Turnover nei Consorzi di Bonifica, Grosso (Sifus): “Non viene applicato perché i confederali e i loro accoliti perderebbero la faccia”

19 febbraio 2022
  • Durissimo l’attacco che il segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso, sferra ai sindacati confederali
  • “Questi signori non solo hanno ritardato la presentazione delle graduatorie per dimostrare maldestramente che il Sifus diceva minchiate ma, addirittura, le stavano preparando per garantire i privilegiati”
  • “…  anche l’art. 60 della medesima legge, entro il Dicembre 2021, poteva tranquillamente essere applicato”

Durissimo l’attacco che il segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso, sferra ai sindacati confederali

Sul turnover nei Consorzi di Bonifica della Sicilia il segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso, attacca frontalmente i sindacati confederali. Perché il provvedimento non è stato ancora applicato? “Perché qualora fosse stato applicato il turnover – scrive Grosso in un post su Facebook – i sindacati confederali ed i loro accoliti che ne hanno sempre negato la fattibilità avrebbero perduto la faccia e dimostrato palesemente la loro inconsistenza sindacale davanti ai dipendenti. Perché qualora il turnover fosse stato applicato secondo i dettami della legge, sarebbe stato impedito alla classe sindacale confederale, burocratica e politica di esercitare il loro potere nei confronti dei dipendenti privilegiati. Vi è chiaro? Vi siete mai chiesti perché, quando nel Dicembre scorso, dopo lunghe trattative con politica, burocrazia e confederali, è stata definita la circolare che stabilisce i criteri che stanno a presidio del ‘turnover’, sono stati promossi 50 ricorsi che, come il Sifus aveva preannunciato, sono stati tutti respinti ai ricorrenti? Vi siete chiesti chi materialmente elabora le graduatorie? A queste due domande vi rispondo io”.

“Questi signori non solo hanno ritardato la presentazione delle graduatorie per dimostrare maldestramente che il Sifus diceva minchiate ma, addirittura, le stavano preparando per garantire i privilegiati”

Qui arriva l’altro attacco ai sindacati confederali: “Le graduatorie vengono elaborate tecnicamente dai responsabili del procedimento. In tutti i Consorzi di Bonifica siciliani i responsabili sono di matrice sindacale confederale. Questi signori non solo hanno ritardato la presentazione delle graduatorie per dimostrare maldestramente che il Sifus diceva minchiate, ma addirittura, le stavano preparando per garantire i privilegiati. Siamo dovuti intervenire, con l’ennesimo parere legale di un giuslavorista (esterno al nostro ufficio legale), per ribadire le norme a cui i criteri delle graduatorie devono fare riferimento. Naturalmente, vista la recidività dei Consorzi ad applicare le norme in maniera imparziale, abbiamo inteso mandare il parere in questione alla Procura della Repubblica. Siamo fiduciosi che questa volta verrà perseguita la strada giusta, anche perché, in caso contrario, non solo interverrà la Procura, ma ci saranno tutti i lavoratori penalizzati dall’eventuale difforme applicazione della norma su cui poggia il turnover che adiranno le vie legali. Come vedete, noi non solo vogliamo più di tutti il turnover, ma lo vogliamo blindato, giusto e reale. Detto questo, sapete perfettamente quali sono i tempi che ci vogliano per realizzare tutto ciò, poiché annunciati, non solo dal nostro leader, Ernesto Abate, ma da autorevoli soggettività istituzionali come l’assessore all’Agricoltura, Tony Scilla, e come l’assessore all’Economia, Gaetano Armao. Questi tempi, purtroppo, sono obbligati: significa che nessuna forma di lotta, strumentale o nobile che sia, può essere utile ad accelerarli, a partire dai tempi legati alle disponibilità delle risorse che sono subordinate all’approvazione della legge Finanziaria regionale 2022. L’unica cosa adesso possibile – e ci siamo attivati in tempi utili mentre gli altri dormono – è quella di rivendicare nella Finanziaria 2022 le risorse per il 100% del turnover, nonché l’ avvio dei lavori per la messa in sicurezza dei siti”.

“…  anche l’art. 60 della medesima legge, entro il Dicembre 2021, poteva tranquillamente essere applicato”

Il segretario generale del Sidus ricorda che “la circolare che stabilisce i criteri per applicare il turnover è stata blindata dalla tenacia, dalle lotte e dalle pressioni del Sifus e grazie all’impegno di un gruppo di parlamentari dell’Ars: “così è stato possibile non impegnare la spesa prevista a tal uopo dalla Finanziaria entro il 31 dicembre scorso”. ancora Grosso: “L’applicazione dell’art. 61 della legge Finanziaria (regionale) n.9 del 15 aprile 2021 che nel mese di Dicembre scorso – conclude il segretario generale del Sifus – piaccia o no, ha sancito l’assunzione a tempo indeterminato attraverso concorso pubblico di 18 dipendenti (in passato avevano avuto rapporti di lavoro a tempo determinato col Consorzio di Catania)”. Un provvedimento che “rappresenta la prova provata che anche l’art. 60 della medesima legge, entro il Dicembre 2021, poteva tranquillamente essere applicato e rendere giustizia al 50 per cento dei dipendenti che beneficeranno del turnover nell’interesse delle aziende agricole”. Grosso ricorda il ruolo importante svolto in Assemblea regionale siciliana, in occasione dell’ultima legge finanziaria, da deputati vicini al sindacato, da Gaetano Galvagno a Vincenzo Figuccia a Claudio Fava ed altri parlamentari.

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