Presidente Musumeci, se l’Idrogeno fosse una soluzione conveniente lo avrebbero già utilizzato in Germania

3 marzo 2022
  • I tedeschi – che in questo settore non sono certo gli ultimi – sconsigliano di utilizzare l’Idrogeno nella rete rilevando alcuni rischi
  • L’Idrogeno non è verde, ma ‘grigio’, se è vero che si porta dietro un carico di anidride carbonica
  • La verità  che le balle sull’Idrogeno sono un diversivo per nascondere “lo spettacolo coloniale” delle trivelle che distruggeranno il mare e la terra di Sicilia 

da La Comunità TerraeLiberAzione
riceviamo e pubblichiamo

I tedeschi – che in questo settore non sono certo gli ultimi – sconsigliano di utilizzare l’Idrogeno nella rete rilevando alcuni rischi

Convinto di aver scoperto una nuova formula magica, il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, durante il suo intervento al XIII Congresso regionale della Cisl a Taormina ha detto: “Vogliamo diventare la regione più verde in Italia. In Sicilia faremo un grande centro di produzione dell’idrogeno. Ne abbiamo già parlato col ministro Cingolani. Abbiamo già stipulato un accordo con le Università e i Centri di ricerca. Anche Eni sta lavorando con noi per un progetto di riconversione. Abbiamo raggiunto un’intesa con Terna che sta investendo tanto in Sicilia e sta spendendo 4 miliardi e 200 milioni di euro per l’Autonomia energetica, che in parte servirà per la Sicilia e in parte per le altre regioni italiane». Autonomia di chi? E per fare cosa? E le bollette “autonomiste” chi le paga? Terna? Sia chiaro: l’Idrogeno –come Istituto TerraeLiberAzione- lo monitoriamo da un ventennio e sarebbe una magnifica fonte di energia. Ma torniamo al nostro rispettabile ColonNello che veste verde. L’autorevole (e verde) Fraunhofer Institute (Germania), “sconsiglia” di introdurre l’idrogeno nella rete, rilevando anche una serie di rischi nel caso in cui si incrementi la sua quota nel totale fino al 10-20% per lo stoccaggio sotterraneo. E soprattutto, l’idrogeno prodotto in maniera sostenibile è ancora scarso, per cui è giustificato utilizzarlo nella sua forma pura quando necessario.

L’Idrogeno non è verde, ma ‘grigio’, se è vero che si porta dietro un carico di anidride carbonica

In questo momento è in fase di completamento una fornitura pilota (la prima al mondo) di idrogeno liquefatto dall’Australia al Giappone. E basta informarsi senza paraocchi da asini green, per sapere che questo idrogeno non è verde, ma “grigio”: si ottiene dalla gassificazione del carbone, e si porta appresso tutto il carico delle emissioni di anidride carbonica. E poi c’è il costo antieconomico del trasporto dell’idrogeno liquefatto, poiché questo gas ha un punto di ebollizione molto basso e una bassa densità volumetrica di energia. Bloomberg New Energy Finance -che 4 conti se li sa fare- stima che l’anno scorso l’investimento globale nella transizione energetica è stato di 755 miliardi di dollari. Ma l’investimento nell’energia verde a idrogeno è irrisorio. Per non dire delle difficoltà di immagazzinarlo e trasportarlo. Lo ripetiamo: l’Idrogeno potrà divenire una magnifica risorsa. Ma intanto -in Sicily Park- in vista di altre 100 “trivelle” e 1000 torri eoliche e un milione di pannelli fotovoltaici coloniali… s’avanza, a colpi di land grabbing, il Desert Tech: il Terricidio finale!.

La verità  che le balle sull’Idrogeno sono un diversivo per nascondere “lo spettacolo coloniale” delle trivelle che distruggeranno il mare e la terra di Sicilia 

Le balle all’idrogeno sono un diversivo dello Spettacolo coloniale. Se fosse già una “soluzione”, la praticherebbero in Germania. E i centri di ricerca ci sono già: in Germania e altrove. Niente in contrario ai “centri di ricerca” anche in Sicily Park. Ma niente diversivi. Già ci rubano il Sole e il Vento. Ci manca solo l’Idrogeno “sperimentale”!. Si fotteranno macari-puru-videmma-madè-anche l’Idrogeno! E sorvoliamo sulle mitizzate batterie. Serviranno, eccome! Ma non si dica “energia post fossile” e che “non inquina”. Altro che auto elettriche post-fossile! Ma il litio, il cobalto, il nickel, il rame… per le “batterie”, a miliardi di tonnellate, estratti in Africa anche da bambini-schiavi, per caso ci pioveranno dal Cielo? E poi le buttiamo a Mare? Sia chiaro: non è una “fonte energetica” a “inquinare” tanto più di un’altra. E’ il “kapitalismo”, bellezze!

 

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