Maurizio Grosso (Sfus) attacca Cgil, Cisl e Uil: “Vogliono che gli operai forestali restino precari a vita”

4 marzo 2022
  • Durissime le parole del segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso, che attacca frontalmente la Triplice sindacale    
  • Ridurre i fondi per i forestali in tempo di cambiamenti climatici è un errore gravissimo  

Durissime le parole del segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso, che attacca frontalmente la Triplice sindacale    

“Cgil, Cisl e Uil il 9 Dicembre dello scorso anno hanno sottoscritto l’ultimo CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) degli addetti ai lavori idraulico forestali.
Questo contratto, all’articolo 46 bis ( pag.34), prevede il notevole ‘aumento della flessibilità organizzativa nella gestione della ciclicità delle attività’ e, di conseguenza, consente alla Regione siciliana di sostituire l’attuale contratto a tempo determinato con un contratto di tipo stagionale. Introducendo nella controriforma dei forestali il contratto di tipo stagionale, la Regione siciliana tenta di sfuggire all’infrazione comunitaria per l’uso continuato dei contratti a termine promossa dall’Unione europea. Paradossalmente, sono Cgil, Cisl e Uil – che a parole predicano una riforma a due contingenti – a fornire assist straordinari alla Regione (che rappresenta il datore di lavoro) per garantire il precariato a vita ai forestali siciliani”. E’ un’accusa pesantissima, quella lanciata dal segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso. In pratica – forse perché sono sempre stati per un paio di anni al fianco di Matteo Renzi, quello del Jobs Act – ormai i sindacalisti della Triplice si sono abituati alla precarizzazione del lavoro…

Ridurre i fondi per i forestali in tempo di cambiamenti climatici è un errore gravissimo  

Grosso non risparmia critiche al Governo regionale di Nello Musumeci e al Governo nazionale di Mario Draghi. “Se è vero come è vero che l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla – aggiunge Grosso – ha la responsabilità oggettiva della proposta di controriforma del comparto forestale che verrà discussa in Commissione Bilancio e poi in Assemblea regionale siciliana, è altrettanto vero che rispetto ad essa ci sono altri 2 responsabili. Chi sono? Il Governo nazionale e Cgil, Cisl e Uil”. Sulle tre organizzazioni sindacali abbiamo già illustrato la posizione de Sifus. Mentre il Governo nazionale, precisa Grosso, “ha inteso sottoscrivere con il Governo Musumeci, nel Gennaio 2021, un piano di rientro dal disavanzo siciliano che prevede la riduzione sulla spesa, anche rispetto a forestali e consorzi di bonifica, del 40%”. Grosso fa riferimento al disavanzo della Regione siciliana che ammonta a circa 900 milioni di euro all’anno causati dai tagli al Bilancio regionale operati dai Governi di Matteo Renzi, di Paolo Gentiloni, dai due Governi di Giuseppe Conte e dall’attuale Governo Draghi. “Ciò significa – aggiunge Grosso – che non avendo avuto la capacità di rappresentare al Presidente del Consiglio dei Ministri le reali condizioni e la straordinaria importanza dei due settori per il territorio regionale, il Governo Musumeci, è costretto a ridurre le spese di bilancio anziché aumentarle per le riforme”. Dopo di che Il segretario generale del Sifus annucia battaglia su tutta la linea.

P.s.

La precarizzazione degli operai forestali siciliani è una follia in tempo di cambiamenti climatici. Alla Sicilia servono subito 30 mila operai forestali stabilizzati per fronteggiare gli incendi estivi e le alluvioni autunnali. E qual è la risposta del Governo nazionale, del Governo regionale e – stando a quello che racconta Grosso – di Cigl, Cisl e Uil? La precarizazione a vita degli operai della forestale. Ne riparleremo la prossima Estate e il prossimo Autunno… Una domanda: se è vero ciò che dice Grosso cosa ci fanno gli operai forestali ancora iscritti nella Cgil, nella Cisl e nella Uil?

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