Draghi in Parlamento annuncia invio di militari italiani nella Nato: e se i russi decidessero di fare ‘qualcosa’ a Sigonella e al MUOS di Niscemi?

25 febbraio 2022
  • Perché questa frenesia di ‘infilare’ l’Italia in una guerra che i russi – a nostro avviso legittimamente – sono stati costretti a intraprendere per evitare la creazione di un avamposto in Ucraina di USA e Nato, per aprire la strada alle multinazionali ultra-liberiste e globaliste?  
  • Che dal 1943 in poi l’Italia, avendo perso la guerra, sia stata ‘americanizzata’ e militarizzata in chiave Nato è un conto; ma andare in Parlamento annunciando l’invio di militari italiani contro la Russia non ci sembra cosa molto lungimirante, soprattutto per la Sicilia, che si ritrova ad ospitare la base militare di Sigonella e il MUOS di Niscemi

Perché questa frenesia di ‘infilare’ l’Italia in una guerra che i russi – a nostro avviso legittimamente – sono stati costretti a intraprendere per evitare la creazione di un avamposto in Ucraina di USA e Nato, per aprire la strada alle multinazionali ultra-liberiste e globaliste?  

Nel suo intervento in Parlamento sulla guerra in corso in Ucraina – dove i russi sono impegnati contro il governo-fantoccio di questo Paese voluto e sostenuto da Stati Uniti d’America, Nato e multinazionali – il capo del Governo italiano, Mario Draghi, ha detto alcune cose che, a nostro modesto avviso, potrebbero risultare pericolose per la Sicilia. “Le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla Nato – leggiamo in un articolo dell’ANSA – sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni, circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania; e da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili”. Se abbiamo ben capito, ci stiamo andando ad ‘infilare’ in una guerra provocata da USA, Nato e multinazionali ultra-liberiste e globaliste che, da anni, cercano di ‘sfondare’ verso la Russia. La cricca dei Democratici americani che hanno rubato l’elezione a Donald Trump con i ‘voti postali’ e con le violazioni costituzionali non ricordiamo più se in quattro o cinque Stati americani, i ‘filantropi’ della Nato e i pescecani delle multinazionali ultra-liberiste e globaliste pensavano di essere già riusciti nel loro intento entrando dall’Ucraina, nella convinzione di avere trovato una Russia che non avrebbe mai e poi mai scatenato una guerra. Invece la Russia di Putin non solo ha scatenato una guerra, ma si riprenderà l’Ucraina.

Che dal 1943 in poi l’Italia, avendo perso la guerra, sia stata ‘americanizzata’ e militarizzata in chiave Nato è un conto; ma andare in Parlamento annunciando l’invio di militari italiani contro la Russia non ci sembra cosa molto lungimirante, soprattutto per la Sicilia, che si ritrova ad ospitare la base militare di Sigonella e il MUOS di Niscemi 

Usa, Nato e multinazionali ultra-liberiste e globaliste si guardano bene dall’intervenire in una guerra dove avrebbero solo la peggio. E che fa invece il capo del Governo italiano? Annuncia l’invio di militari! Non è difficile capire come finirà questa guerra: la Russia si riprenderà l’Ucraina e Stati Uniti, Nato e multinazionali ultra-liberiste e globaliste cercheranno di strumentalizzare il dissenso verso i russi da parte degli ucraini – che ci sarà – e si andrà avanti così chissà per quanto. Quello che non si capisce è il motivo per il quale Draghi ha rilasciato queste dichiarazioni in Parlamento. Per carità: nel 1943 l’Italia ha perso la guerra e siamo stati ‘americanizzati’. Passi che che ci troviamo nella Nato. Ma andare in Parlamento a dire che ci sono “1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili” pronti per “essere impiegate dalla Nato” non ci sembra molto lungimirante. Anche perché, in questo momento – ed è quello che ci interessa perché noi siamo in Sicilia – la base militare di Sigonella e il MUOS di Niscemi stanno funzionando a pieno ritmo: e funzionano contro gli interessi russi che – lo ribadiamo ancora una volta, pur con il dolore di contare i morti tra militari e civili – sono assolutamente legittimi. L’Italia, in pratica – perché di fatto è così e i russi sono tutt’altro che stupidi – si sta schierando con USA, Nato e multinazionali ultra-liberiste e globaliste con la scusa di difendere la popolazione ucraina! E se i russi si dovessero stancare di Sigonella e del MUOS e decidessero di fare qualcosa? In questo malaugurato caso – che noi ci auguriamo non avvenga mai – di cosa dovremmo lamentarci se l’Italia, come ha detto Draghi in Parlamento, ha messo in campo “1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili” pronti per “essere impiegate dalla Nato”? I nostri governanti l’hanno capito che c’è una guerra in corso e che i russi non scherzano? Si rendono conto che, in questo momento, l’Italia vive un momento delicatissimo, visto che ospitiamo le basi militari americane? Lo capiscono che n Sicilia la situazione è ancora più delicata – e più rischiosa – dal momento che nella nostra Isola sono operativi la base militare di Sigonella e il MUOS di Niscemi? Cosa pensa di questo il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci?

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