La Regione prima appioppa una sanzione di quasi 9 milioni di euro alla Caronte&Tourist, ma poi non si difende al TAR!/ MATTINALE 569

15 febbraio 2022
  • La Regione siciliana ha delle ragioni che la ragione umana non sempre è in grado di comprendere
  • La tormentata vicenda delle navi Bridge ed Helga
  • Ci sarà o no l’appello al CGA della Regione siciliana?  

La Regione siciliana ha delle ragioni che la ragione umana non sempre è in grado di comprendere

La Regione siciliana pima rifila una sanzione di quasi 9 milioni di euro alla società Caronte&Tourist poi, però, di fronte al ricorso al Tribunale Amministrativo regionale della Sicilia (TAR) presentato dalla società non esercita “alcuna attività difensiva”. Sono i ‘misteri’ di un’amministrazione regionale indecifrabile. Chi ha deciso di non difendere un atto di governo importante – perché una sanzione da 9 milioni di euro non è una bazzecola – la politica o la burocrazia? Alla fine la sanzione è stata annullata. Scrivono i Giudici del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia sezione staccata di Catania (Sezione Quarta) a proposito dell’operato dell’amministrazione regionale in questa vicenda: “L’amministrazione resistente – pur al cospetto di vicenda complessa, e densa di risvolti di pubblico interesse – non ha espletato alcuna attività difensiva, né ha depositato documentazione, limitandosi a produrre una mera costituzione formale”. Così i Giudici hanno dichiarato “inammissibile il ricorso introduttivo” e hanno accolto “in parte il ricorso per motivi aggiunti e, per l’effetto”, hanno annullato “il provvedimento dell’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità – Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti prot. n. 15658 del 29 marzo 2021, nei sensi e per gli effetti di cui in motivazione”.

La tormentata vicenda delle navi Bridge ed Helga

La vicenda riguarda il trasporto via mare tra la Sicilia e le isole Eolie. Pomo della discordia, due navi – Bridge ed Helga – che la società Caronte&Tourist ha utilizzato nel 2017, 2018 e 2019 per il trasporto delle “Persone a mobilità ridotta (Pmr)”. “Una non idoneità sancita, dopo passate verifiche di inverso tenore, nel giugno e luglio del 2019 dalla Capitaneria – leggiamo in un articolo pubblicato da SHIPPING ITALY.IT, il quotidiano online del trasporto marittimo – e un anno dopo (passata la competenza all’ente di classifica in ragione del Dl Rilancio) dal Rina, che, pur acconsentendo al rinnovo del certificato di sicurezza, aveva imposto alla compagnia alcune prescrizioni di carattere informativo sulle limitazioni esistenti a bordo per le Pmr”. Il Rina, per la cronaca, è una società che si occupa di certificazione. Caronte ha avuto gioco facile nello smontare ‘la tesi dell’amministrazione, secondo la quale le criticità strutturali delle imbarcazioni sarebbero sanzionabili anche con riferimento al citato biennio 2017-2018’, grazie al ‘supporto della documentazione prodotta in giudizio dalla società ricorrente, riguardante le verifiche con esito positivo effettuate sulle navi dalla stessa Capitaneria di porto negli anni 2016 e 2017. D’altra parte, come già detto, nessuna documentazione di segno contrario, né alcuna argomentazione difensiva, è stata prodotta dalla resistente (cioè l’Assessorato, ndr)”.

Ci sarà o no l’appello al CGA della Regione siciliana?  

Morale: la Regione, leggiamo sempre nel quotidiano online del trasporto marittimo, dovrà “provvedere a rimodulare la penale per l’anno 2019 calcolandola in € 62,00 per ogni miglio percorso (…), e comunque applicando una penale non superiore, nel massimo, al 10% del valore del contratto”. E poi che succederà? La Regione siciliana – di fatto è così – non si è difesa in primo grado. E questo, con molta probabilità, susciterà qualche polemica, se è vero che nei giorni scorsi il gruppo parlamentare al gran completo del Movimento 5 Stelle in Assemblea regionale siciliana ha presentato, proprio sul trasporto via mare tra la Sicilia e le isole che la circondano definite impropriamente Isole Minori un’interrogazione ‘bomba’ (ne abbiamo scritto qui). Insomma: la regione, non avendo difeso le proprie tesi al TAR presenterà ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa (GGA), in Sicilia organo di appello del TAR? “Mentre appare a questo punto scontato – conclude SHIPPING ITALY.IT – che, se e quando si procederà al rinnovo della convenzione (prorogata recentemente ancora fino a settembre 2022), Helga e Bridge non potranno soddisfare, salvo modifiche, i requisiti richiesti per il trasporto delle Pmr”.

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