggi dirige. D’altra parte, come Lei saprà, anche il Sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, che da primo cittadino di Porto Empedocle si espresse favorevolmente alla struttura gasiera all’interno della buffer zone (zona di rispetto) del parco archeologico agrigentino (zona delimitata dall’Unesco), ha recentemente dichiarato, sul suo profilo Facebook, che, coerentemente a quanto promesso durante la campagna elettorale, avrebbe tenuto la linea di continuità della precedente amministrazione agrigentina di contrastare l’indecoroso progetto, impegnandosi ad impugnare il decreto assessoriale relativo al piano di espropri dei terreni interessati dalla costruzione del gasdotto di collegamento tra il rigassificatore e la rete nazionale del gas. Com’è a Lei noto, quel gasdotto dovrebbe attraversare la zona “Kaos” sottoposta a vincoli paesaggistici, archeologici e idrogeologici. Confidando che la S.V. Ill/ma vorrà mantenere la linea di continuità da noi auspicata, Le auguriamo sentitamente buon lavoro e molto cordialmente La salutiamo
Alessio Lattuca
Presidente Confimpresa Euromed”.

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